sara  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Torino

DOC o no?

Buonasera, so che non è possibile da un semplice messaggio diagnosticare un possibile disturbo, ma vorrei chiedere un parere oggettivo su quello che sto vivendo per favore. Ho 18 anni e mi chiamo Sara e da circa 2 mesi sto vivendo un qualcosa di alquanto destabilizzante a livello emotivo, ho paura che vivrò in questo limbo altalenante per sempre: allora io sin da piccola ho sempre e solo provato attrazione/cotte per ragazzi, questo sin da quando andavo all'asilo, non ho mai provato alcun tipo di curiosità per nessuna ragazza neanche a livello immaginativo, non ho mai pensato di baciare una ragazza o di avere un'esperienza sessuale, MAI, anzi... tutto il mondo lesbico l'ho sempre visto come un qualcosa di totalmente lontano ed estraneo a me, lo guardavo anche con un certo "disgusto", ma non perchè avessi qualcosa contro le persone lesbiche, assolutamente, ma l'idea di fare un qualcosa con una ragazza non mi è mai passato dall'anticamera del cervello, mai. Ho anche avuto una relazione importante che ho concluso circa 2 mesi e mezzo fa: sono stata totalmente innamorata di questo ragazzo, pensavo ci saremmo sposati ecc.. (sognavo un po' in grande ma vabbe). la prima volta che mi comparse questo dubbio fu l'estate scorsa in uperiodo peggiore della mia vita: ero in depressione, in ansia e ero in un periodo in cui avevo pensieri ossessivi/ansiosi per un'altra situazione che riguardava quello che ora è il mio ex ragazzo ormai Poi però imrpovvisamente ho provato una sorta di gelosia nei confronti del mio ex miglior amico, e quindi da lì sono andata completamente in panico, perché ho pensato che fosse sintomo che magari mi stava iniziando a piacere il mio migliore amico e che quindi tutto questo amore che tanto decantavo alla fin non fosse così vero). Da lì in poi ho incominciato ad andare in panico, a non dormire, a non mangiare, mi svegliavo alle 5 e mezzo di mattino con ansia, ecc... Era come se tutte le mie certezze fossero crollate, perché io ho sempre avuto ben chiare le cose... visto che ho visto crollare queste certezze, poi mi è venuto anche il dubbio legato al confronto con le mie amiche, che sono molto più aperte e sperimentali nella sessualità rispetto a me. Io, invece, ero ancora molto giovane e timida; alcune esperienze intime non mi piacevano, pur essendo fortemente attratta dal mio ex ragazzo e provando eccitazione nei suoi confronti. Non c’era nulla di anormale nella mia attrazione, ma alcune pratiche sessuali più intime non mi interessavano, perché per me il mondo della sessualità è sempre stato chiuso e nuovo: era il mio primo ragazzo e avevo poca esperienza. La situazione si è complicata quando, per la prima volta, mi sono accorta che mi eccitavo sentendo un orgasmo femminile/vedendo una donna godere, ma non perchè provassi attrazione o perchè volessi avere qualcosa di sessuale con lei. Questo episodio mi ha destabilizzata completamente e mi ha fatto pensare: “E se questa certezza che ho sempre avuto sulla mia attrazione verso i ragazzi, in realtà, nascondesse qualcosa di diverso? Potrei essere lesbica?” Mi sono informata e ho letto che era normale, che è molto comune che avvenga ciò tra le ragazze etero per via di immedesimazione. Mi confermate questa cosa? Volevo avere un parere soprattutto su questo aspetto, per capire se potesse essere un "segnale latente" oppure una cosa normale.. La crisi è stata accompagnata da molta ansia e pensieri ossessivi, che hanno temporaneamente distorto la mia percezione delle ragazze. Mi focalizzavo su dettagli e situazioni che prima non notavo, e per qualche giorno ho avuto dubbi e confusione sulle mie reazioni, anche se non c’era attrazione reale. Successivamente, questo problema si è ripresentato la prima volta a giugno di quest'estate e poi a luglio (nella crisi in cui sono ora). Anche qui, la crisi non è stata scatenata da un'attrazione/curiosità vissuta per una ragazza e anche qui sono nati pensieri ossessivi e ansia che per qualche giorno hanno completamente distorto la percezione delle cose, una volta che l'ansia si è calmata, per 1 /2 giorni è come se fosse bloccata 'attrazione per i ragazzi e fossi diventata asessuata, ma dopo qualche giorno mi è comparso, di botto, un incredibile desiderio di sperimentare e di vivere esperienze nuove con i