Caratteristiche dei test proiettivi e di personalità
I test proiettivi di personalità, conosciuti anche come test di prestazione tipica o test non cognitivi, sono strumenti di misurazione che si propongono di studiare scientificamente la struttura, i meccanismi e le dinamiche della personalità di un soggetto.
Per definire il profilo della personalità, durante il test il soggetto viene sottoposto a diversi stimoli ai quali egli risponderà conformemente al suo vissuto. Questi stimoli sono volutamente ambigui al fine di fare emergere i contenuti psichici inconsci.
A seconda dei metodi con cui gli stimoli vengono forniti, possiamo distinguere tre tipi di test proiettivi:
Costitutivi o strutturali, come il test di Rorschach
Tematico-costruttivi, come il TAT (Test di appercezione tematica), in cui sono proposte in sequenza delle tavole con disegni, quadri e foto e viene richiesto al soggetto di costruire una storia
Grafici, come il test dell’albero, in cui si chiede al soggetto di fare un disegno di un albero che sarà poi interpretato in base a specifiche caratteristiche
Di completamento, dove si richiede di completare frasi o storie.
I 2 test proiettivi più noti e più utilizzati nella pratica clinica sono il test di Rorschach e il TAT.
Origine del test di Roschach
Il test di Rorschach è anche conosciuto come test delle macchie d’inchiostro per la caratteristica iconografia delle sue tavole. Fu creato nel 1921 dallo psicoanalista e psichiatra svizzero Hermann Rorschach. Egli trasse ispirazione da un gioco di società molto diffuso nell’Ottocento noto come Blotto o Klecksographie, che consiste nel far cadere o spruzzare dell’inchiostro su un foglio bianco, che verrà poi piegato a metà in modo da formare un’immagine su entrambi i lati. Rorschach notò che i pazienti schizofrenici durante il gioco del Blotto rispondevano in maniera peculiare, diversamente da chi non era affetto da schizofrenia.
Rorschach lavorò al suo test per circa 10 anni, studiando più di 400 pazienti, per sviluppare una sequenza di tavole che potessero provare la sua teoria, secondo la quale le diverse percezioni e interpretazioni delle macchie sono dovute a diverse dinamiche di personalità o a particolari disturbi.
Altri psicologi già prima di lui avevano studiato l’uso clinico delle macchie di inchiostro, per esempio A. Binet cercò di elaborare un test di intelligenza con esse. Tuttavia, Rorschach fu il primo ad associare le macchie di inchiostro alla personalità.
Nel 1921 Rorschach pubblicò il libro Psychodiagnostik, dove presentò dieci macchie di inchiostro e uno specifico sistema di punteggio da lui elaborato, proponendosi di standardizzare il sistema diagnostico.
Il test ottenne visibilità solo parecchi anni dopo la sua morte, finché non divenne oggetto di fama internazionale. Oggi è uno dei test proiettivi più utilizzati al mondo.
Cos’è il test di Rorschach e come funziona?
Il test di Rorschach è un test proiettivo che offre una valutazione globale della personalità umana. Consiste in 10 tavole con delle macchie simmetriche bilateralmente, simili a quelle che si ottengono lasciando cadere dell’inchiostro su un foglio. Tutte le tavole hanno dei toni chiaroscurali. Cinque delle tavole sono monocromatiche, due sono bicolori e tre sono colorate.
Le tavole vengono presentate una per volta al soggetto da testare, il quale descriverà cosa vede, che emozioni sorgono in lui e cosa gli viene in mente. Ogni tavola evocherà nel soggetto degli aspetti psicologici o delle manifestazioni emotive e affettive, come stupore o disagio.
Questo test si basa sulla teoria freudiana della proiezione attributiva. Per il meccanismo inconscio della proiezione, il soggetto sottoposto al test, di fronte ad uno stimolo ambiguo e poco strutturato, attribuirà ad esso dei contenuti del suo inconscio e proietterà su di esso il suo mondo interiore, i suoi vissuti psichici e gli aspetti nascosti della sua personalità, invece di osservare l’immagine in maniera oggettiva.
Impieghi: quando e dove viene utilizzato
Uno degli impieghi più noti del test di Rorschach è nella pratica psicodiagnostica, in quanto possiede delle ottime qualità psicometriche e fornisce informazioni dettagliate sulla personalità umana. Visto che le macchie fungono da contenitore delle proiezioni, lo specialista potrà accedere al mondo inconscio del paziente e identificare più facilmente i suoi punti di forza e i suoi conflitti interiori.
