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Compagno che non ha superato la separazione
Salve , ho una relazione da poco tempo con un uomo , siamo entrambi untra quaranetnni ed c'è una differenza di 12 anni di età ,lui è separato da 4 anni , la separazione è stata dovuta al tradimento della ex moglie , ha anche una figlia adolescente che vive con la madre a molti km di distanza . Lui soffre molto perchè non riesce a sentirsi coninvolto nella vita della figlia, la ama molto fa di tutto per andarla a trovare quando può, le telefona spesso , ma a volte la ragazza non gli risponde e lui ci rimane molto male. Mi ripete che le manca molto , ed accusa spesso la moglie di avergliela portata via . Da come mi parla della ex a me sembra che lui non sia riuscito ancora a superare la separazione che vive come un fallimento , spesso mi parla della ex in termini molto volgari e mi sembra di capire che provi ancora un forte rancore nei suoi confronti Gli ho chiesto un paio di volte se ha superato questa cosa e lui mi dice sempre di si , ma dai discorsi che mi fa a me non sembra ed io non so come comportarmi cosa dirgli , temo che questa situazione influenzi la nostra storia proviamo dei sentimenti l'uno per l'altra . Inoltre abbiamo dei problemi nell'intimità l non riusciamo ad avere un rapporto completo , lui non riesce a penetrarmi, pensavo fosse dovuto al fatto che dobbiamo farlo in macchina e nessuno dei due si sente molto a suo agio, ma siamo stati in albergo ed anche li non è riuscito a penetrarmi . Non so se dipende da me oppure è un po' di ansia da prestazione da parte sua, non ho il coraggio di chiedergli se ha avuto problemi anche con altre .Alla fine concludiamo sempre con un rapporto orale e in quel caso non ha nessun problema. la cosa ci frustra molto entrambi, anche se gli dico sempre che non è un problema che non si deve sentire in colpa , lui mi dice che si sente un egoista , ma io non la vedo affatto così. Non so come comprtarmi .Grazie
0 risposte - LeggiSarei una figlia orribile se non intervengo più e scelgo di andarmene ?
Buona sera , ho 22 anni e ho un fratello di 24 che sta per diventare padre.
I miei genitori sono sposati da 25 lunghissimi anni, mia madre mi racconta sempre di essersi sposata non per amore ma perché non riusciva più a vivere in casa con suo padre dittatore.
Fin da subito mio padre ha dimostrato la sua vera natura . Basti sapere che alla mia nascita e a quella di mio fratello mio padre era ubriaco .
Mio fratello è andato a vivere dalla fidanzata quando aveva appena 19 anni ( lei è molto più grande di lui) da quel momento sono rimasta SOLA. Dico sola perché sono rimasta solo io a fare da “arbitro” nelle loro discussioni (cosa che faccio da quando avevo 9/10 anni, nei loro litigi qualche volta anche violenti (intendo lanci di tutto ciò che trovano )
Sono arrivata ad un punto in cui non riesco più a fare finta di nulla .
Amo mia madre e mio padre ma con il tempo ho capito che non me la sono scelta io questa vita e non merito di dover continuare a subire e digerire i loro problemi .
Sono stanca ma non so che cosa fare dato che economicamente non sono ancora indipendente del tutto ,nessuno dei due vuole andare via di casa ... sono stufa che dopo due o tre giorni tutto torni come se nulla fosse , mia madre ritorna a cucinare de occuparsi di lui perché dice che gli fa pena ( ha provato a parlare con lui una marea di volte quando è sobrio , ma mio padre dice che lui non è un alcolista ).
In una settimana lui beve si è no 3/4 giorni su sette.
Ho passato situazioni fin da bambina in cui lui ubriaco dava spettacolo e mia madre urlava che era stanca e di andarsene e lasciarla vivere in pace che preferirei dimenticare , purtroppo nessuno dei due ha mai preso la deciosione di separarsi . E io sono stanca, di controllare e mettermi allerta quando a mezzanotte lo sento rientrare e cominciare ad urlare , insultare mia madre o mio fratello che non vive più con noi e da qualche anno anche me per un qualsiasi evento capitato che gli torna alla mente.
Ho paura di andarmene un giorno e lasciarli da soli , ( mia madre mi continua a ripetere che è solo per me e mio fratello che ha resistito fino ad ora ..... che non appena io me ne sarò andata lei lo lascerà e verrà via con me) , anche solo il pensiero mi fa sentire un mostro di figlia.
