Relazione altalenante
Buongiorno Dottori. Sono una ragazza di 28 anni. Sto vivendo da sette mesi una relazione molto altalenante. Fin dall'inizio abbiamo fatto fatica a fidarci l'una dell'altra. Non ho mai capito bene il perché, ma non mi sentivo di potermi fidare completamente. Ci siamo separate già una volta dopo tre mesi perché litigavamo spesso, per poi ritornare insieme dopo tre settimane. Ed ora a sette mesi di relazione ancora è tutto molto incerto. Lei dice di non attaccarsi emotivamente a me. Io invece mi sono affezionata. Vuole che io decida cosa fare della relazione. Mi dice che sta meglio quando è da sola e che quando è con me non è presente al cento per cento. Non so cosa fare. Io sto bene con lei. Ovviamente sento che c'è qualcosa che ci separa. Che ci tiene lontane e non so cosa sia. Lei mi ha sempre detto di avere problemi nelle relazioni ed ad innamorarsi. Non so cosa pensare. Non so come agire. Ho anche molta ansia in questo rapporto (ma l'ansia ce l'ho un po' ovunque). Credo che lei voglia convincermi che fra di noi non funziona, che non siamo compatibili e che quindi io debba lasciarla. Eppure io non sono convinta di questo. Se lei lo pensa credo che dovrebbe essere lei a lasciarmi. Eppure resta, a modo suo ovviamente. La relazione di per sé non è molto passionale. Ci vediamo spesso e dormiamo spesso insieme, ma non stiamo molto insieme in altri termini. Non mi ha mai completamente soddisfatto la situazione, ma in ogni caso mi sono innamorata. Vedo del potenziale. Ma la situazione non si sblocca. Mi dice solo cose negative, ma continua a uscire con me. Non capisco. Mi ritrovo continuamente a essere confusa. Lei dice che non l'ascolto, ma io mi ritrovo continuamente in dissonanza con quello che mi dice e quello che fa. Soffro nel pensare di dover portare a termine la relazione. Non capisco se possa cambiare o se oramai è l'ora di lasciare andare.