Anna  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Milano

Interrompere psicoterapia?

Buongiorno,
sono Anna e ho 27 anni... Ho intrapreso circa un anno e mezzo fa un percorso di psicoterapia con una dottoressa con cui mi sono trovata benissimo, mi ha aiutata moltissimo superare l'ansia e rielaborare un episodio di violenza vissuto tanti anni fa. Ho lavorato tantissimo e quasi non mi capacito ancora dei risultati raggiunti...
Ora lei mi propone di interrompere le sedute, perché ritiene sia importante integrare i risultati nella vita pratica senza andare avanti a porsi ulteriori obiettivi in questa fase (insomma devo "godermi la vita").
Razionalmente sono d'accordo, sono tanti incontri che parliamo del più e del meno e probabilmente potrei farcela...
Però al contempo ho una fortissima paura di "tornare indietro", come se tutte le belle cose che ho ottenuto potessero svanire da un momento all'altro senza di lei che mi supporta. Sono stata davvero male prima di andare da lei e non riesco proprio a dimenticarmelo... Ho come dei mini attacchi di panico quando ci penso. In più mi preoccupa l'idea di non avere qualcuno pronto ad accogliermi quando ho bisogno di parlare di quell'episodio (ogni tanto torna fuori e lei è l'unica a saperlo).
E semplicemente penso mi mancherebbe tantissimo il nostro confronto perché davvero mi è molto utile anche nella mia vita pratica avere un momento con lei che mi fa "da specchio"... Ho paura che questa sia soltanto una fase in cui sto bene ma che a breve possa tornare tutto come prima.
So che la cosa migliore è parlarne con lei, e l'ho già fatto... Ma non ci smuoviamo molto da questo punto, è come se non riuscissi farle capire che la mia paura è reale (mi sembra che la "sottovaluti" anche se probabilmente è solo un mio modo di percepire).
Avrei bisogno di un parere esterno per capire meglio se tutto questo è normale, se devo solo ascoltarla e buttarmi o invece provare ancora ad approfondire...
Grazie in anticipo!!

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Katarina Faggionato Inserita il 13/09/2021 - 15:56

Cara Anna,
il Suo vissuto è comprensibile, piuttosto comune e perfettamente normale. La relazione terapeutica è una relazione particolare, importante e aiuta a ottenere i risultati desiderati. Sappiamo anche che è l'unica relazione che finisce quando le cose vanno bene. Non per questo è facile separarsi. Le persone spesso esprimono i Suoi stessi timori; paura di ricadere, di non avere con chi parlare di alcuni argomenti, di sentirsi spaesati, ma anche di sentire la mancanza di questo spazio in cui ci si dedica completamente a se stessi. Si può anche sentire la mancanza del proprio terapeuta, non c'è niente di strano e vale per entrambe le parti coinvolte, ci si affeziona, anche se è un rapporto "di lavoro".
Ha fatto molto bene a parlarne con la Sua terapeuta. Dipende dal modo di lavorare di ogni professionista, ma la psicoterapia si conclude quando sono stati raggiunti gli obiettivi concordati (o se per qualche motivo non è giustificato proseguire), dopo l'accordo reciproco e di solito gradualmente, diradando le sedute, concordando magari un incontro di follow-up che significa un incontro a distanza di tempo che serve a vedere se prosegue tutto bene. Di solito si dà anche la disponibilità per un eventuale bisogno futuro. Questi aspetti probabilmente Le sono stati spiegati dalla Sua psicologa e forse La aiutano a stare più tranquilla.
Certo che si tratta di una paura reale per i motivi elencati, ci sta. Non si preoccupi, vedrà che la Sua terapeuta La aiuterà ad arrivare pronta al momento di salutarVi. Le parli di qualsiasi dubbio, anche della paura che sottovaluti il Suo vissuto.
Che vada tutto al meglio! Un caro saluto,
Dott.ssa Katarina Faggionato