Mario  domande di Genitori e Figli  |  Inserita il

Latina

Rapporti conflittuali in famiglia

buonasera! ho 27 anni e vi scrivo perchè ormai da anni vivo una situazione che non riesco più a sopportare in famiglia ed il mio desiderio è quello di rendermi indipendente economicamente per andarmene di casa. Il problema è il seguente: sono ormai passati circa 15 anni da quando i miei non vanno più d'accordo ed ogni giorno si litiga in continuazione per questioni di tutti i tipi. Mio padre che se ne frega della casa e si fa pregare per fare qualunque faccenda domestica. Mia madre che esterna la sua rabbia ed il suo odio dicendogli parolacce ed urlando. Ad aggravare la situazione è mia sorella, che ormai ha 20 anni, che si comporta come se ne avesse 10. Dice parolacce a tutto andare, non ti dà ascolto su nulla ed ogni volta che la provi a correggere e a farle capire che non può continuare così, si chiude e ti riempie di parolacce, senza ascoltare quello che dici. Mi ruba le cose dalla stanza e non me le ridà più, lascia il bagno inutilizzabile per i suoi vestiti per terra, trucchi, biancheria intima, assorbenti.. non è mai andata a fare la spesa da sola, non ha amiche e non pratica sport. L'unica valvola di sfogo è la casa e io non ne posso più di essere al suo servizio per tutto. Andarla a prendere e a portare ovunque senza essere mai ringraziato. La mattina, quando lei deve andare in università, che ha già mollato una volta, e si sveglia alle 6 di mattina, entra in cameretta mia facendo rumore e rubandomi deodoranti, calzini etc accendendo la luce e fregandosene completamente se io ci sia li dentro a dormire. Ogni volta che ho a che vedere con lei mi sale una rabbia che non mi fà certo bene, sento proprio che ho delle difficoltà di linguaggio che prima non avevo e mi sveglio la mattina di mal umore e spesso me lo porto avanti tutto il giorno. Mia madre dice A e mio padre B.. non ha mai avuto una vera educazione dal fatto che i miei in primis non vanno d'accordo e sento che è una situazione che non è destinata a cambiare. Davvero sento che l'unica situazione, poichè il dialogo è escluso, è quello di abbandonare la nave prima che affondi del tutto. Cosa mi consigliate di fare, ipotizzando che ci siano altre soluzioni a me disponibili? grazie

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Morena Romano Inserita il 26/10/2019 - 19:21

Salve, dalle sue parole emerge una situazione veramente complessa e tristemente complicata da gestire. Mi sorgono intanto due riflessioni: la prima riguarda cosa la spinge a rimanere, problemi economici oggettivi o forse la segreta e inconscia illusione che le cose possano migliorare?che sua sorella possa provare gratitudine, che i suoi inizino a comportarsi civilmente? La seconda riflessione riguarda invece la percezione che pare avere riguardo l'andarsene da da casa come se implicasse un abbandono per cui prova colpa e sacrificarsi resta pertanto l'unica possibilità. Provi a cercare di capire cosa desidera per sé, come vorrebbe la sua vita e se per caso restare in casa non rappresenti invece una sorta di alibi per non prendere in mano la propria vita e diventare indipendente. La lascio con questi interrogativi su cui la invito a riflettere. Disponibile per ulteriori chiarimenti. Dottoressa Romano Morena