Vorrei essere felice veramente e non vergognarmi più di mio padre è della sua dipendenza .
Non sò più che cosa fare , se continuano a negare l’evidenza e a fare finta che vada tutto bene dove mio padre dorme sul divano e mia madre
Come gestire un rapporto da amante?
Buonasera, sono l'amante da 2 anni del mio capo che è ovviamente sposato e ha un figlio di 7 anni. La moglie lo ha scoperto da un mese ormai e non gli sta facendo vedere il figlio e lui pensa che allontanandomi completamente dalla sua vita, raggiungerà questo obbiettivo. Cosa posso fare?
1 risposte - LeggiLa mia ragazza si masturba
Salve..non sapevo con chi parlarne e sono finito su questo sito, ultimamente ho un “problema” con la mia ragazza. Più che un vero problema con lei è con me stesso, io le ho detto che se per lei è giusto così non deve farsi problemi ed è una cosa che devo essere io ad accettare, la questione è che non riesco proprio. Siamo fidanzati a distanza, quindi le occasioni per incontrarci non sono molte, ogni 2-3 mesi. Mi ha svelato che ha iniziato a masturbarsi 5-6 mesi fa, e ci sono rimasto molto male, dato che credevo che io fossi “abbastanza” per la sua vita sessuale ma mi sbagliavo, oltretutto il fatto di averlo più scoperto che svelato direttamente da lei ha peggiorato le cose. Cerco di non pensarci e andare avanti, quando poi scopro nuovamente un’altra cosa, cioè che guarda video porno...categoria lesbian. Ho sempre creduto che quando si masturbasse, almeno, pensasse a me, esattamente come capita a me con lei, cosa che mi ha fatto rimanere abbastanza tranquillo, poi lei mi ha detto che si eccitava guardandoli e quindi...non lo so, questa cosa mi turba tantissimo, le ho detto anche tutto questo, come mi sentivo e tutti i miei pensieri al riguardo, compreso il fatto che se per lei è giusto non deve smettere per me. Vorrei parlarne di nuovo con lei, giusto per sfogare questo turbamento che ho, ma non mi sembra il caso di riaffrontare il discorso così a caso. Cosa devo pensare? Come potrei affrontare la cosa? Ci ho pensato e rimugginato sopra tantissimo tempo, ma non riesco comunque ad accettarla la cosa...grazie
2 risposte - LeggiMi sento intrappolata in un circolo vizioso
Buonasera, scrivo perchè sento di avere bisogno si un aiuto esterno.
Ho 27 anni e mi trovo in una condizione particolare. Mi sembra di non avere radici, avendo viaggiato e vissuto in diversi paesi, spostandomi continuamente a partire dai miei 18 anni. Ho fatto esperienze bellissime e imparato molte cose. Però ho anche continuamente lasciato alle spalle luoghi, situazioni e amici.
Da due anni vivo in una nuova città e ho per l' ennesima volta ricominciato da zero.
Qui però mi è successo di fare esperienze deludenti a livello lavorativo, di amicizia e di relazioni. Ora mi trovo ad essere piuttosto sola: le persone del mio passato sono ormail lontane da me perchè io sono cambiata così tanto e per quanto riguarda le persone che incontro nel mio presente, fatico a laciare che si avvicinino a me. Tento di nascondere la mia insicurezza e quindi non mi apro alle persone. Questo mi impedisce di fare nuove amicizie, quando invece ne avrei così tanto bisogno. Più passa il tempo e più la situazione peggiora e vorrei uscire da questo circolo vizioso di insicurezza ma mi sembra impossibile! E tutta la forza e il coraggio che ho avuto fino ad ora, di ricominciare di ripartire dall' inizio sembrano essersi dissolte. Quando incontro persone nuove, mi sembra che loro vedano soltanto la mia insicurezza e la mia solitudine e mi blocco. Come posso gestire la cosa? Da dove posso iniziare?
Come superare un disturbo del comportamento alimentare?
Salve, da 2 anni soffro di disturbi del comportamento alimentare. Parlo al plurale perché mi riferisco al binge eating, all’anoressia e alla bulimia.