Il test può dare indicazioni diagnostiche su disturbi d’ansia, fobie, disturbi dell’umore, disturbi affettivi e psicosi. In questo ambito, non si usa solamente per fare delle diagnosi di disturbi psichiatrici. Infatti, è particolarmente utile per fare emergere alcune dinamiche interpersonali e di modulazione delle emozioni. È efficace anche per indagare il funzionamento del pensiero con eventuali anomalie e distorsioni, la capacità di immaginazione, l’aderenza al piano di realtà, il funzionamento percettivo, la tensione psichica, le risposte emotive e cognitive, l’equilibrio affettivo-relazionale e molti altri aspetti funzionali e disfunzionali della psiche.
Gli usi del test di Roschach non si limitano all’ambito psicologico. Infatti, è uno dei test più utilizzati in campo forense e giuridico negli Stati Uniti dopo il test di personalità MMPI-2. Viene usato sia in ambito civile che penale, per esempio per la valutazione della capacità di intendere e di volere o per la valutazione della capacità genitoriale. Inoltre, gli indici ottenuti dal test di Roschach sono usati per dettagliare le relazioni giuridiche, correlati con quelli di altri test come il MMPI e il disegno della figura umana.
Somministrazione, inchiesta e siglatura
Il test di Rorschach si può somministrare su soggetti che abbiano almeno 3 anni di età. La somministrazione e l'interpretazione del test di Rorschach prevedono per il professionista una preparazione specifica, che include l’esperienza clinica pregressa, la conoscenza della struttura psicometrica del test e delle teorie dinamiche della personalità.
Il processo in cui il test di Rorschach si somministra comprende 6 fasi principali:
Somministrazione
Prove supplementari
Inchiesta
Siglatura
Computo generale dei dati
Interpretazione
Durante la prima fase, la somministrazione, lo specialista presenterà ognuna delle 10 tavole al soggetto e gli chiederà di descrivere cosa vede e che sensazioni ed emozioni prova, specificandogli che non ci sono limiti di tempo e che non esistono risposte giuste o sbagliate. Tutte le risposte e considerazioni del soggetto dovranno essere annotate.
Le successive due fasi, prove supplementari e inchiesta, servono per indagare ancora più in profondità. Durante l’inchiesta lo specialista porrà delle domande dirette al soggetto (per esempio: in quale zona della macchia è nata la sensazione? Che forma e colore ha l’immagine evocata?).
In base alle informazioni raccolte, verranno assegnati dei simboli per ogni risposta allo stimolo, registrati con una sigla che rappresenta uno specifico significato psicologico. Questa è la fase della siglatura, che sarebbe una “traduzione” delle impressioni del soggetto in risultati, tramite specifici indici e rapporti. Si tratta di una strutturazione e inquadramento categoriale delle risposte qualitative fornite dal soggetto, che permette di stabilire dei punteggi.
Il sistema di punteggio universalmente usato oggi è quello di Exner, pubblicato nel 1973, che integra le istanze proiettive con una vasta base di dati statistici. Tuttavia, esistono altri sistemi, come la siglatura europea tradizionale, che dà più spazio agli aspetti interpretativi e psicodinamici.
Tipi di interpretazione del test di Rorschach
L'interpretazione viene condotta dallo specialista associando i risultati del test con le proprie conoscenze ed esperienze cliniche, teoriche e psicometriche.
Il soggetto sottoposto al test potrà percepire forme particolari, notare dei colori specifici o dei movimenti, descrivere le ombreggiature, le dimensioni o la consistenza delle macchie, mettere a fuoco tutta l'immagine o focalizzarsi su delle parti delle macchie che sta osservando.
Non va tenuto in considerazione solo il contenuto delle risposte (che cosa il paziente ha visto o sentito), ma molti altri fattori, tra cui:
il tempo impiegato per fornire le risposte (per esempio, un tempo eccessivo sulla prima tavola può essere un segno di shock)
le giustificazioni o motivazioni fornite dal soggetto
il comportamento delle mani (per esempio, ruotare le tavole è considerato un segno positivo, mentre coprire le tavole con le mani potrebbe indicare una difficoltà)
i fattori determinanti (posizione, forma, colore, ordine, importanza)
i commenti non correlati
l’originalità delle risposte.
In base a questi fattori, lo specialista potrà fornire una delle 7 interpretazioni standard:
interpretazioni sessuali
risposte all'immagine speculare
risposte complete e contesto
dettaglio nelle risposte
schema delle risposte
risposte in movimento
risposte con il colore, indicativo delle emozioni.
Perché funziona?
Il test di Rorschach, se metodologicamente ben utilizzato, consente di elaborare una diagnosi puntuale e di avere informazioni rilevanti anche in campi non strettamente psicodiagnostici.
È uno strumento estremamente efficace, principalmente per tre caratteristiche:
Uno psicogramma ricco di indici diagnostici
la ricchezza e la minuziosità degli elementi di siglatura
la grande importanza che si attribuisce all'inchiesta, che consente di oggettivare in maniera scientifica la siglatura.
Le critiche
Come per molti test e teorie diffusi, ci sono psicologi che sostengono l’efficacia del test di Roschach e psicologi che lo screditano.
I motivi delle critiche sono l’inaffidabilità, la non accuratezza e la non validità. Infatti, l’interpretazione dell’esaminatore può sempre includere qualcosa di personale e esaminatori diversi potrebbero dare letture diverse dello stesso test.
Alcuni studi hanno dimostrato che la concordanza tra le interpretazioni degli esaminatori è forte solo per circa metà delle variabili esaminate. Le variabili più supportate sono quelle per la diagnosi dei disturbi psicotici, il disagio mentale e il rischio suicidario. In questi casi, riferendosi alle variabili che danno indicazioni diagnostiche, il test sembra avere una maggiore affidabilità, rispetto a quando vengono prese in considerazione solo le variabili che misurano la personalità.
Inoltre, degli studi hanno dimostrato che le valutazioni alcune minoranze etniche, come afroamericani, nativi americani e alaskiani, divergevano notevolmente dalla norma.
Si dice che “una tecnica è valida se misura ciò che intende misurare”, ma con che precisione si può misurare la personalità? Il test di Rorschach è ancora oggetto di dibattito e, mentre molti psicologi sostengono che i dati sperimentali non giustificano un uso tanto diffuso di questo strumento, altri lo considerano una risorsa preziosa nella loro pratica.
IN SINTESI
Cos'è il test di Rorschach?
È un test proiettivo che utilizza macchie d'inchiostro simmetriche per esplorare la personalità e i processi mentali di un individuo.Come funziona il test?
Il soggetto osserva una serie di macchie d'inchiostro e descrive cosa vede, rivelando aspetti inconsci della psiche.A cosa serve il test di Rorschach?
Viene usato in psicologia clinica per valutare la personalità e identificare possibili disturbi psicologici.
Come può esserti d’aiuto Psicologi Online?
In questa sezione troverai moltissimi articoli che parlano di psicologia, relazioni, sessualità, benessere emotivo e mentale e molto altro, suddivisi in varie categorie.
Oggi ad esempio abbiamo parlato del test di Rorschach.
Se stai attraversando un momento difficile potresti sentire il desiderio di parlare con uno Psicologo.
Con noi puoi farlo in modo molto semplice. A questa pagina puoi trovare un professionista accreditato (psicologo e/o psicoterapeuta) effettuando una ricerca per città o per problematica da risolvere: www.psicologionline.net/psicologi-psicoterapeuti
Preferisci una consulenza a distanza in videochiamata comoda e accessibile? Con Psicologi Online è possibile.
A questa pagina troverai l’elenco dei professionisti che svolgono consulenza psicologica online:
www.psicologionline.net/psicologi-psicoterapeuti-videoconsulenza
Ti basterà trovare un posto tranquillo, avere una connessione internet e la voglia di comprendere meglio cosa ti sta accadendo.
Ognuno di noi incrocia difficoltà specifiche nel viaggio della vita, a prescindere da chi siamo o da quali “lotte” abbiamo combattuto. Il nostro passato è solo un capitolo del nostro libro, non la trama completa, e non ha la potenza di predeterminare le pagine a venire.
Psicologi Online è qui per questo. Clicca sui link qui sopra per trovare il professionista adatto a te pronto ad aiutarti a stare meglio.