Non mi riconosco più
Buona sera a tutti,
sono una ragazza di 24 anni che vive fuori sede a Roma da 4 anni circa ed è da quando ho iniziato, questo ottobre, una nuova università che qualcosa è cambiato in me. Nonostante la mia grande felicità di continuare gli studi e la scelta di restare nella stessa città anche tutte le mie amicizie degli anni precedenti non sarebbero restate, ero convinta di riuscire a riniziare da capo senza grandi problemi. Diciamo che ho avuto sin da subito una grande aspettativa di come sarebbe potuta andare questa "nuova vita". Nonostante ciò mi sono resa conto che quest'anno molto è cambiato: i coinquilini sono diversi, non esco più la sera come prima anzi è diventato raro, le conoscenze dell'università non sono risultate amicizie ma più colleghi lavorativi ,mi sono fidanzata e cosa ancora più strana mi inizia a pesare stare a Roma non tanto per la città, ma per come la sto vivendo male. Mi sto lasciando trasportare dalle situazioni e giornate, non mi riconosco più sono diventata molto ma molto insicura su tutto quello che faccio, la maggior parte delle volte non riesco a parlare a fare una chiacchierata è come se avessi la testa vuota io che normalmente quando invece ho sempre la battutina pronta e un tocco di ironia, mi sono sempre impegnata a cucinare perchè mi piaceva e mi impegnavo ma ora non ho la fantasia e la voglia di farlo. Penso proprio di aver perso i miei punti di rifermento a Roma le mie amiche della triennale con cui condividevo tutto il tempo dallo studio, alle uscite la sera anche le feste di capodanno e primo maggio.
Sento che ho solo l'università, non sto più ritagliando del tempo per fare altre cose se non le uscite saltuarie con altre amiche del mio paese che abitano a Roma ma comunque non riesco ad essere spensierata e divertirmi come prima. I coinquilini non credo siano proprio compatibili con me ed è così che dove mi giro mi giro c'è qualcosa che non mi fa essere pienamente felice e soddisfatta della mia vita.
Lo studio in magistrale è risultato completamente diverso molto pratico e con 3mila scadenza di progetti che devo dire ansia ed agitazione la mettevano, però tutto sommato i primi mesi ERO IO , la mia solita ansietta pre esami (che sempre fa bene), la mia simpatia e socialità e mi sembrava di star a gestire tutta la situazione piuttosto bene. Avevo il tempo di andare a trovare il mio fidanzato che vive 2 ore da me e allo stesso tempo gestire gli impegni universitari.
Prima di natale ho deciso di tronare nel mio paese perchè sentivo che ero troppo stressata e avevo proprio voglia di sentirmi a casa, ma proprio mentre ero in aereopoto ho vissuto quello che credo sia un attacco d'ansia, dal nulla mi sono preoccupata per un cambio del gate ed è iniziato un giramento di testa, disorientamento , sudore alle mani e battito accelerato. Ignara di cosa si trattasse pensavo fosse collegato al mio solito malessere per la pressione bassa però penso proprio fosse qualcosa di diverso. Nonostante ciò ne ho parlato apertamente con delle mie amiche strette (che soffrono di attacchi di panico) che mi hanno subito capita e non fatta sentire l'unica a cui capitano cose del generete, infatti dopo il mio sfogo sono rientrata dalla vacanze , a Roma stavo bene e non ho più pensato all'accaduto.
Però nei mesi successivi ho capito che qualcosa non andava, ogni tanto ho dei momenti giù in cui mi va di stare pò da sola e non avere contatti e mi sembrava si trattasse proprio di quello e invece no, neanche mi andava di affrontare il problema e di parlarne. Ero triste, con la mente da tutt'altra parte non riuscivo a seguire i discorsi degli altri che subito mi perdevo o distraevo, ho iniziato ad avere blocchi allo stomaco mentre iniziato a mangiare e mi passava l'appetito. Ora diciamo che la situazione non è molto cambiata quando sto con il mio fidanzato riesco a distrarmi e non pensare al tutto o se ascolto amiche strette che mi parlano dei loro problemi però continua a rimanere questa sensazione, di non essere e non comportarmi come la solita me che non riesco a capire e spiegare.