Penso che durante tutta la mia infanzia non riuscivo a controllare quanto mangiassi e mi abbuffavo, infatti non sono mai stata normopeso. Questi kili di troppo cominciarono a essere un serio problema nell’adolescenza, quando inizia una dieta restrittiva da 1300 calorie al giorno. Comiciai a perdere peso velocemente ed era l’unica cosa che mi importasse. Andavo a dormire pensando a come evitare di mangiare e mi svegliavo con gli stessi pensieri, alla fine arrivai ad assumere 300 calorie al giorno e non mi vennero più le mestruazioni. Quando mangiavo più del dovuto mi capitava mi vomitare tutto, o se non ci riuscivo mi tagliavo per punirmi. Ad un certo punto il mio corpo cedette e cominciò a chiedere cibo, tantissimo cibo. Da lì il binge eating tornò a tormentarmi e ripresi tutti i chili persi, se non di più. Ero/ sono distrutta. Un giorno fui quasi sul punto di farla finita, ma resistetti. In questo momento non so cosa fare, sono grassa oggettivamente, peso almeno 20 kili in più del normale, voglio iniziare una dieta ma quando lo faccio ritorna la fissazzione per le calorie, dimagrisco velocemente e riprendo tutti i kili. Sono stanca di tutto e di tutti. È più facile non esistere che vivere questa vita.
Traumi da bullismo, postumi psicologici, cosa fare ?
Salve sono un ragazzo di 22 anni, con una situazione sociale "particolare" alle spalle, sono stato vittima di bullismo negli anni delle medie, nella fascia d'età compresa tra 9-14 anni, ho subito vari tipi di violenza, psicologica, verbale, fisica, emigrazione sociale, e sono consapevole che tutto quello che ho passato ha influenzato negativamente la mia sfera emotiva, affettiva, sessuale e sociale, ma anche il convivere con me stesso giornalmente non è semplice.
Tutte le situazione che ho vissuto mi hanno portato ad essere paranoico, ansioso, con complessi di inferiorità, sentendomi sempre fuori luogo, e non riuscendo facilmente a socializzare. Passo le mie giornata sempre in tensione, come se fossi perennemente sotto esame, come se ci fosse sempre qualcuno li pronto a dare un giudizio, e quindi io debba mostrarmi chissa come e fare chissachè, non riuscendo nemmeno a passeggiare tranquillamente per strada, preoccupandomi che qualcuno mi giudichi per come cammino,o come mi vesto o chissa cosa...
Questo a causato altri problemi a seguire, tra qui alcuni problemi relativi alla sfera sessuale.
In un primo momento era come se non avessi sessualità non provavo attrazione per nessuno dei due sessi, vivendo quotidianamente con quello che mi veniva fatto e come se mi spinsero ad essere qualcosa che realmente io non fossi, e come se dicendo giornalmente, tramite insulti, offese e prese in giro, che io fossi un omosessuale e come se lo stessi diventando o così loro mi facevano sentire.
Con gli anni ho capito di non provare attrazione per gli uomini, o per lo meno mi sono convinto così, ma anche con le ragazze è come se non avessi desiderio sessuale, la vista di una bella ragazza, mi provoca piacere, ma non sento quel 'istinto, quel desiderio, per l'appunto del rapporto sessuale, anche se avendo avuto dei rapporti sessuali, con delle ragazze, non ho avuto difficoltà a consumare il rapporto, quindi non riesco a capire cosa ho di sbagliato e come fare a superare tutto ciò.
Come fare a smettere di farmi le paranoie, a stare sempre in ansia per la qualunque, smettere di farmi tutti quei complessi di inferiorità, e cercare di recuperare il libido perso, che mi spinge, a volte, a sentirmi, un "uomo a metà".
grazie a chiunque risponda.
Ieri ho dato uno schiaffo al mio fidanzato
Ciao a tutti, sono una ragazza di 19 anni che vive in Germania da poco più di 3 anni. Mi sono trasferita da sola, senza nessuno quando è venuto a mancare mio fratello, e, nonostante mi manchi molto l'Italia, sto bene qui. Ho un ragazzo tedesco che mi tratta come una principessa, la sua famiglia mi adora e io e lui siamo sempre andati molto d'accordo. Stiamo insieme da 18 mesi. Ultimamente, diciamo negli ultimi 5 o 6 mesi, io ho sofferto molto per la mancanza di amici, dato che qui non sono riuscita a legare veramente con nessuno. Questo mi ha portato a diventare una persona insicura nei rapporti sociali e che passa molto tempo da sola mentre prima, in Italia, ero continuamente circondata da amici e amiche e non mi facevo mancare niente. Inoltre, mi mancano anche moltissimo i miei genitori, che vedo poche volte all'anno. La loro mancanza, quindi sapere che se capita qualcosa a loro o a me non ho loro a cui chiedere supporto immediato, mi sta distruggendo: sono diventata una persona ansiosa e violenta specialmente nei confronti del mio ragazzo. Spesso piango, sono triste, voglio stare da sola. Ieri gli ho dato uno forte schiaffo davanti ad alcuni "amici". Me ne sono pentita nello stesso istante e dopo aver strisciato per farmi perdonare abbiamo fatto pace. Ieri nelle lacrime l'ho pregato di lasciarmi perchè so che risuccederà di nuovo, io avrò un'altra delle mie scenate isteriche e lo ferirò di nuovo. A volte quando siamo in macchina do di matto semplicemente perchè non mi dice "grazie" o "per favore" e io vorrei essere trattata con rispetto (io ho avuto una educazione eccellente e sono una persona piuttosto educata e veramente poco rude). Quindi inizio ad urlargli nell'orecchio e sembro veramente una pazza isterica. Non so come reagire, mi sento una pezza, non ho forze. Sono una bella ragazza, non ho problemi di peso o di sicurezza in me stessa ma ulltimamente sto veramente dando di matto.. Sono anche claustrofobica in seguito ad una serata in discoteca dove sono rimasta bloccata tra la gente. Grazie mille, so che è molto lungo...
2 risposte - LeggiSono sempre arrabbiata con mio marito
Gentili Dottori,
sono sposata da pochi mesi con un ragazzo coetaneo, dopo un breve fidanzamento e non essendo lui italiano mi sono trasferita all estero.
Il mio problema e' che sono sempre arrabbiata e polemica con mio marito, col quale nascono accese discussioni anche per poce diciamo piccole. Sono sempre in allerta e alla ricerca di qualcosa che non vada nel suo comportamento e quando lo trovo esplodo, e divento come un altra persona, urlo e piango, e di recente gli ho dato anche uno schiaffo.Non riesco a controllare la mia rabbia e la mia gelosia in alcun modo. Non sempre sono cose piccole, ma forse la mia reazione e' esagerata. Stasera ad esempio e' rientrato con tre ore di ritardo senza avvertirmi, ed io lo aspettavo per cena( cosa che lui comunque sa) e quando mi ha avvisato cosi tardi sono esplosa gridando al telefono dicendogli che non mi ama e una volta tornato non gli ho minimamente rivolto la parola. e' come se mi aspettassi sempre cose negative e anche la piu piccola cosa mi fa male e mi fa piangere. Non riesco a credere al suo amore, anche se lui me lo dimostra, sento come se non lo meritassi e gli chiedo continue rassicurazioni. Lui dice che devo cambiare, perche si sente sempre sotto pressione e non sopporta il mio carattere irascibile. Vorrei lui fosse sempre perfetto ed amorevole, perche sento che gli sto dando tutto, mi sono trasferita in un altro paese dove non conosco la lingua , ne ho amici, ne lavoro, per ora, quindi la mia unica attenzione e' lui. Vorrei questo matrimonio funzionasse e mi sento terribilmente in colpa per i miei accessi d ira, vorrei essere capace di passare su alle piccole cose o per lo meno dirle con calma, ma sento che se lo facessi non sarei presa sul serio. Vorrei aggiungere che soffro di ansia e per quest sono in cura con eutimil e xanax vari anni.
Vorrei un consiglio ( tipo letture, esercizi, etc) per poter controllare la rabbia e essere piu sicura di me stessa.
Grazie mille
Perché la mia compagna non è più affettuosa?
Sono sposato da 8 anni dopo 2 di convivenza. Dopo un grande trasporto iniziale, mia miglie è piano piano cambiata: ogni manifestazione di affetto - bacio, abbraccio o coccola che sia - avviene sempre ed esclusivamente su mia iniziativa e lo stesso vale per i rapporti sessuali, che inoltre sono diventati rari, programmati e senza preliminari, né gioco di seduzione. Nonostante questo mia moglie afferma di essere innamorata di me. Le mie lamentele in proposito hanno ottenuto come risposta solo che "dopo un po' di anni è così per tutte le coppie". Un simile atteggiamento può essere una sorta di punizione per il fatto che non sono apprensivo e perfezionista come lei e quindi, ai suoi occhi, un irresponsabile? Se sì come posso porre rimedio alla situazione senza dovere per forza assecondarla in tutto come un animale ammaestrato? Francamente sto cominciando a guardarmi intorno.
