Anna  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Roma

Come devo fare? come posso aiutarlo?

Salve, sono una ragazza di 24 anni e da 3 sto insieme al mio ragazzo. Un anno e mezzo fa ha perso improvvisamente la madre reagendo però, per quanto possibile, abbastanza bene. Chi, invece, non è riuscito a superarla è stato il fratello ,che 4 mesi fasi è tolto la vita...gettando tutti nel baratro. La tragedia, che dapprima sembrava surreale, si sta concretizzando sempre di più! La sua reazione da subito è stata quella di quasi fingere che non sia accaduto e, nonostante io sia l'unica con cui riesce a parlane un pò, ho sempre faticato a farlo sfogare. È sempre stata una persona con un'energia pazzesca, talmente tanto che non si è mai fermato ad affrontare il dolore. Ma ultimamente le cose sono cambiate...ha perso la sua energia e vitalità, è svogliato in tutto addirittura non coltiva più le sue amicizie, la sua determinazione non c'è più. Anche nei miei confronti è cambiato qualcosa, lo sento distante, mi sento non fondamentale per lui e soprattutto ultimamente ho notato che cerca di ferirmi in tutti i modi, come se inconsciamente volesse farmi star male ,più di quanto io non lo sia già! Ho sempre fatto anche l'impossibile per lui, certe volte addirittura fino ad annullarmi! Continuo a pensare che sia tutto solo passeggero che stringendo i denti e mandando giù tanti bocconi amari piano piano si troverà un nuovo equilibrio... che sia vero quel che si dice, che bisogna toccare il fondo per poter risalire ma ho sempre paura di commettere passi falsi. E sopratutto... è giusto per me subire tutto questo? Sento di non meritarlo ma al contempo se fosse tutto necessario? La paura che possa commettere un gesto disperato anche lui mi logora ed è per questo che cerco quotidianamente di farlo sentire compreso e coccolato, ma starò agendo nel modo giusto? Fin da subito gli ho proposto di parlare con qualcuno di qualificato ma ha sempre rifiutato...non so piú come aiutarlo, come aiutarci!

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 07/02/2019 - 09:08

Buongiorno Anna,
comprendo il suo malessere, acuito anche dalla preoccupazione che lui "possa commettere un gesto disperato" e il fatto che non venga riconosciuto ed apprezzato il suo impegno nel comprenderlo e stargli vicino.
Consideri che l'elaborazione di un lutto, peraltro di una persona così importante come la madre, può richiedere diverso tempo e non è sempre un percorso lineare.
Da ciò che scrive, mi sembra di capire che lei stia facendo molto per stargli vicino, ma consideri che l'elaborazione del lutto è un processo che deve fare in primis lui stesso.
Quindi, concordo con lei quando dice che "sente di non meritarlo", ossia, ha già fatto il possibile in una situazione molto complessa per chiunque, pertanto, poichè percepisco la sua stanchezza, del tutto comprensibile, è opportuno che ora si concentri su se stessa.
Quindi, se lui non desidera rivolgersi ad uno psicologo per essere accompagnato in questo difficile momento della sua vita, è consigliabile che non insista.
Può essere, invece, utile che lei stessa richieda una consulenza psicologica per riuscire ad elaborare il dolore che ha accolto per molto tempo e rispetto a cui ora mostra una reazione di rifiuto protettiva rispetto al mantenimento del suo equilibrio psichico ("sento di non meritarlo").
Una consulenza psicologica potrà aiutarla a capire cosa sia più opportuno fare o non fare in questa difficile circostanza e le restituirà un po' di quell'accoglienza e comprensione che fin'ora ha rivolto solo a lui.
E' disposta a predersi cura anche di se stessa oltre che del suo fidanzato?
Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma).