Crisi (solo mia) nella coppia
Ciao,
è da mesi, forse un anno che capisco che non sono più innamorato di mia moglie. E' veramente difficile perchè comunque non voglio farglielo sentire - e effettivamente me l'ha fatto notare solo raramente che tempo fa la trattavo con attenzioni diverse e che adesso sono più duro. Siamo insieme fidanzati + matrimonio da 15 (10+5) anni senza e le cose hanno sempre funzionato. Abbiamo un figlio di quasi 2 anni e un altro in arrivo tra pochi mesi. Io faccio il massimo degli sforzi perchè le cose anche per il futuro, vadano bene per i figli, quindi vedo di andare d'accordo e di essere presente in casa, facendo il lavoro che serve perchè la casa proceda. Si, mi direte, cosa sei andato a sposarti a fare? Certo però quest'anno ho maturato certe osservazioni che mi hanno fatto crollare le belle sensazioni che c'erano prima insieme a mia moglie. Torno agli anni in cui ci siamo sposati e quelli appena prima, in cui stavamo maturando insieme il desiderio di sposarci e poi emigrare, per il lavoro, per una crescita diciamo nostra come persone, della nostra autonomia ecc... tutto si è smaterializzato pochi mesi dopo le nozze, quando alla fine la decisione conclusiva è stata quella di restare. Ok, il lavoro c'era ecc... Io ho sempre saputo che mia moglie era... attaccata alla madre, al padre e alla sorella nonostantte le litigate (coi genitori), mi ha sempre dato l'idea di accettare la loro pressione riguardo all'idea di allontanarci dall'Italia.
Ok, ho già voluto parlare di una cosa in più rispetto a quello che è l'andamento della nostra storia perchè ho osservato appunto l'invadenza dei suoi genitori proprio in questo anno in cui abbiamo anche nostro figlio, e forse è proprio in questo contesto che ho fatto questa riflessione sul passato. MI chiederete Perchè sono andato a mettere in cantiere un altro figlio se già sto male da un pò di tempo.. l'ho voluto per quello che già abbiamo, per non lasciarlo da solo ma dargli una compagnia per la sua vita, perchè non cresca come un principe visto quello che è il contesto familiare. Non ho precisato nemmeno l'importante agio economico dei miei suoceri, che alla fine ha influito in molte nostre scelte che abbiamo fatto , io per non scontentare la serenità di mia moglie ho accettato, ho taciuto che tutto fosse scelto per renderci tranquilli, sicuri, abbiamo programmato per bene le nostre scelte (casa già pagata senza mutuo in parte da noi, dai miei, dai suoi, automobili medie, non piccole perchè devono essere più sicure entrambe e non si sa mai che una volta possa capitare che uno di noi abbia bisogno di avere 30cm cubi in più del bagagliaio ecc...) in modo da non vivere mai il momento di emergenza, l'imprevisto da affrontare... tutto è perfetto, abbiamo entrambi il lavoro, siamo tutti in salute, i 4 nonni ci sono e ci aiutano tutti e le cose sono tutte tranquille e funzionano per bene perchè programmate da tutti meticolosasmente. Il conto in banca alla fine è ben coperto... va tutto perfettamente! Però io non mi aspettavo questo tipo di vita, pensavo che me la sarei dovuta guadagnare... e adesso io non voglio creare dei casini per la crescita dei figli e voglio che le cose vadano avanti, che funzionino. Dal punto di vista sessuale abbiamo i nostri rapporti con la stessa frequenza di sempre e le stesse modalità.. Non è lì il problema per me. E' inutile che mi diciate di portarte fuori a cena mia moglie o di fare un viaggio perchè c'è troppo dietro che non ha funzionato e che continuerà a non funzionare. Non andrei mai a letto con un'altra, però ho bisogno di sfogarmi, di parlare con qualcuno di cui mi possa fidare molto, sarebbe meglio penso, qualcuno che mia moglie non conosce in modo da potermi aprire di più. Non ho più attaccamento alla vita (non ho istinti suicidi) ma spero di non vivere troppi anni, mi sento in prigione.