2 risposte - LeggiLa mia migliore amica ha trovato un'altra?
Buonasera..sono arrivata a scrivere qui perché ho bisogno veramente di aiuto o di un consiglio ovviamente..io e la mia migliore amica siamo unite da tanto,ben 6 anni..durante il nostro bellissimo rapporto di vera amicizia abbiamo conosciuto altre persone ,uscito in gruppo e riso e divertito un sacco..il problema è che lei conosce un'altra ragazza da piu di 12 anni ( a me va benissimo perché e molto simpatica) l'unico problema che non e una mia impressione ma che invece lo notano in tanti e che la mia migliore amica passa 24 ore su 24 con lei..non mi dava fastidio all'inizio perche questa ragazza ha avuto dei problemi e la mia migliore amica ha cercato di aiutarla standole vicina..ma la cosa sta diventando vizio..non mi calcola per NIENTE e sta non stop con questa ragazza qua..e da anche l'impressione che si divertono un sacco e invece con me ultimamente non c'è stato niente di bello o divertente..a me fa tanto male questa cosa perche mi sento portare via un pezzo di me stessa...ho tanto bisogno della mia migliore amica perché sto passando un momento molto brutto della mia vita ma non sono neanche riuscita a raccontarlo per il semplice fatto che non e presente nella mia vita..se voglio incontrarla o uscire con lei devo prima ricordarle che esisto chi sono e devo chiederlo io invece lei con questa ragazza qua (che in passato avevano litigato e aveva anche sofferto)sembrano perfette sorelle..mi manca la mia migliore amica mi manca abbracciarla mi manca vederla ridere mi manca tutto..e ci ho provato anzi ho fatto di tutto ma niente..su ask si chiamano migliori amiche e io non so piu che fare..se io glielo chiedo lei dirà : "va be ma anche lei puo esserlo per me." SCUSAMI se per 6 anni mi sono illusa..non esiste una risposta del genere ..non so piu come fare ormai sembro un fazzoletto usato e tra poco buttato.aiutatemi per favore io sto molto male.
1 risposte - LeggiRapporti difficili con mia madre.
Buongiorno. Mi rivolgo a voi per via di una situazione difficile che da qui ad alcuni mesi sto vivendo.
Ho 15 anni e generalmente ho sempre avuto ottimi rapporti con mia madre,ma da quando lei ha trovato un compagno la situazione è peggiorata,e non di poco
. Tra me e il suo compagno non c'è comunicazione per alcune discussioni accadute in passato e chiaramente mi infastidisce vederlo sempre a casa nostra. Proprio oggi mia madre si è licenziata dal lavoro e ha intenzione di trasferirsi in tutt'altra regione. Non vorrei lasciare la mia scuola e proprio ora che ho iniziato a farmi degli amici,ma lei mi ha chiaramente detto che se non voglio trasferirmi con lei e il suo compagno devo andare da mio padre.
Come potrei spiegare a mia madre che vorrei stare qui,con lei?
È così confusa questa situazione. Attendo con pazienza i vostri preziosi consigli. :-)
Come gestire un rapporto da amante?
Buonasera, sono l'amante da 2 anni del mio capo che è ovviamente sposato e ha un figlio di 7 anni. La moglie lo ha scoperto da un mese ormai e non gli sta facendo vedere il figlio e lui pensa che allontanandomi completamente dalla sua vita, raggiungerà questo obbiettivo. Cosa posso fare?
1 risposte - LeggiSarei una figlia orribile se non intervengo più e scelgo di andarmene ?
Buona sera , ho 22 anni e ho un fratello di 24 che sta per diventare padre.
I miei genitori sono sposati da 25 lunghissimi anni, mia madre mi racconta sempre di essersi sposata non per amore ma perché non riusciva più a vivere in casa con suo padre dittatore.
Fin da subito mio padre ha dimostrato la sua vera natura . Basti sapere che alla mia nascita e a quella di mio fratello mio padre era ubriaco .
Mio fratello è andato a vivere dalla fidanzata quando aveva appena 19 anni ( lei è molto più grande di lui) da quel momento sono rimasta SOLA. Dico sola perché sono rimasta solo io a fare da “arbitro” nelle loro discussioni (cosa che faccio da quando avevo 9/10 anni, nei loro litigi qualche volta anche violenti (intendo lanci di tutto ciò che trovano )
Sono arrivata ad un punto in cui non riesco più a fare finta di nulla .
Amo mia madre e mio padre ma con il tempo ho capito che non me la sono scelta io questa vita e non merito di dover continuare a subire e digerire i loro problemi .
Sono stanca ma non so che cosa fare dato che economicamente non sono ancora indipendente del tutto ,nessuno dei due vuole andare via di casa ... sono stufa che dopo due o tre giorni tutto torni come se nulla fosse , mia madre ritorna a cucinare de occuparsi di lui perché dice che gli fa pena ( ha provato a parlare con lui una marea di volte quando è sobrio , ma mio padre dice che lui non è un alcolista ).
In una settimana lui beve si è no 3/4 giorni su sette.
Ho passato situazioni fin da bambina in cui lui ubriaco dava spettacolo e mia madre urlava che era stanca e di andarsene e lasciarla vivere in pace che preferirei dimenticare , purtroppo nessuno dei due ha mai preso la deciosione di separarsi . E io sono stanca, di controllare e mettermi allerta quando a mezzanotte lo sento rientrare e cominciare ad urlare , insultare mia madre o mio fratello che non vive più con noi e da qualche anno anche me per un qualsiasi evento capitato che gli torna alla mente.
Ho paura di andarmene un giorno e lasciarli da soli , ( mia madre mi continua a ripetere che è solo per me e mio fratello che ha resistito fino ad ora ..... che non appena io me ne sarò andata lei lo lascerà e verrà via con me) , anche solo il pensiero mi fa sentire un mostro di figlia.
Vorrei essere felice veramente e non vergognarmi più di mio padre è della sua dipendenza .
Non sò più che cosa fare , se continuano a negare l’evidenza e a fare finta che vada tutto bene dove mio padre dorme sul divano e mia madre
Mi sento intrappolata in un circolo vizioso
Buonasera, scrivo perchè sento di avere bisogno si un aiuto esterno.
Ho 27 anni e mi trovo in una condizione particolare. Mi sembra di non avere radici, avendo viaggiato e vissuto in diversi paesi, spostandomi continuamente a partire dai miei 18 anni. Ho fatto esperienze bellissime e imparato molte cose. Però ho anche continuamente lasciato alle spalle luoghi, situazioni e amici.
Da due anni vivo in una nuova città e ho per l' ennesima volta ricominciato da zero.
Qui però mi è successo di fare esperienze deludenti a livello lavorativo, di amicizia e di relazioni. Ora mi trovo ad essere piuttosto sola: le persone del mio passato sono ormail lontane da me perchè io sono cambiata così tanto e per quanto riguarda le persone che incontro nel mio presente, fatico a laciare che si avvicinino a me. Tento di nascondere la mia insicurezza e quindi non mi apro alle persone. Questo mi impedisce di fare nuove amicizie, quando invece ne avrei così tanto bisogno. Più passa il tempo e più la situazione peggiora e vorrei uscire da questo circolo vizioso di insicurezza ma mi sembra impossibile! E tutta la forza e il coraggio che ho avuto fino ad ora, di ricominciare di ripartire dall' inizio sembrano essersi dissolte. Quando incontro persone nuove, mi sembra che loro vedano soltanto la mia insicurezza e la mia solitudine e mi blocco. Come posso gestire la cosa? Da dove posso iniziare?
