L'integrazione di rispetto, profonda risonanza emozionale e fiducia nei confronti del paziente è la cornice che ritengo imprescindibile per la costruzione di una significativa collaborazione, per la comprensione autentica dei suoi contenuti, e per l'analisi prospettica della sua dimensione presente, umana, motivazionale e storica.
I tempi del percorso terapeutico sono decisi insieme con il paziente in relazione ai suoi obiettivi e alle sue necessità, fermo restando che verrà espressa la massima chiarezza in merito ai benefici di un cambiamento consolidato nel tempo.
Una metodologia cognitivo-comportamentale di analisi minuziosa degli antecedenti materiali dell' attualità e dei significati conferiti agli eventi permetterà al paziente di osservare insieme con la terapeuta gli snodi critici rispetto a cui si attiva la sintomatologia, riconoscendo l'opportunità di attuare un'operazione di graduale modifica dei propri pensieri, comportamenti e modalità relazionali disfunzionali.
I compiti a casa proposti al termine della seduta consentono di seguitare i benefici della terapia invitando il paziente ad auto-osservarsi nelle contingenze della quotidianità e a ripensare costruttivamente all'influenza del proprio passato.
La frequente restituzione dei significati appresi e la trasmissione puntuale delle conoscenze permettono al paziente di essere sempre informato sulla prosecuzione e sull'andamento del suo percorso in un contesto dialogico aperto e dinamico.
La particolare cura per gli interessi peculiari del paziente che ne fondano la personalità e ne giustificano le scelte cognitive e comportamentali guida la terapeuta a suggerire una modifica degli schemi disadattivi che non ne alteri in alcun modo gli intenti e le motivazioni profonde.
La grande disponibilità verso la dimensione umana del paziente e la sua sofferenza implicano la scelta della flessibilità del setting, sia in relazione agli orari delle sedute che alla richiesta del contatto telefonico tra un appuntamento e l'altro.