Gentile Sabrina, buongiorno.
So che lei ha scritto qui in cerca di risposte, ma a volte la risposta consiste nella domanda giusta. PERCHÈ il suo ragazzo ha bisogno di giocare così tanto alla console? In base alla mia esperienza, ho osservato che giocare per 10-12 ore a un videogame può servire a impegnare la mente in una attività priva di worries (preoccupazioni), distraendosi da queste quando sono profonde, oppure può servire a fornire una sensazione piacevole di attivazione mentale e fisiologica per contrastare il vuoto, l'inerzia, l'assenza di scopi. Il suo ragazzo ha 20 anni, immagino siate coetanei. È un momento di vita facile per voi, o sono sorte delle preoccupazioni? Sono apparse decisioni importanti all'orizzonte, come la convivenza o l'università? C'è qualcosa che può preoccupare il suo ragazzo al tal punto da fargli trovare sollievo in una attività così intensa, che anestetizzi eventuali stati d'animo o pensieri negativi? Oppure il suo ragazzo ha degli scopi? Ad esempio ambire ad una certa professione un domani, quindi studiare all'università? Oppure ambire all'indipendenza immediata, quindi trovando subito un'attività lavorativa? Da quando gioca così tanto? è successo qualcosa, prima, che può spiegare questo suo comportamento? Sta per accadere qualcosa, nel futuro immediato o più lontano, che lo può spingere a comportarsi in questo modo? Ci può essere qualcosa di grosso che lui non sa gestire? Resto a disposizione, e mi permetto di darle un consiglio, sempre basato sulla mia personale esperienza clinica: non metta in dubbio ciò che il suo compagno prova per lei. Non credo che preferisca la playstation a lei. Credo che immergersi nel videogaming gli consenta di ottenere qualcosa che non riesce a trovare in nessun altro modo, e credo che abbia le sue ragioni per fare questa immersione, ma dubito che tra le sue ragioni ci sia il non preferire la Play a lei.