ramona domande di Alimentazione  |  Inserita il

Genova

Genitori e obesità

Salve spesso mi capita di ripensare a quando ero piccola ora che sono diventata madre e mi rendo conto di non ricordare quasi niente della mia infanzia una cosa pero mi é venuta in mente che desideravo spesso avere altri genitori mi rendevo conto quanto fosse una cosa impossibile ma mi immaginavo come sarebbe stata la mia vita se fossi nata in una famiglia diversa dalla mia. Una famiglia numerosa dove le discussioni animate violente tra i genitori erano routine che ancora oggi accadono e che pur non vivendo con loro mi danno fastidio e che vieto e tronco sul nascere in presenza di mia figlia.
Ad oggi risulto obesa con problemi alimentari sto affrontando me stessa e ho intrapreso un percorso per cambiare
Ho perso 11kg e me ne restano almeno 20 sono seguita da una nutrizionista e mi sento di potercela fare ma mi sento vulnerabile cioe procedo per la mia strana ma alcune volte non riesco a non fare piccoli sgarri alcuni me li cerco volontarimente altri quando mi viene offerto qualcosa non sempre so rifiutare spesso penso che questi sgarri derivino dal fatto che se sono obesa é perche quando ero piccola trovavo appagamento e rifugio attraverso il cibo ai problemi e anche nella mia vita quotidiana escono problemi e ho paura e non so come estirpare alla radice quell abitudine di affrontare i dispiaceri rifugiandomi nel cibo
Mi chiedo se questo accade perche la mia mente inconsciamemte ricorda quel abitudine del passato

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Erica Tinelli Inserita il 28/08/2016 - 12:22

Salve Ramona, cosa intende esattamente con piccoli sgarri? Cosa mangia quando si verificano questi episodi? Quanto frequentemente si verificano? Qual è, solitamente, il suo regime alimentare? Il fatto che lei a volte si conceda qualche piccolo sgarro di per sé non è così grave. Anzi, in alcuni casi viene esplicitamente indicato come parte della dieta per evitare che un regime alimentare eccessivamente restrittivo e senza attenzione al piacere verso il cibo possa produrre successive abbuffate e ripresa di un'alimentazione non sana, con conseguente perdita di tutti i progressi fatti fino a quel momento.
Questo, però, non toglie che per alcune persone il rapporto con il cibo è influenzato anche dal proprio stato di benessere psicologico e, quindi, in condizioni di disagio, il cibo stesso può diventare effettivamente un rifugio, una consolazione, un modo per cercare di soffocare emozioni troppo intense. Questo probabilmente è un po' quello che è avvenuto nel suo passato; attualmente mi sembra che sia presente il timore di ricaderci, piuttosto che il ripresentarsi effettivo della stessa situazione. Se questo timore è eccessivamente forte oppure se ha già notato i primi segnali di una condizione potenzialmente preoccupante le consiglio di chiedere la consulenza di uno psicologo.