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LO STUDIO E' APERTO IL SABATO. POSSIBILI COLLOQUI "A distanza" tramite mezzi tecnologici.
Se volete un primo incontro gratuito, contattatemi tramite la mail "[email protected]": NON é necessaria alcuna registrazione. Oppure telefonate al 346.62.93.871.Per favore, NON lasciate messaggi sulla segreteria telefonica! Contattemi tramite mail e riceverete risposta entro 24h.
Di che cosa mi occupo
- Disturbi d'ansia
- Attacchi di panico
- Fobia sociale, ovvero timidezza patologica (particolare esperienza e competenza attestata)
- Dismorfofobia
- Fobie specifiche (es. altezze, luoghi chiusi,ecc.)
- Disturbo Ossessivo-compulsivo (particolare esperienza e competenza attestata)
- Disagio lavorativo (particolare esperienza e competenza attestata)
- Depressione
- Disturbo bipolare
- Problemi di relazione
- Autostima carente
In questi casi, di solito, i disturbi possono essere superati, indicativamente, con un singolo ciclo di circa 15 sedute. Altre patologie, più complesse, richiedono tempi di trattamento più lunghi. Il primo incontro, gratuito, è centrato sulla conoscenza reciproca e il chiarimento sulle modalità della terapia. Potrete chiarire ogni aspetto del trattamento, prima di prendere una decisione. La tariffa è di 70 Euro/ora.
Il mio metodo: la Psicoterapia Cognitiva
Questo indirizzo psicoterapeutico si propone di studiare e curare il disturbo del paziente ponendo attenzione alla ricerca di considerazioni/pensieri/autovalutazioni, che possono essere assenti o solo confusamente presenti alla coscienza del soggetto. Pertanto, anche se ignorati, sono attivi, e causa di sofferenze psichiche.
La terapia si propone di ragionare insieme sulla validità e sulle conseguenze di tali pensieri/convinzioni personali, allo scopo di modificarli se giudicati falsi, esagerati o, comunque, dannosi e improduttivi.
Scopo finale è ottenere l'eliminazione della sofferenza psichica e un cambiamento comportamentale positivo.
Una caratteristica peculiare della terapia Cognitiva è l'approccio scientifico: tutte le tecniche utilizzate sono state validate, cioè ne è stata dimostrata l'efficacia in studi clinici controllati.
L'approccio al problema
Spesso, in alcune fasi della vita ci imbattiamo in "momenti critici". Questi possono essere la molla che fa scattare la patologia. Molte volte questo fatto è vissuto con un senso di vergogna (per il non sentirsi più all'altezza di confrontarsi con i problemi finora affrontati, per il percepirsi confusi, soli, impotenti e bisognosi di aiuto).
Questo porta a sottovalutare o ad ignorare un problema che spesso è gestibile con un aiuto esterno, che è tanto più efficace quanto più è precoce.
- i primi incontri informativi, che servono a raccogliere la storia psicologica e medica, ad ascoltare le richieste del paziente e ad individuare il problema di base;
- successivamente, segue una illustrazione diretta al paziente di qual è il disturbo e si concordano insieme gli obiettivi finali e realistici della terapia, confrontandoli con la richiesta iniziale;
- poi si individuano, tra i molti a disposizione, gli strumenti più adatti per la guarigione.
È importante sottolineare che il paziente è coinvolto anche in questa fase perché è richiesta la sua partecipazione attiva, ad esempio lo svolgimento di "esercizi" durante la seduta o nell'intervallo tra una seduta e l'altra, come per esempio la scrittura di un diario delle "attività".
Gli "esercizi" svolti a casa hanno lo scopo di rafforzare e stabilizzare il miglioramento e di orientare meglio la terapia nelle sedute successive.
Come medico e farmacologo, in linea di principio non sono contrario all'uso di farmaci, che però deve essere limitato strettamente ai casi necessari. I farmaci si sono dimostrati spesso idonei alla combinazione con questo tipo di Psicoterapia. La mia specializzazione in Farmacologia medica e la lunga esperienza clinica, mi consentono di prescrivere, alla occorrenza, il farmaco più adatto. Questo permette di evitare di inviare il paziente al collega psichiatra per l'eventuale prescrizione tramite ricetta. Si evitano così ulteriori stress e lungaggini. - alla fine del ciclo di trattamento si valutano insieme gli effetti ottenuti sul disturbo specifico e sulle condizioni generali di vita del paziente.