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Compagno che non ha superato la separazione
Salve , ho una relazione da poco tempo con un uomo , siamo entrambi untra quaranetnni ed c'è una differenza di 12 anni di età ,lui è separato da 4 anni , la separazione è stata dovuta al tradimento della ex moglie , ha anche una figlia adolescente che vive con la madre a molti km di distanza . Lui soffre molto perchè non riesce a sentirsi coninvolto nella vita della figlia, la ama molto fa di tutto per andarla a trovare quando può, le telefona spesso , ma a volte la ragazza non gli risponde e lui ci rimane molto male. Mi ripete che le manca molto , ed accusa spesso la moglie di avergliela portata via . Da come mi parla della ex a me sembra che lui non sia riuscito ancora a superare la separazione che vive come un fallimento , spesso mi parla della ex in termini molto volgari e mi sembra di capire che provi ancora un forte rancore nei suoi confronti Gli ho chiesto un paio di volte se ha superato questa cosa e lui mi dice sempre di si , ma dai discorsi che mi fa a me non sembra ed io non so come comportarmi cosa dirgli , temo che questa situazione influenzi la nostra storia proviamo dei sentimenti l'uno per l'altra . Inoltre abbiamo dei problemi nell'intimità l non riusciamo ad avere un rapporto completo , lui non riesce a penetrarmi, pensavo fosse dovuto al fatto che dobbiamo farlo in macchina e nessuno dei due si sente molto a suo agio, ma siamo stati in albergo ed anche li non è riuscito a penetrarmi . Non so se dipende da me oppure è un po' di ansia da prestazione da parte sua, non ho il coraggio di chiedergli se ha avuto problemi anche con altre .Alla fine concludiamo sempre con un rapporto orale e in quel caso non ha nessun problema. la cosa ci frustra molto entrambi, anche se gli dico sempre che non è un problema che non si deve sentire in colpa , lui mi dice che si sente un egoista , ma io non la vedo affatto così. Non so come comprtarmi .Grazie
0 risposte - LeggiSarei una figlia orribile se non intervengo più e scelgo di andarmene ?
Buona sera , ho 22 anni e ho un fratello di 24 che sta per diventare padre.
I miei genitori sono sposati da 25 lunghissimi anni, mia madre mi racconta sempre di essersi sposata non per amore ma perché non riusciva più a vivere in casa con suo padre dittatore.
Fin da subito mio padre ha dimostrato la sua vera natura . Basti sapere che alla mia nascita e a quella di mio fratello mio padre era ubriaco .
Mio fratello è andato a vivere dalla fidanzata quando aveva appena 19 anni ( lei è molto più grande di lui) da quel momento sono rimasta SOLA. Dico sola perché sono rimasta solo io a fare da “arbitro” nelle loro discussioni (cosa che faccio da quando avevo 9/10 anni, nei loro litigi qualche volta anche violenti (intendo lanci di tutto ciò che trovano )
Sono arrivata ad un punto in cui non riesco più a fare finta di nulla .
Amo mia madre e mio padre ma con il tempo ho capito che non me la sono scelta io questa vita e non merito di dover continuare a subire e digerire i loro problemi .
Sono stanca ma non so che cosa fare dato che economicamente non sono ancora indipendente del tutto ,nessuno dei due vuole andare via di casa ... sono stufa che dopo due o tre giorni tutto torni come se nulla fosse , mia madre ritorna a cucinare de occuparsi di lui perché dice che gli fa pena ( ha provato a parlare con lui una marea di volte quando è sobrio , ma mio padre dice che lui non è un alcolista ).
In una settimana lui beve si è no 3/4 giorni su sette.
Ho passato situazioni fin da bambina in cui lui ubriaco dava spettacolo e mia madre urlava che era stanca e di andarsene e lasciarla vivere in pace che preferirei dimenticare , purtroppo nessuno dei due ha mai preso la deciosione di separarsi . E io sono stanca, di controllare e mettermi allerta quando a mezzanotte lo sento rientrare e cominciare ad urlare , insultare mia madre o mio fratello che non vive più con noi e da qualche anno anche me per un qualsiasi evento capitato che gli torna alla mente.
Ho paura di andarmene un giorno e lasciarli da soli , ( mia madre mi continua a ripetere che è solo per me e mio fratello che ha resistito fino ad ora ..... che non appena io me ne sarò andata lei lo lascerà e verrà via con me) , anche solo il pensiero mi fa sentire un mostro di figlia.
Vorrei essere felice veramente e non vergognarmi più di mio padre è della sua dipendenza .
Non sò più che cosa fare , se continuano a negare l’evidenza e a fare finta che vada tutto bene dove mio padre dorme sul divano e mia madre
Come gestire un rapporto da amante?
