Alessandro domande di Sesso, Coppia, Amore e Relazioni  |  Inserita il

Genova

Una vicenda triste e con punti oscuri: omettere o raccontare tutto?

Buongiorno a tutti
Mi chiamo Alessandro e sono un ragazzo di 30 anni. Da mesi oramai sono bloccato su un dubbio che mi rode dentro ogni giorno come un tarlo!
Ben 7 anni fa ho vissuto una brutta esperienza. Frequentavo una ragazza da 2 mesi quando abbiamo avuto i primi rapporti sessuali. Lei mi diceva sempre: "Possiamo farlo anche senza preservativo, vai tranquillo, prendo la pillola!"
Io dopo aver rifiutato le prime volte, mi sono lasciato convincere. Sembrava una ragazza con la testa sulle spalle e ho commesso l'errore di fidarmi.
Dopo una ventina di giorni lei mi dice di esser rimasta incinta. Disse di aver preso la pillola ma siccome era stata male e aveva rigettato i giorni in cui l'aveva assunta, non aveva fatto effetto.
Disse di non essere a conoscenza di queste eventualità in cui la pillola poteva non avere effetto.
Dopo questo io cercai di farla ragionare. Di spiegarle che secondo me era una follia portare avanti una cosa del genere visto che ci conoscevamo da 2 mesi!
Lei per tutta risposta non mi permise neanche di finire i miei ragionamenti. Mi disse che da quel momento in avanti lei doveva rimanere per conto suo per portare avanti in tutta tranquillità la gravidanza.
Aveva cambiato idea..sentiva il richiamo della maternità!
Sarò riuscito a vederla ancora un paio di volte, per pochi minuti, poi più nulla. Non ha più voluto avere contatti con me e non è mai più stata interessata a sentire le mie ragioni.
Questo accadeva 7 anni fa. Non l'ho mai più incontrata.
Quella "persona" è stata di un egoismo spregevole e infame e oltretutto visto il modo in cui sono stato trattato, ho sempre nutrito anche dei dubbi sul fatto di esser io il padre biologico.
In questi anni ho sempre vissuto bene perché sono sempre stato convinto, e lo sarò sempre! , di esser stato una vittima.
Per me quella persona è come se fosse morta.
E qui, finalmente, vengo al mio unico problema ora.
In questi anni ho avuto diverse storie. Qualcuna, per la brevità della relazione, non è mai venuta a conoscenza di questa vicenda. Ad una ragazza invece con la quale sono stato insieme 2 anni avevo raccontato questa vicenda.
Lei concordava con me sul fatto che quella ragazza era stata scorretta. Ma eravamo comunque incompatibili per altri motivi secondari e quindi la relazione è finita.
Ora il problema è questo: da 7 mesi sono fidanzato con una ragazza e ci amiamo reciprocamente nel modo più sincero e completo.
Dapprima volevo che questa ragazza avesse modo di conoscermi per quello che sono e per quello che posso dare in amore, ed ho evitato di palesare da subito quella brutta esperienza del passato.
Ma ora appunto un po di tempo è passato.
Da una parte io nel mio profondo credo che non sia giusto raccontarle quello schifo, perché lei è la persona migliore che io conosca. E' una ragazza dolce e sensibile e non voglio correre il rischio di metterle dentro un motivo di angoscia per il futuro, a causa del folle egoismo di altri.
Potrebbe angosciarsi, per la paura che questa cosa ritorni dal mio passato, e per un'anima innocente e che mi ama come lei questo non è giusto!
Naturalmente la mia paura non è solo quella di angosciarla ma anche di perderla; il che per me sarebbe una vera catastrofe emotiva!
L'altra metà di me invece desidera parlarle con tutto il cuore. Per aprirsi finalmente a lei e poterla avere al proprio fianco ogni giorno senza avere il rimorso dentro di non averla resa partecipe di una vicenda del genere.
Io so bene che a livello etico la cosa più giusta sarebbe parlarle. Ma davvero la sincerità a prescindere da tutto è sempre un bene?
Per me la mia attuale fidanzata è la persona che cercavo! La ragazza con cui vorrei provare a costruire qualcosa di importante!
Sono convinto di aver trovato in lei l'amore della vita e il rischiare di perderla è un dolore che proprio non riesco ad accettare.
Sono dunque bloccato da questo dubbio spaventoso.
Liberarmi dal peso e parlarle, rischiando però di perderla o di piantarle dentro una preoccupazione per il futuro?
Oppure omettere per proteggerla ma soffrire di non essere stato completamente sincero con lei?
Il solo pensiero di dirle come sono andate le cose mi spaventa a morte! Non potrei vivere senza lei!
Se tra di voi specialisti, ci sarà qualcuno che avrà il buon cuore di leggere la mia storia, avrà la mia infinita gratitudine a distanza!
Grazie infinite!

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Giuseppina Cantarelli Inserita il 20/02/2017 - 16:47

Caro Alessandro,
è davvero encomiabile la sua preoccupazione d' aver lasciato qualche ipotetico figlio dietro di sè, ma è davvero sicuro che quella ragazza le abbia raccontato la verità? Tutto quello che racconta di quella vicenda , ha un sapore artefatto, finto. Ma crede davvero che una donna rimasta incinta rinunci con tanta facilità ai diritti che potrebbero derivarle dal dichiarare la paternità del figlio che porta in grembo? Onestamente credo che questa ragazza , avesse e abbia avuto molto da nascondere; altro che stare da sola per pensare! L'unica cosa che le rimane da fare , è proseguire oltre con la sua vita, e abbracciare con amore e riconoscenza ciò che il destino le sta riservando. Se è certo dei sentimenti che la sua nuova ragazza prova per lei, viva appieno la sua storia d'amore e, quando sentirà che può permettersi questa confidenza per lei così penosa, si apra. Nessuna donna veramente innamorata e dotata d'un minimo d'intelligenza e buonsenso, potrebbe rifiutarla a causa di questa memoria così dolorosa e amara , peraltro vissuta da con estrema sensibilità e senso di responsabilità.

Ogni bene!

Dott.ssa Giuseppina Cantarelli
Parma

Dott.ssa Erica Tinelli Inserita il 20/02/2017 - 16:32

Buonasera Alessandro, io credo che la sincerità non sia sempre un bene, così come credo che in situazioni come la sua non esistono delle cose che sono in assoluto giuste oppure sbagliate. Tutto dipende molto dalle caratteristiche delle persone e delle situazioni. Inoltre, ovviamente questa è una decisione estremamente personale che nessuno può prendere al suo posto.
L'unica cosa che mi sento di dirle in questo momento è che, dal modo in cui descrive la storia, sembra che lei non abbia elaborato a livello emotivo quello che è successo e probabilmente il suo disagio attuale potrebbe essere legato, almeno in parte, proprio a questo e non solo alla sua indecisione sul parlare o meno di questa cosa. Non è detto che il "peso" di cui parla sia dovuto solo al suo dubbio.