Roma - Cassia, Flaminia, Tor di Quinto, Cesano, Fo
Buongiorno Eleonora,
considerando l'età del bambino, è altamente probabile che abbia semplicemente ripetuto una frase ascoltata da adulti e di cui non abbia colto il singificato, come ha già avuto modo di constatare lei ("mi ha detto come nulla fosse").
Nel senso che a questa età, i bambini hanno un concetto di morte associato alla reversibilità, ossia pensano che la morte sia una condizione modificabile e che quindi poi la persona in questione ritorni in vita, come qualsiasi altra attività della vita.
Lei ha motivo di pensare che qualcuno abbia spiegato la questione al bambino? Cosa teme possa accadere al bambino in seguito a ciò?
Consideri che è possibile, se il genitore lo ritiene opportuno, parlare di ciò ad un bambino di tre anni, ma bisogna essere consapevoli che il bambino non ne coglierà il senso profondo e quindi, non potrà provare sofferenza o malessere nel modo che possiamo intendere noi adulti.
Se desidera approfondire la questione, può scrivermi o contattarmi.
Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma).