P.  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Agrigento

Mangio poco e non esco più perché vivo in un posto che non sopporto

Ci sono momenti in cui le cose che vuoi non arrivano più, e quindi si smette di lottare. Ogni giorno è sempre più faticoso e più sai di poter fare di più o cose eccelse, più sai che tu ti senti all'opposto in un posto che ti è estraneo, più non vuoi fare niente perché capisci di essere una persona sbagliata nel posto sbagliato e perché la vita ti ha detto di imparare ad accontentarti di quello che hai. Non sono una persona umile, forse non lo sono mai stato ma ho fatto diversi sacrifici e forse me ne pento perché penso di non aver ottenuto quasi niente e non mi sento realizzato, tutto ciò oggi mi porta a sentirmi un uomo frustrato. Incapace di progredire, incapace di crescere perché i posti in cui mi sono trovato non mi hanno consentito di raggiungere un grado di emancipazione ed indipendenza nel senso compiuto. Forse oggi è colpa mia, forse ho bisogno di uno psicologo che mi analizzi attentamente e mi aiuti a superare tutte le mie paure, tutti i miei demoni, a rimuovere i miei passati dolorosi e i miei scheletri nell'armadio per rinascere a nuova vita. Devo andare via da qui, ma non so dove, forse in un'altro posto del mondo dove si azzerano i pregiudizi della gente, dove si azzera la tua storia e ricominci come una persona nuova. Non so neanche se esiste qualcosa del genere, ma in questo momento mi sentirei meglio. Vorrei cambiare vita. Vorrei vivere meglio. Vorrei costruirmi una vita decente e normale da qualche altra parte. Cosa che non mi è mai riuscita fino ad oggi

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Manuela Leonessa Inserita il 26/05/2022 - 11:34

Torino
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Buongiorno P,
lei ha espresso con molta lucidità i suoi desideri e le sue difficoltà ma ha dimostrato chiaramente di conoscere anche la soluzione:
non si sente realizzato, tutt’altro, si definisce un uomo frustrato incapace di crescere. Ritiene che la vita e il contesto in cui è cresciuto abbiano ostacolato il suo percorso di emancipazione, parla anche di pregiudizi della gente tutt’ora attivi, che le fanno desiderare di andare via. Insomma, la sua situazione deve essere ben complicata!
Aggiunge che probabilmente, se si trova in questa situazione, sia anche colpa sua; qui però la devo correggere: non si tratta di colpe bensì di una situazione difficile e delle risorse per affrontarla.
Forse ha ragione, forse uno psicologo potrebbe aiutarla a fare chiarezza, individuare gli ostacoli che la costringono a ristagnare in una situazione che non vuole più, sviluppando le risorse per affrontarla e riuscire, finalmente a risolverla. Si dia questa possibilità.
Resto a disposizione e la saluto cordialmente,

dott.ssa Manuela Leonessa

Dott. Massimo Martucci Inserita il 27/05/2022 - 15:25

Caro P., i "demoni" non si possono cancellare, dimenticare o superare in modo automatico, ma occorre "elaborarli", in modo che rimangano parti del proprio vissuto, ma che smettono di impedirci oggi di vivere in modo libero e sicuro.
La tecnica dell'EMDR, ad esempio, è nata proprio su questo presupposto: elaborare il disagio emotivo legato a certi vissuti, per essere liberi di progettare la propria vita con l'orizzonte più sgombro. Per stare meglio bisogna cambiare, per cambiare bisogna passare per l'elaborazione di quello che è stato. Il vero "reset" avviene dentro, nel mondo interno, l'esterno poi viene di conseguenza.


La incoraggio, un caro saluto e buona vita!
Massimo Martucci
Psicologo, Grafologo, Neurotrainer, EMDR