Buonasera, sono l'amante da 2 anni del mio capo che è ovviamente sposato e ha un figlio di 7 anni. La moglie lo ha scoperto da un mese ormai e non gli sta facendo vedere il figlio e lui pensa che allontanandomi completamente dalla sua vita, raggiungerà questo obbiettivo. Cosa posso fare?
1 risposte - LeggiLa mia ragazza si masturba
Salve..non sapevo con chi parlarne e sono finito su questo sito, ultimamente ho un “problema” con la mia ragazza. Più che un vero problema con lei è con me stesso, io le ho detto che se per lei è giusto così non deve farsi problemi ed è una cosa che devo essere io ad accettare, la questione è che non riesco proprio. Siamo fidanzati a distanza, quindi le occasioni per incontrarci non sono molte, ogni 2-3 mesi. Mi ha svelato che ha iniziato a masturbarsi 5-6 mesi fa, e ci sono rimasto molto male, dato che credevo che io fossi “abbastanza” per la sua vita sessuale ma mi sbagliavo, oltretutto il fatto di averlo più scoperto che svelato direttamente da lei ha peggiorato le cose. Cerco di non pensarci e andare avanti, quando poi scopro nuovamente un’altra cosa, cioè che guarda video porno...categoria lesbian. Ho sempre creduto che quando si masturbasse, almeno, pensasse a me, esattamente come capita a me con lei, cosa che mi ha fatto rimanere abbastanza tranquillo, poi lei mi ha detto che si eccitava guardandoli e quindi...non lo so, questa cosa mi turba tantissimo, le ho detto anche tutto questo, come mi sentivo e tutti i miei pensieri al riguardo, compreso il fatto che se per lei è giusto non deve smettere per me. Vorrei parlarne di nuovo con lei, giusto per sfogare questo turbamento che ho, ma non mi sembra il caso di riaffrontare il discorso così a caso. Cosa devo pensare? Come potrei affrontare la cosa? Ci ho pensato e rimugginato sopra tantissimo tempo, ma non riesco comunque ad accettarla la cosa...grazie
2 risposte - LeggiMi sento intrappolata in un circolo vizioso
Buonasera, scrivo perchè sento di avere bisogno si un aiuto esterno.
Ho 27 anni e mi trovo in una condizione particolare. Mi sembra di non avere radici, avendo viaggiato e vissuto in diversi paesi, spostandomi continuamente a partire dai miei 18 anni. Ho fatto esperienze bellissime e imparato molte cose. Però ho anche continuamente lasciato alle spalle luoghi, situazioni e amici.
Da due anni vivo in una nuova città e ho per l' ennesima volta ricominciato da zero.
Qui però mi è successo di fare esperienze deludenti a livello lavorativo, di amicizia e di relazioni. Ora mi trovo ad essere piuttosto sola: le persone del mio passato sono ormail lontane da me perchè io sono cambiata così tanto e per quanto riguarda le persone che incontro nel mio presente, fatico a laciare che si avvicinino a me. Tento di nascondere la mia insicurezza e quindi non mi apro alle persone. Questo mi impedisce di fare nuove amicizie, quando invece ne avrei così tanto bisogno. Più passa il tempo e più la situazione peggiora e vorrei uscire da questo circolo vizioso di insicurezza ma mi sembra impossibile! E tutta la forza e il coraggio che ho avuto fino ad ora, di ricominciare di ripartire dall' inizio sembrano essersi dissolte. Quando incontro persone nuove, mi sembra che loro vedano soltanto la mia insicurezza e la mia solitudine e mi blocco. Come posso gestire la cosa? Da dove posso iniziare?
Come superare un disturbo del comportamento alimentare?
Salve, da 2 anni soffro di disturbi del comportamento alimentare. Parlo al plurale perché mi riferisco al binge eating, all’anoressia e alla bulimia.
Penso che durante tutta la mia infanzia non riuscivo a controllare quanto mangiassi e mi abbuffavo, infatti non sono mai stata normopeso. Questi kili di troppo cominciarono a essere un serio problema nell’adolescenza, quando inizia una dieta restrittiva da 1300 calorie al giorno. Comiciai a perdere peso velocemente ed era l’unica cosa che mi importasse. Andavo a dormire pensando a come evitare di mangiare e mi svegliavo con gli stessi pensieri, alla fine arrivai ad assumere 300 calorie al giorno e non mi vennero più le mestruazioni. Quando mangiavo più del dovuto mi capitava mi vomitare tutto, o se non ci riuscivo mi tagliavo per punirmi. Ad un certo punto il mio corpo cedette e cominciò a chiedere cibo, tantissimo cibo. Da lì il binge eating tornò a tormentarmi e ripresi tutti i chili persi, se non di più. Ero/ sono distrutta. Un giorno fui quasi sul punto di farla finita, ma resistetti. In questo momento non so cosa fare, sono grassa oggettivamente, peso almeno 20 kili in più del normale, voglio iniziare una dieta ma quando lo faccio ritorna la fissazzione per le calorie, dimagrisco velocemente e riprendo tutti i kili. Sono stanca di tutto e di tutti. È più facile non esistere che vivere questa vita.
