aiuto per mio nipote
Salve, devo premettere che sono straniera per ciò dovresti perdonarmi gli errori di scrittura. Sono una nonna con molta angustia per il figlio maggiore (16 anni) di mia figlia (36)separata dal suo primo marito (argentino). Adesso, sposata con un ragazzo sardo (28,militare) e hanno 2 figli.
Mio nipote vive in una continua "repressione" impostata da suo patrigno, che per tutti modi vuol fare capire che è per educazione. In poche parole lui è un ragazzo che non ha sviluppato vita sociale adolescenziale, frequenta solo la scuola e purtroppo ripetente per 2da.volta (il che attribuisco a codesta situazione),è un ragazzo educato e affettuoso. In questo inizio scolastico nel quale è "sottomesso alla permanente punizione di non poter stare in nessun altro posto della casa che non sia la sua cameretta" mi fa capire che si sente molto male e non ce la fa più". A me è stato vietato qualsiasi rapporto speciale, e parlarne con mio genero è impossibile. Nonostante la sua gioventù è convinto di sapercela tutta e toglie di merito a qualsiasi mia opinione. Mia figlia è sottomessa, dalla economia familiare al arredo di casa, i bimbi piccoli sono in continua punizione il loro territorio è ridotto alla loro cameretta.
Non sò se mi sono spiegata bene, mi da molta tristezza riconoscere che posso riassumere il tutto in una sola parola: CASERMA. Per favore se potete aiutarmi a saper dire a mio nipote le parole giuste, non vorrei ferire a nessuno anzi voglio aiutarli. Molte grazie, cordiali saluti