LUI ha esattamente venti anni più di me
mi chiamo Francesco ,ho 25 anni e scrivo da Milano. L'anno scorso conobbi un uomo ,sposato e padre, più grande di me. Praticamente penso di esserne innamorato. Solitamente sono lucido in amore,lo sono sempre stato, riuscivo a capire se avevo possibilità con una persona ma ora mi sento confuso perché sento che dall'altra parte c'è qualcosa che ,però, non so definire : potrebbe essere amore ma anche solo affetto fraterno. Inizialmente stava nascendo un bel rapporto di amicizia ma poi la mia timidezza e ,forse, opinioni differenti ci hanno allontanati. Oggi ci vediamo e ci salutiamo ma è raro parlare,anche perché in sua presenza io divento immensamente goffo e timido ,più del solito. Io penso che lui ,da persona intelligente quale è, abbia intuito cosa io provi. Il punto è che io ho paura di prendere un gran palo, ho paura che le mie sensazioni siano sbagliate e spesso mi chiedo mi farebbe bene un'ipotetica relazione (molto probabilmente clandestina) con lui. In passato ha tradito molte volte la moglie ma ora,a suo dire ,è cambiato in seguito ad una conversione religiosa. Sono indeciso tra ciò che vorrei e ciò che penso sia giusto : io vorrei qualcosa di più con questa persona ma mi rendo conto che sarebbe una situazione scomoda e dannosa soprattutto per me. Cosa dovrei fare?