Profumo di incenso e vicinanza di Padre Pio
Salve il mio problema nasce 4 mesi fa quando mi sembra di aver sentito un odore di incenso a casa. informandomi su internet lessi della cosiddetta vicinanza di Padre Pio. Da quel giorno in poi ho iniziato ad avere paura, paura di stare da sola, ho paura degli odori, mi viene la tachicardia, pianto ecc ecc. sono andata anche da mio medico curante che mi ha prescritto delle gocce calmanti ma fin ora senza troppo successo. Mi consigliate di andare da uno psicologo? Non so cosa fare.Aspetto una vostra risposta
saluti
Mi tolgo continuamente le pellicine dalle labbra
Salve! Ho un problema con le labbra: mi tolgo continuamente le pellicine dalle labbra fino a sanguinare. Passo buona parte della giornata con le mani sulla bocca, spesso neanche me ne accorgo, è diventato automatico. Quando tolgo le pellicine lo faccio quasi con "cattiveria" non sono delicata a farlo, arrivo fino a sanguinare e a provare dolore tant'è che a volte non riesco a muovere le labbra per sorridere o per parlare che mi si spaccano e sanguinano ancora. Quando arrivo a sanguinare, non mi fermo se c'è a cora la pellicina la devo strappare sangue o non sangue. Quando però arrivo al dolore, si mi fa male, ma un è male direi quasi piacevole ormai. Se provo a non farlo o mi mangio le unghie o dirigono i denti.
Ho questo problema da un po' di anni ormai; per un certo periodo se c'era un capello in mezzo al viso o in giro da solo lo strappavo quasi sempre, ora mi capita meno spesso. Fino ad un paio di anni fa se avevo crosticine o brufoletti in viso li grattavo via mente ora lo faccio con quelli sulla schiena.
Per un periodo di quasi tre mesi, circa cinque anni fa sono caduta nell'autolesionismo fino ad arrivare a preparare un suicidio che però, fortunatamente non sono mai riuscita a fare, anche se allora volevo.
Adesso ne sono uscita da sola, nessuno sa nulla.
Ad oggi mi capita di avere alcuni momenti in cui sono stesa sul divano a fare nulla o a scuola o comunque in situazioni "normali" e avere attacchi d'ansia suppongo siano, mi batte forte il cuore e respiro un po' corto
Spesso mi capita di pensare ancora al suicidio, a come sarebbe se fossi morta o come starebbero meglio gli altri; in stazione a volte quando sta per arrivare il treno lo fisso e mi avvicino alla linea gialla anche superandola senza però mai buttarmi.
Ho scoperto di avere una amica che è caduta in una lieve depressione e questo mi blocca ancora di più nel parlarne con qualcuno.
Essendo sia alle elementari che alle medie e a volte anche alle superiori, stata presa in giro per diversi motivi, sono molto chiusa ci vuole molto tempo prima che qualcuno riesca ad avere la mia fiducia, e per questo in tutta la vita non ho mai avuto una migliore amica, o un fidanzato o comunque qualcuno che restasse nella mia vita. Tutto ciò mi porta a sentirmi molto spesso sola e non cercata, come non amata e praticamente inutile.
Tra l'altro ho anche un rapporto molto difficile con i miei genitori, diciamo che se dovessi dire che gli voglio bene, non sarebbe un bene da figlio, ma un bene da conoscenti diciamo; non li sento molto genitori, non sono mai stato molto presenti nella mia vita e nonostante mi abbiano dato tutto non mi hanno mai dato l'amore di cui necessitavo.
Con loro non voglio tassativamente parlargiene.
La mia domanda è: la cosa a cui sto pensando è fare diverse vistie quando mi trasferisco tra un po' di mesi, ma fino ad allora come dovrei comportarmi? Cosa devo fare? Cosa mi consiglia? Grazie mille per la vostra risposta
Non so cosa fare nella vita
Buonasera, ho bisogno del parere di un esperto. Ho 30 anni e non ho un obiettivo nella vita. Non trovo un senso, del piacere, dell'entusiasmo o della motivazione in quello che faccio.
Ho un pessimo carattere, sono debole....mi faccio mettere facilmente i piedi in testa, quando provo a reagire peggioro solo la situazione. Mi sento sempre inadeguata e fuori posto.