ragazza (quindi anche qua sono passata da un estremo all'altro veramente, vabbe). Mi ricordo che comunque ero proprio fiera di essere uscita da quella crisi, perchè avevo constatato che era solo ansia e che fosse ovvio che mi piacessero i ragazzi e non le ragazze. Per questo motivo ho decido i lasciare il mio ragazzo, perchè appunto volevo divertirmi e avevo voglia di fare esperienze nuove. Questa rottura (anche se da me voluta) è stata molto destabilizzante, perchè io l'ho amato tantissimo, ho provcato in tuttii modi a far funzionare le cose, ma era da mesi che sentivo che i miei sentimenti come ho detto, non erano più gli stessi. Era come se aessi perso il mio porto sicuro, il mio pulpito, era tutto, tutto girava intorno a lui.. Dopo 2 settimane (durante il quale, fantasticavo su ragazzi, ma allo stesso tempo stavo vivendo un periodo emotivamente destabilizzante, soggetta a meccanismi ansiosi ossessivi, pk avevo paura di innamorarmi ecc) mi è ritornato il dubbio, anche qui non è nato per via di un attrazione o curiosità vissuta per una ragazza, perchè io fino ad allora non avevo neanche mai avuto il desiderio di baciare anche solo per gioco una ragazza. La mia mente ha creato come una sorta di file rouge di tutti questi episodi messi assieme e ah colto l'occasione di mandarmi in questa crisi in un momento in cui ero emotivamente instabile già di mio. Durante questa crisi (molte forte inizialmente, ma ancora adesso intrusiva, come se fosse una sensazione costante in sottofondo che i distorce la percezione delle cose) ho cominciato a immaginare scenari sessuali con ragazze, baci, situazioni romantiche per cercxare di capire se mi potesse piacere e questo lo facevo ossessivamente, facevo test mentali su ogni ragazza che vedevo per strada, ho cominciato a sentirmi una sensazione di paura, ansia mista ad attrazione a volte anche con disgusto verso le ragazze mascoline (un mondo che è stato lontano da me ANNI LUCE, ma veramente anni luce). Durante tutto questo periodo non c'è mai stato 1 momento in cui ho provato sollievo, non ho mai voluto accettare tutto questo, ho sempre provato rifiuto. E la mia mente cerca ogni tipo di spiegazione per farmi credere quasi che io sia sempre stata così, quando in realtà non ho mai avuto segnali concreti: perchè non ho mai provato attrazione per una ragazza mai, ho cominciato a provvare questa sensazione distorta dopo questa crisi ma ho paura che non se ne andrà mai. Ho paura inoltre che questo rifiuto e questa non accettazione sia dovuto maagri al fatto che non accetto il cambiamento e non al fatto che sia tutta uan cosa creata dalla mia mente e che non sia la mia vera natura. Non ho certezze e non so cosa fare, io non voglio questa attrazione, mi piacerebbe vivere serena come prima e non avere dubbi, non riesco a essere più felice, la mia attrazione per i ragazzi sembra essere totalmente sparita di colpo dopo che è iniziato questo dubbio. Avevo già vissuto meccanismi ossessivi ansiosi che avveano distorto la percezione delle cose: per esempio, proprio prima di questa crisi, dopo che mi sono lasciata, avevo una paura tremenda di innamorarmi ed è successo che quando sono uscita con un mio amico (che conosco da anni e per cui non ho mai provato niente) a un certo punto mi è venuta in mente questo dubbio "ma se mi trovo così bene con lui non è che mi sto innamorando?" e da lì le mie emozioni quando stavo con lui si erano distorte, avevo improvvisamente cominciato a sentire quasi come se mi piacesse, ovviamente tutta queste sensazioni eranno accompgnate da ansia e panico, solo che poi dopo poco è ritornato tutto come prima. Il meccanismo è lo stesso solo che questa cosa sta durando da 2 mesi e ora io sono praticamente senza ansia (cioè mi arriva solo quando vedo che queste sensazioni non passano)... percepisco le ragazze in maniera diversa, ma non so come dire, allo stesso tempo non riesco a vedermi accanto a una figura maschile... mi sento totalmente confusa e ho paura che questa sensazione durerà per sempre e che non riuscirò più a innamorarmi di un ragazzo o a essere felice serenamente con un ragazzo. Non so cosa ne pensate? Io ho letto su internet e mi ritrovo perfettamente nelle descrizioni di doc omosessuale, però non so, ho paura invece che non voglio accettare questa cosa e quindi la sto rifiutando, sento un nodo alla gola costante.

