Buongiorno Serena,
certamente l'ansia è un'emozione e non una malattia e se da un verso ciò significa che non c'è alcun bisogno di guarire (nel vero termine della parola) da questa condizione, dall'altro vuol dire che essa può essere superabile e che si può ripristinare equilibrio e benessere. La cattiva notizia (ma può trasformarsi in buona se presa come suggerimento!) è che da ciò che descrive, il "fare grandi respiri" e lo sbadigliare, sono già essi stessi comportamenti disfunzionali e non benefici per ripristinare la tranquillità emotiva ma che al contrario sono fautori di quel senso oppressivo al torace e dell'agitazione interna che sente (anche se a lei sembrano strategie utili per "prendere fiato" in realtà non lo sono affatto). Apprendere una buona respirazione potrebbe rivelarsi un primo strumento per sentirsi più "sollevata". Detto questo, per poter comprendere a fondo quest'emotività e le sue paure sarebbe bene intraprendere un percorso terapeutico poiché, oltre la gestione pratica dell'ansia, quest'emozione è un segnale che vuole comunicarle altro, e va ascoltata... insoddisfazione, dubbi interiori, conflittualità di vita, difficoltà relazionali, scarsa fiducia in se stessa...? Sono questi i temi a cui dovrebbe dare attenzione e significato. Perché desidera farcela da sola? Anche questo aspetto potrebbe essere uno dei fattori che alimentano le sue ansie. Nella vita è necessario sapersi affidare ad altri e richiedere aiuto nel momento del bisogno (in questo caso specifico un aiuto terapeutico, ma parlo di supporto anche in altri contesti e momenti di vita). Significa saper sfruttare le risorse utili presenti nell'ambiente circostante.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni,
un caro saluto,
dott.ssa Chiara Francesconi
psicologa psicoterapeuta cognitiva
www.chiarafrancesconi.it