Perdonare un tradimento: cosa dice la psicologia

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Perdonare un tradimento

La parola tradimento assume diversi significati: può essere usata sia per significare il fatto che si è traditi la fiducia o il patto stabilito con qualcuno, oppure che ci si è traditi svelando non volutamente qualcosa che si sarebbe voluto mantenere nascosto; ancora il tradimento può significare che inconsapevolmente si è traditi se stessi non essendo in grado di riconoscere i propri bisogni.

Quando si parla di tradimento il 90 % degli italiani pensa a quello che avviene nelle coppie, in genere è attribuito alle relazioni extraconiugali. Ma esistono tradimenti entro la propria famiglia, tra genitori e figli, tra amici ecc… nonostante questo il tradimento entro la coppia sembra quello più comune e quello di cui si parla abitualmente.

Perdonare un tradimentoIn tutti i casi sembra che la caratteristica essenziale del tradimento consista nel nascondere ad un altro o a se stessi un evento, i propri sentimenti ed emozioni.

Ogni volta che ci sentiamo traditi e feriti scopriamo che qualcuno ci ha nascosto da tempo delle informazioni a noi preziose; oppure scopriamo di esserci ingannati sulla veridicità dei nostri sentimenti e pertanto affermiamo di aver tradito noi stessi.

Ma perché diciamo delle bugie? Quali sono i bisogni sottostanti ? Nel cercare di rispondere a questa domanda occorre ricordare la vostra prima bugia detta da bambini.

Ricordate quel sottile piacere provato quando avete capito che la mamma e il papa non potevano accedere ai vostri pensieri ed erano quindi all’ insaputa della verità di cui solo voi eravate a conoscenza ?

C’è qualcuno di questi bambini che da grande continua a mentire solo per poter sentire che lui esiste a prescindere dall’altro e che la sua mente esiste senza l’altro perché può contenere segreti; si tratta di una sorta di figli non- cresciuti e con i quali è davvero difficile stabilire una relazione matura.

Spesso si mente perché si pensa che non si ha altra alternativa poiché i propri sentimenti e pensieri non verranno capiti, ne potranno essere accettati dall’altro; quindi si costruisce una maschera di facciata che può essere accettata dagli altri e una realtà interna diversa; tanto più cresce la differenza tra come ci presentiamo e quello che invece siamo e sentiamo tanto più perdiamo la nostra integrità dovendo continuamente essere due cose insieme.

Credo che ci siano svariate ragioni per le quali si tradisce, però essenzialmente esistono due categorie di bugie e sono quelle dette a fin di bene e cioè per non ferire l’ altro al quale teniamo e vogliamo bene; e quelle dette per il nostro bene o per raggiungere un nostro obiettivo e che non tengono conto dell’altro. Entrambi i tipi hanno in comune i bisogno della persona di non scegliere e rischiare di “staccarsi” dall’ altro e quindi perderlo.

Se pensiamo proprio ai tradimenti coniugali spesso la situazione in cui incorriamo è quella di una persona che ha due relazioni e non sceglie tra un partner e l’ altro. Il traditore è come incapace di accettare la perdita di uno tra i partner; in una sola affermazione potremmo dire che chi mente è incapace di scegliere. Dall’ altra parte il coniuge che subisce il tradimento raramente è ignaro dell’infedeltà del compagno, ma anche lui non riesce a scegliere se lasciarlo o meno. L’impossibilità di entrambi di fare una scelta diventa, quindi, il nodo cruciale per cui tante coppie si rivolgono ad uno psicologo.

Si può perdonare un tradimento?Alcune coppie riescono a vedersi nella loro autenticità solo dopo che sono venuti a galla dei tradimenti; spesso i due erano implicitamente a conoscenza delle rispettive infedeltà, ma la mente era come velata e impossibilitata a prenderne atto. Quando in una coppia scorrono tradimenti i coniugi sono da tempo lontani e spesso non hanno mai avuto una relazione basata sull’intimità o se ne sono con il tempo allontanati.

Nella maggior parte dei casi ci si rende conto che le cose non andavano bene, solo dopo aver scoperto il tradimento e passate le prime istintive e rabbiose reazioni, fa seguito la disperazione e il dolore.

Un tradimento venuto allo scoperto di solito (ma non è detto) rappresenta l’apice di una crisi da cui rinsaldare l’unione o dissolverla; due scelte entrambe impegnative per la persona.

Ci sono altri invece che vivono perennemente con il sospetto che l’altro li tradisca, sono cosi insicuri di se stessi che cercano continue conferme di essere gli unici e i soli nella mente dell’ altro; applicano controlli infiniti, ti chiedono di fargli vedere i messaggi e le chiamate che hai sul cellulare, non sei più libero di avere un amico/a del sesso opposto al tuo, perché sospettano che sia un amante e se ti decidi di andare da uno psicologo dubitano che ci vai perché non ne puoi più dei loro comportamenti, ma perché ti sei innamorato del/la dottore/ssa!

Ecco rispetto questi ultimi non aspettiamoci che solo per il fatto di essere cosi sospettosi siano più sinceri di altri partner; difatti in genere, sono persone cresciute con genitori ansiosi e preoccupati che volevano essere a conoscenza di ogni loro movimento. Per questi figli essere sinceri con l’ altro può voler dire non essere accettati totalmente; difatti nel tempo hanno imparato a dire solo quello che si può dire per far star tranquilli i genitori e per far piacere agli altri; qualcuno di questi tipi di figli ha anche scoperto il gusto di avere segreti e bugie ma non mancherà di viverli con un grande senso di colpa.

Nella vita uno dei compiti più difficili è perdonare i tradimenti, un passaggio necessario al nostro benessere sia che si scelga di rimanere con l’altro, sia che si scelga di porre fine alla relazione.

Perdonare non vuol dire rimanere fisicamente con l’altro o continuare una relazione.

In un certo senso si tratta di donare all’altro qualcosa di se stessi e se non lo si è disposti a farlo non è possibile che avvenga il perdono. Per poter comprendere un tradimento e quindi perdonarlo occorre capire l’altro e non si può che passare attraverso se stessi, donando all’ altro una parte della propria comprensione.