CROCEROSSINA
Mi trovo su questo sito, anche se un po' titubante, per cercare di capire se in me c'è o meno qualcosa che non va.
Sono stata da poco lasciata da un ragazzo e, ovviamente, non ho preso bene la cosa. Sorvolando sulla tristezza e la rabbia che la cosa mi ha portato, ciò che più mi lascia perplessa è il mio atteggiamento nei suoi confronti. Spero di essere abbastanza chiara, nelle righe che seguiranno, perché io stessa, a questo riguardo, ho una grande confusione.
Il mio primo pensiero, dopo essere stata lasciata, è stato il desiderio di tornare assieme a lui, ma suppongo che questa sia una reazione normale. Dopo aver capito che questa cosa, almeno per il momento, non era realizzabile, ho desiderato rimanergli vicina come amica, ma mi è stato suggerito che questa soluzione potrebbe non essere la più opportuna per me.
Arrivando al nocciolo della questione, ciò che provo adesso è il desiderio di potergli rimanere vicino, essendo per lui qualcosa più di un amica, ma non in senso sessuale o sentimentale. Vorrei continuare ad essere la sua confidente, la persona che si prende cura di lui sempre e comunque.
Ho iniziato ad adottare questo comportamento sin dall'inizio della relazione, forse perché, essendo lui in condizioni di disagio familiare ed economico, sentivo di poterlo aiutare.
A preoccuparmi è il bisogno che ora ho di essergli d'aiuto, a lui e a lui soltanto, anche perché so per certo che, se non lo farò io, non ci sarà nessuno per lui.
E' questo un comportamento preoccupante?
Chiedo scusa se mi sono dilungata e/o se non sono stata chiara.
Grazie in anticipo per le risposte.