Rapporto con genitori
Salve,
Ho 28 anni, primogenita di 3 figlie, lavoratrice dipendente da 6 anni con qualche soldo in banca grazie a un'eredità. 3 anni fa mio padre, persona fredda e autoritaria che non vuole ripetere gli errori del proprio padre, si compra un appartamento e decide di intestarlo a me. Non vuole tenersi l'eredità fino alla fine mentre è adesso che ne abbiamo bisogno. Io sono molto orgogliosa, ci metto un bel po' ad accettare e alla fine firmo. Loro tengono l'affitto della casa e tutte le spese, io sono proprietaria solo sulla carta. 6 mesi fa io e il mio ragazzo decidiamo di andare a vivere insieme e decidiamo di sfruttare il regalo ricevuto. Per cercare di sentirla nostra, decidiamo di farci qualche lavoro, tipo cambiare una parte di pavimento, cambiare il piano della cucina, le porte interne, i sanitari di un bagno... Ogni volta che li rendo partecipi di queste decisioni loro si offendono "perché a loro piace così". Oggi mio padre "per aiutarmi a camminare con le mie gambe" è andato dal "mio" commercialista (io non l'ho mai visto) per parlare della mia situazione finanziaria e delle possibili detrazioni fiscali. Io col mio ragazzo me ne sto già informando tramite altri (geometra e architetto). Io mi sento trattata da bambina e penso che questa casa non sarà mai nostra davvero. Rinuncerei volentieri pur di sentirmi indipendente però in risposta aggredisco e vengo presa ancor più da bambina. Cos'ho di sbagliato?