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Manuela Leonessa Inserita il 14/09/2025 - 11:51

Torino
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Buongiorno Sara, grazie per la sua lunga e particolareggiata lettera che mi permette di capire come questa condizione ossessivo/ansiosa non sia la prima nella sua vita, quanto piuttosto una sua modalità di affrontare le questioni importanti. Deve essere molto difficile affrontare tutto così, non trova? Tendenzialmente affrontare le questioni in questa modalità profondamente ansiogena le ingigantisce piuttosto che ridimensionarle. Il suo interrogarsi sul proprio orientamento sessuale è certamente importante e merita una risposta, ma forse alla base sarebbe utile capire perché vive tutto con tanta intensità e trovare un modo per affrontare le questioni importanti con più serenità e leggerezza. Resto disponibile se desidera approfondire e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa

Dott.ssa Giorgia Marino Inserita il 19/09/2025 - 12:35

Buongiorno Sara,
ti ringrazio davvero per avermi scritto con tanta sincerità e profondità. Da quello che mi racconti, stai attraversando un momento davvero difficile, e capisco quanto ti possa sentire confusa e spaventata da tutte queste sensazioni e pensieri che sembrano contraddirsi l’un l’altro. Prima di tutto, voglio dirti che è assolutamente normale sentirsi così, soprattutto a 18 anni, quando si sta ancora scoprendo molto di sé, del mondo e delle proprie emozioni.
Mi sembra che il cuore della questione sia proprio questa sensazione di “crollo” delle certezze che avevi, e la paura di non riuscire più a riconoscere chi sei o cosa ti piace davvero. È come se tutto ciò che sembrava così chiaro e stabile all’improvviso si fosse messo in discussione, e questo spaventa tantissimo, perché quando perdiamo i punti fermi ci sentiamo persi.
Quello che descrivi con l’ansia, i pensieri ossessivi, le crisi e le continue oscillazioni tra attrazione, rifiuto, curiosità e paura potrebbe essere un classico esempio di come l’ansia possa “distorcere” la nostra percezione delle cose. Succede spesso che, quando siamo sotto stress o in momenti di forte insicurezza, la nostra mente inizi a ossessionarsi su certe idee, facendoci dubitare di noi stessi anche su aspetti che prima sembravano chiari. Questo può riguardare qualunque cosa.
Per esempio, il fatto che ti sia capitato di provare un certo tipo di eccitazione o interesse osservando una donna che gode non significa necessariamente che tu sia lesbica o che il tuo orientamento sia cambiato. Spesso, soprattutto per le donne, questa reazione può essere semplicemente una forma di empatia o immedesimazione, un modo in cui il nostro cervello risponde a qualcosa di intenso senza implicare necessariamente attrazione sessuale verso quella persona.
Inoltre, il fatto che tu abbia sempre provato attrazione per i ragazzi e non abbia mai avuto interesse o curiosità per le ragazze fino a poco tempo fa è un dato importante. Non significa che non potrai mai cambiare idea o scoprire qualcosa di nuovo su di te.
È anche importante sottolineare che, a volte, quando finisce una relazione importante e si perde quel “porto sicuro”, si può sentire un vuoto enorme, una confusione sui sentimenti e sulle emozioni che si provano. È del tutto comprensibile che in questo momento tu stia cercando di capire chi sei senza quel punto di riferimento. Questo processo può far emergere dubbi e paure che non sono necessariamente la verità, ma semplicemente il riflesso del disagio che stai vivendo.
Quello che ti consiglio, Sara, è di concederti il tempo per esplorare tutto questo senza fretta e senza giudicarti. Non devi darti risposte subito e soprattutto non devi sentirti obbligata a “decidere” chi sei o chi ti piace. La sessualità è qualcosa di molto personale e spesso fluido, e può richiedere tempo per essere capita e accettata. Prova a essere gentile con te stessa e ad accogliere anche l’incertezza come parte del percorso.
Se senti che l’ansia e i pensieri ossessivi prendono troppo spazio nella tua vita e ti bloccano, potrebbe essere davvero utile parlarne con uno psicologo in modo che possa aiutarti a fare chiarezza e a gestire meglio queste emozioni così intense.
Infine, quel nodo alla gola che senti è un segnale molto umano: potrebbe coincidere con la paura del cambiamento, la paura di perdere ciò che conosci e ami, ma è anche il segno che dentro di te c’è tanto da ascoltare e da accogliere. Non sei sbagliata, non sei “rotta”, stai semplicemente attraversando un momento di crescita e scoperta.

Resto a disposizione
Dott.ssa Giorgia Marino
Psicologa clinica