L'approccio dal quale scelgo di considerare la persona è quello Costruttivista, un approccio a mio parere utile a considerare l'altro nella sua interezza a partire dalla sua esperienza di vita e da come egli abbia scelto di dare un senso a ciò che gli accade.
Così come ogni movimento che facciamo quotidianamente nel mondo e nelle nostre relazioni ci parla delle scelte che ci impegnano, delle distinzioni che operiamo, dei significati che attribuiamo alle cose, allo stesso modo ogni sintomo ci apre una porta su di noi e sulle nostre fragilità invitandoci ad accoglierne il senso e la legittimità. Alla luce di questa considerazione, anche il malessere più inspiegabile può rappresentare un'importante informazione quand'anche un'occasione per rileggere la propria storia e ricostruire nuove narrazioni. Nella relazione terapeutica, quindi, scelgo di esplorare il vissuto personale nella sua interezza a partire dal problema presentato con lo scopo di giungere insieme alla costruzione di nuove alternative percorribili. Nella mia esperienza professionale mi è capitato di lavorare col disagio psicologico nelle sue più disparate forme: dall'ansia ai sintomi depressivi, dal consumo di sostanze alle difficoltà relazionali e familiari, dai problemi collegati ad un cambiamento nella propria vita a quelli collegati ad un senso di stasi. La psicoterapia che propongo è rivolta quindi a tutti coloro che sentano la necessità, per qualche ragione, di un aiuto in un momento particolare della propria esistenza.