articoli di psicologia della Dott.ssa Morena Romano

risposte dello specialista Morena Romano

 6  risposte
  Vis. Profilo

Bloccata dall'indecisione sulla mia relazione

Apri domanda

Salve Monica, la sua situazione risulta piuttosto complessa, distorta altresì da esigenze contingenti come la maternità, le esigenze pratiche, le pressioni e così via. Credo che ciò che la blocca di più sia la paura di vivere veramente qualcosa: la maternità, una relazione affettiva autentica, la paura di perdere, così come ha perso purtroppo il suo bambino 4 anni fa. Immagino sia stata un'esperienze estremamente dolorosa, forse non ancora elaborata e risolta, pertanto vive una vita apparente..apparentemente normale, tranquilla, equilibrata fino a che non irrompe l'extra-ordinario che le impone di scegliere, di vivere. Quello che credo potrebbe esserle utile, è affrontare le sue paure, le sue emozioni e chiedersi che cosa veramente desidera per se stessa. C. G. Jung fondatore della psicologia analitica, considera il disagio emotivo come un segnale che ci indica che qualcosa non funziona e allo stesso tempo suggerisce anche la via migliore per risolvere il problema, egli scrive: "non dobbiamo cercare di liberarci di una nevrosi, ma piuttosto fare esperienza di quello che ci insegna. Dobbiamo addirittura imparare ad esserle riconoscenti. Senza di essa avremmo potuto perdere l’occasione di apprendere chi siamo in realtà: non siamo noi a guarirla, è lei che ci guarisce”. Quindi cerchi di capire che cosa cela questo suo momento di indecisione, il significato di questo blocco, quale via le suggerisce e da cosa invece, sta in maniera disfunzionale, scappando. Le auguro un fruttuosa ricerca....

Difficoltà ad aprirmi

Apri domanda

salve Lola, la difficoltà ad aprirsi che riporta sembra riguardare principalmente la sua sfera intima e personale, nonché le eventuali problematiche che normalmente si possono incontrare nella vita. Ciò fa presupporre un atteggiamento difensivo, estremamente difensivo, nei confronti dell'Altro da Sè (sia esso fidanzato, amico o parente), come se alla base ci fosse un inconscio timore o convinzione che l'Altro possa tradirla, offenderla , deriderla o ingannarla, insomma farle del male. Alla base potrebbe esserci un esperienza traumatica non risolta, non necessariamente qualcosa di eclatante, ma un evento o una situazione che su di lei ha avuto grande impatto, forse non si è sentita sufficientemente riconosciuta nei suoi bisogni emotivi, forse questi non sono stati soddisfatti adeguatamente, forse ha vissuto un esperienza di rottura o perdita che le ha fatto perdere la fiducia e la capacità di affidarsi. Credo che il significato di questo blocco sia da ricercare proprio nella sua capacità di fidarsi/affidarsi, nella sua capacità di credere in Sè, nel valore di Sè e nella bontà di Sè e pertanto nella bontà dell'altro. Potrebbe essere utile affrontare e riflettere su queste tematiche per poterle elaborare e risolvere. Provi a dare fiducia a se stessa e agli altri. Saluti, Dottoressa Romano Morena psicologa psicoterapeuta spec in psicoterapia analitica cel 3470102987 e-mail [email protected]...

La sua migliore amica è una sua ex

Apri domanda

buongiorno Francesca, vorrei partire, nel risponderle, dalla fine, dalla sua domanda: lei chiede se è ancora giusto sperare in un futuro con il suo fidanzato o se è meglio lasciar perdere, data la sua non sincerità e il coinvolgimento con questa amica-ex. Qual'è la sua opinione al riguardo, che cosa vorrebbe realmente fare?...a quanto pare vorrebbe il suo fidanzato senza la presenza dell'altra, che il suo fidanzato ritiene comunque una figura importante tanto da non riuscirsene a staccare neanche dopo un anno di lontananza. Le vorrei suggerire di cercare di capire per quale motivo quest'altra ragazza è così importante, che ruolo riveste per il suo fidanzato, le suggerirei anche di cercare di capire per quale motivo lei sente la vostra relazione così tanto minacciata, teme in un ritorno di fiamma, teme di perdere il suo fidanzato? Questi timori sono maggiormente di pertinenza della sua insicurezza, del non sentirsi sufficiente per il suo fidanzato o invece sono oggettivamente originati dalla relazione che lega il suo fidanzato e la sua amica? Provi ad affrontare questi interrogativi in un dialogo aperto con se stessa e con lui, solo attraverso un'attenta analisi e riflessione potrà trovare risposta ai suoi interrogativi. Saluti, dottoressa Romano Morena psicologa-psicoterapeuta spec in psicoterapia analitica cel 3470102987...

Comportamento altalenante si sente infastidito dalle coccole

Apri domanda

Buongiorno, da ciò che scrive comprendo una profonda sofferenza e confusione originata, non solo, come si potrebbe pensare dal comportamento altalenate del suo partner, ma anche dal suo non riuscire ad interrompere quella che sembra essere una vera e propria "relazione tossica", un rapporto che anzichè farla stare bene, farla crescere e arricchire umanamente, la fa sentire manipolata e usata. Pertanto le suggerisco di riflettere sulle sue dinamiche di attaccamento e dipendenza affettiva da quest'uomo ed eventualmente prendere in considerazione l'idea di intraprendere un percorso psicoterapeutico per elaborare tali vissuti e supportare e sostenere un'idea positiva di Sè e del proprio valore. Disponibile per ulteriori chiarimenti, dottoressa Romano Morena...

Difficoltà al lavoro e in famiglia

Apri domanda

Buongiorno Samuel, capisco come lei possa sentirsi intrappolato in una situazione senza via d'uscita: ha scelto di compiacere i suoi genitori e il modello culturale da loro proposto/imposto a scapito della propria autonomia e serenità. Il vissuto depressivo e ansiogeno che sta sperimentando altro non è, dal punto di vista analitico, che il segnale, l'indicatore che sta seguendo una strada che non è la sua, che non la fa stare bene. Potrebbe essere utile per lei riflettere e cercare di comprendere quanto incide sulla sua vita il bisogno di approvazione da parte della sua famiglia, e quanto le costa invece svincolarsi da loro, divenire autonomo nel pensiero e nelle azioni. In questo le potrebbe essere d'aiuto avviare un percorso psicoterapico che la sostenga innanzitutto tutto nell'affrontare la sintomatologia depressiva e l'ansia e poi nel successivo processo di svincolo e individuazione. Disponibile per ulteriori chiarimenti. Saluti dottoressa Romano Morena...

Rapporti conflittuali in famiglia

Apri domanda

Salve, dalle sue parole emerge una situazione veramente complessa e tristemente complicata da gestire. Mi sorgono intanto due riflessioni: la prima riguarda cosa la spinge a rimanere, problemi economici oggettivi o forse la segreta e inconscia illusione che le cose possano migliorare?che sua sorella possa provare gratitudine, che i suoi inizino a comportarsi civilmente? La seconda riflessione riguarda invece la percezione che pare avere riguardo l'andarsene da da casa come se implicasse un abbandono per cui prova colpa e sacrificarsi resta pertanto l'unica possibilità. Provi a cercare di capire cosa desidera per sé, come vorrebbe la sua vita e se per caso restare in casa non rappresenti invece una sorta di alibi per non prendere in mano la propria vita e diventare indipendente. La lascio con questi interrogativi su cui la invito a riflettere. Disponibile per ulteriori chiarimenti. Dottoressa Romano Morena...