La mia ragazza si masturba
Salve..non sapevo con chi parlarne e sono finito su questo sito, ultimamente ho un “problema” con la mia ragazza. Più che un vero problema con lei è con me stesso, io le ho detto che se per lei è giusto così non deve farsi problemi ed è una cosa che devo essere io ad accettare, la questione è che non riesco proprio. Siamo fidanzati a distanza, quindi le occasioni per incontrarci non sono molte, ogni 2-3 mesi. Mi ha svelato che ha iniziato a masturbarsi 5-6 mesi fa, e ci sono rimasto molto male, dato che credevo che io fossi “abbastanza” per la sua vita sessuale ma mi sbagliavo, oltretutto il fatto di averlo più scoperto che svelato direttamente da lei ha peggiorato le cose. Cerco di non pensarci e andare avanti, quando poi scopro nuovamente un’altra cosa, cioè che guarda video porno...categoria lesbian. Ho sempre creduto che quando si masturbasse, almeno, pensasse a me, esattamente come capita a me con lei, cosa che mi ha fatto rimanere abbastanza tranquillo, poi lei mi ha detto che si eccitava guardandoli e quindi...non lo so, questa cosa mi turba tantissimo, le ho detto anche tutto questo, come mi sentivo e tutti i miei pensieri al riguardo, compreso il fatto che se per lei è giusto non deve smettere per me. Vorrei parlarne di nuovo con lei, giusto per sfogare questo turbamento che ho, ma non mi sembra il caso di riaffrontare il discorso così a caso. Cosa devo pensare? Come potrei affrontare la cosa? Ci ho pensato e rimugginato sopra tantissimo tempo, ma non riesco comunque ad accettarla la cosa...grazie
2 risposte - LeggiCome superare un disturbo del comportamento alimentare?
Salve, da 2 anni soffro di disturbi del comportamento alimentare. Parlo al plurale perché mi riferisco al binge eating, all’anoressia e alla bulimia.
Penso che durante tutta la mia infanzia non riuscivo a controllare quanto mangiassi e mi abbuffavo, infatti non sono mai stata normopeso. Questi kili di troppo cominciarono a essere un serio problema nell’adolescenza, quando inizia una dieta restrittiva da 1300 calorie al giorno. Comiciai a perdere peso velocemente ed era l’unica cosa che mi importasse. Andavo a dormire pensando a come evitare di mangiare e mi svegliavo con gli stessi pensieri, alla fine arrivai ad assumere 300 calorie al giorno e non mi vennero più le mestruazioni. Quando mangiavo più del dovuto mi capitava mi vomitare tutto, o se non ci riuscivo mi tagliavo per punirmi. Ad un certo punto il mio corpo cedette e cominciò a chiedere cibo, tantissimo cibo. Da lì il binge eating tornò a tormentarmi e ripresi tutti i chili persi, se non di più. Ero/ sono distrutta. Un giorno fui quasi sul punto di farla finita, ma resistetti. In questo momento non so cosa fare, sono grassa oggettivamente, peso almeno 20 kili in più del normale, voglio iniziare una dieta ma quando lo faccio ritorna la fissazzione per le calorie, dimagrisco velocemente e riprendo tutti i kili. Sono stanca di tutto e di tutti. È più facile non esistere che vivere questa vita.
Intanto che lui decide, che faccio?
Buongiorno, ho 45 anni, sposata da venti a cui si possono aggiungere alti 5 anni di fidanzamento col padre dei miei 3 figli. Due mesi fa, dopo altrettanti mesi in cui lo credevo sprofondato in una depressione (insonnia, tristezza, silenzi, ecc.) mio marito confessa che il problema è che "gli piace un'altra" e non sa cosa fare. Se andare o restare. Dice di amarci entrambe ma di essere stato travolto da queste nuove emozioni. Premetto che la nostra vita di coppia non ha mai avuto problemi, c'è sempre stato sesso, dialogo, risate, affetto. Per me l'ovvio tsunami: il crollo delle certezze, la fine della beata fiducia, la paura dell'abbandono, la ricerca di possibili cause. Riesco solo a comprendere che in un periodo di crisi di mezza età, in cui non trovava più stimoli nel lavoro, negli hobby, abbia cercato fuori dalla routine, in cui suppongo abbia incluso anche la nostra relazione, qualcosa di nuovo. Ho fatto da sostegno, gli ho lasciato le porte aperte, quella di casa e quella del mio cuore, ho maturato che da parte mia c'è spazio per il perdono e la voglia di ricominciare. Da parte sua, a parole, anche. Gli ho chiesto quindi per correttezza nei miei confronti, di interrompere la relazione con l'altra almeno finché non prende una decisione e sta in casa con me. Ma.. ma a ogni tentativo di rottura con l'altra ha corrisposto una ripresa, di cui puntualmente mi sono accorta. Ora, stanca delle parole e mancando i fatti, mi sono chiusa nei suoi confronti, per difendermi. Gli ho chiesto di andare in terapia ed ha iniziato. Ma la mia richiesta è: cosa faccio io intanto, cosa deve fare una moglie in stand-by?
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