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Udine

Insoddisfazione in coppia

Convivo da alcuni anni col mio compagno(entrambi vicini ai 40 anni) e abbiamo un bambino di due anni. Lui non è mai stato un grande amatore e inizialmente non mi sembrava così importante dato che in lui cercavo affetto, presenza e protezione ma da quando sono rimasta incinta la situazione è peggiorata sempre più. Lui non mi cerca mai, passano mesi senza che manifesti interesse fisico nei miei confronti, per un po’ mi andava anche bene perché con la gestione del piccolo anche io ero spesso stanca. Adesso però mi sento invisibile, se provo ad avvicinarmi io, lui mi risponde che non è il momento o che è stanco. Gli ho detto più volte di non essere felice in questa situazione ma non vorrei lasciare niente di intentato sia perché tengo a noi due sia perché vorrei che mio figlio vivesse in una famiglia unita e felice. Ultimamente fantastico anche su altre persone, cose che in condizioni normali non avrei mai fatto e temo che se ne avessi l’occasione potrei arrivare ad essere infedele. Sbaglio forse nell’essere troppo diretta manifestando la mia insoddisfazione? D’altra parte se non faccio o non dico nulla la situazione continua senza che da parte sua veda alcun tentativo di venirmi incontro. Come dovrei comportarmi?

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Alice Carella Inserita il 19/10/2020 - 09:44

Roma - Ostia, Acilia, Casal Palocco, Infernetto, M
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Salve,
comprendo benissimo la sua frustrazione nel cercare continuamente dei modi per avvicinare il suo compagno. Solitamente, il partner insoddisfatto, si ritrova ad escogitare diverse strategie, anche opposte, per stimolare l'altro. In alcuni casi, basta parlarne, in altri, sembra avere un esito positivo utilizzare lo stesso comportamento del partner ostile. Tuttavia, ci sono situazioni, ormai cronicizzate, in cui l'altro è completamente assente e fuori dalla relazione. Comprendo anche le sue fantasie (che mentalizzate non significano tradimento), ma che potrebbero diventarlo se questa situazione dovesse mantenersi ancora tale.
Credo che il modo migliore per recuperare un rapporto, sia la comunicazione, quindi Lei ha fatto benissimo a parlarne. Se però, il suo compagno non è recettivo, credo sia necessario l'intervento di un "terzo" che , nella sua neutralità, riesca a mediare tra voi due. Mi riferisco alla necessità di iniziare un percorso di coppia per capire se questo rapporto è recuperabile (quindi lavorare sui punti di forza della coppia e neutralizzare gli agiti negativi) oppure se il rapporto è effettivamente arrivato al capolinea.
Rimango a sua disposizione.
Buona giornata,

Dott.ssa Alice Carella