Ansia (mia) e ripicche (ex fidanzato)
Salve, sono una ragazza di 39 anni che ha appena concluso una relazione con un ragazzo più piccolo di 11 anni, dopo 3 anni insieme.
La decisione, soprattutto mia, è stata molto sofferta ma credo onesta, perché in questi 3 anni lui ha mostrato tutta la sua immaturità, incapacità di affrontare un dialogo alla pari; inoltre mi ha tradita più volte e mentito ancora più volte. Ancora, in presenza di amici comuni non perdeva occasione per sminuirmi e ridicolizzarmi.
Sto ancora leccandomi le ferite nonostante sia convinta di aver preso la miglior decisione possibile, ma il tutto è reso più complicato dal suo atteggiamento post-rottura.
Lui usa i social network (Facebook, Google +, Whatsapp) per pubblicare frecciatine e false insinuazioni velate nei miei confronti, senza mai nominarmi esplicitamente.
Inoltre, dopo poco più di un mese dalla nostra rottura, lui è partito in quarta sbandierando sui vari social grande amore con una nuova ragazza, il che sarebbe ancora accettabile/comprensibile se non fosse che ogni didascalia contiene sempre velate accuse nei miei confronti, sostenendo che a differenza di "qualcuno" (io, immagino) la nuova ragazza sa cosa vuol dire "fare sul serio" e amare davvero il suo fidanzato (sic, dopo un mese!).
Ancora, durante il giorno del mio compleanno (avvenuto da poco) lui ha cambiato non so quante volte (5? 6?) l'immagine profilo di Whatsapp, pubblicando foto ogni volta diverse e sempre in atteggiamenti quasi osé con la nuova ragazza
(NB: Lui non cambia quasi mai foto profilo nei vari social ntwork)
Ci sarebbero altri episodi, ma sempre tutti dello stesso tenore, tutti avvenuti sfruttando i social; e mi domando come mai questo suo atteggiamento mi causa ultimamente angoscia e uno stato d'ansia che forse è sproporzionato alle sue "piccole", "volatili" provocazioni online.
Mi è chiaro il fatto che non lo amo, che non voglio tornare con lui, mi spaventa solo il pensiero... Ma qualcosa di "malato" mi tiene legata al suo ricordo e mi impedisce di voltare pagina davvero. Di tornare a sorridere, conoscere nuovi ragazzi sicuramente più interessanti di lui.
Ogni giorno lo affronto con un senso di ansia e di angoscia, in vari momenti della giornata.
Viviamo nella stessa città e ho sempre il terrore di incrociarlo in qualche via, negozio... Perché questo terrore?
Cosa fare??