Sentirsi donna ma chiusa in un corpo d'uomo
Salve, mi chiamo Claudio, sono una persona di 40 anni e vivo il dramma di non sapere chi sono dal punto di vista del genere sessuale. Sì, mi sento fortemente spinto alla femminilità pur essendo un uomo e questo mi destabilizza molto. Sono sempre riuscito a sedare questo desiderio ma ora comincia ad essere pesante, giorno dopo giorno desidero e invidio tutto dell'essere donna, mi desidero donna, mi vedo donna. Cosa mi sta succedendo? Io ho paura di questa realtà perché è strana e so che una persona che ha questi desideri viene immediatamente stigmatizzata dalla società, rifiutata e relegata in una sorta di bolla di disprezzo e indifferenza. Penso di essere anormale e sicuramente per la maggioranza delle persone lo sono, un malato da curare, un pazzo da rinchiudere. Come mai devo subire questa dicotomia tra ciò che sono, un uomo, e ciò che desidero essere: una donna? Vorrei capire chi sono e quale sia la cosa migliore per vivere una vita serena e senza dover soffrire come mi sta succedendo adesso. Una delle mie grandi paure, oltre a dover perdere i legami affettivi di parenti ed amici e di essere azzerato nei rapporti sociali e lavorativi è quella di essere ormai avanti con l'età e di apparire, se dovessi scegliere di essere parte del mio vero e reale genere, una sorta di scherzo della natura e fare ancora più ribrezzo alle persone. Non nascondo che forse ho idealizzato il mio essere donna e vorrei essere totalmente donna, cioè credibile, anche nel mio apparire esteriore e non una sorta appunto di copia malriuscita e quindi ridicola. Se poteste darmi una mano perché non ce la faccio più. Grazie.