La mia situazione familiare è complicata. I miei genitori sono divorziati ormai da una vita (io ero nata da poco tempo quando si sono lasciati). Con mio padre ho avuto sempre un rapporto tira e molla, di amore ed odio. Fino a tre anni fa, quando ho smesso del tutto di avere contatti con lui. Mio padre si è giustamente rifatto una vita. Ma il motivo per cui non voglio più avere contatti con lui sono dovuti a come lui si è comportato in questi anni con me. Se in molti momenti della mia infanzia si è dimostrato un padre amorevole, negli ultimi tempi è stato molto distante e non è riuscito a capire come mi sento, anche se molte volte ho provato a farglielo capire. Lui doveva capirmi e io però dovevo capire lui sul perché fosse così severo verso di me. Quello che non ho mai accettato (e mai lo farò, perché lo ritengo ingiusto) è che lui spesso mi metteva in confronto con i miei fratelli (figli dell'attuale moglie). Mi giudicava. Quando ho iniziato l'università, lui non ha fatto altro che opporsi, che avrei dovuto fare qualcos'altro nella vita. Ad un certo punto mi ha fatto pesare i soldi che mi mandava per "mantenermi". Ad un certo punto ha deciso di non mandarmene più ed io non ho aggiunto pretese, semplicemente ho accettato la cosa. Soprattutto perché così non mi sento più una mantenuta. Anche se, ripeto, alla fine sono ancora mantenuta da mia madre. Vivo da sola con lei, che oltretutto ha una grave malattia. Non è facile convivere con lei, che ha il carattere opposto al mio. Nella vita mia madre ha sempre fatto tutto quello che voleva, almeno fino a quando non si è ammalata. È abituata all'idea che le cose si fanno come dice lei e io mi trovo spesso ad assecondarla; però non lo faccio sempre e spesso litighiamo anche per le cose più stupide. Non nascondo che vorrei andarmene di casa e vivere la mia vita, ma non mi sento libera di farlo. Non per causa di mia madre, ma per causa mia perché ho paura di fare scelte sbagliate, sono pessimista e mi sento sempre insicura. Oltre il fatto, ovvio, che non sono economicamente indipendente.
Penso di aver solo fatto scelte di vita sbagliate: ho due lauree che finora, a livello lavorativo, sono state totalmente infruttuose. Da questo punto di vista, penso alle parole di mio padre e riconosco con rabbia che in parte aveva ragione. Questa constatazione mi fa sentire a pezzi.
In ogni caso sto provando a fare qualcosa per cambiare la situazione e per avere più possibilità in ambito lavorativo. Anche se lo sto facendo con molta difficoltà...lo faccio perché so che devo farlo, perché sono stata ferma a casa quasi due anni e non far nulla è peggio di qualunque altra cosa.
Sto facendo un tirocinio nell'ambito del marketing digitale, ma non mi piace l'ambiente di lavoro. Del mio capo penso le cose peggiori: è arrogante oltre misura, presuntuoso, scontroso ed incompetente. Siccome si tratta di un tirocinio, il mio scopo è quello di imparare cose nuove che potranno poi servirmi per un futuro impiego. Non pretendo che lui mi faccia da balia, ma non mi considera minimamente. Quel poco che ho imparato, l'ho imparato da sola. Lui mi cerca solo per impartirmi ordini, con il suo odioso atteggiamento da "boss" spocchioso. Mi sento molto frustrata. Mi rendo conto che purtroppo il mondo del lavoro è spietato e nella maggior parte dei casi l'ambiente è questo. Però non riesco ad accettarlo. Stringo i denti e cerco di andare avanti.. ci sono giorni più sereni, ma altri arrivo al limite della sopportazione. Come ho accennato prima, ho un carattere molto debole e ho una bassissima autostima.
Vorrei poter cambiare, avere più coraggio, più iniziativa... soprattutto, trovare un obiettivo che mi motivi realmente, che mi faccia sentire viva e positiva... ma non ho voglia. Non ho forze, né motivazione.
Ringrazio di avere vicino una persona che mi ama e che vorrebbe farsi una vita con me, ma anche lui ha difficoltà a trovare un lavoro più stabile, anche se si impegna tanto.
Avrei tante cose da scrivere, questa è solo una piccolissima parte di tutto quello di cui vorrei parlare. Mi rendo conto che non basta una chat per risolvere i miei problemi, ma avrei bisogno di uno psicologo perché sento che i miei problemi mi stanno crollando addosso, ma non posso permettermelo economicamente. Vi ringrazio per aver avuto la pazienza di leggere quello che ho scritto.
Morte del mio ragazzo: ho perso il futuro
Mi manca da morire il mio amore, mi alzo a fatica tutte le mattine, devo farlo x gli altri se fosse x me ne starei volentieri tutto il giorno rinchiusa aspettando la morte...si, perchè da quel maledetto giorno di maggio io non ho più uno scopo, mi sento a metà, vegeto dalla mattina alla sera, mi è stato strappato via all'improvviso il ragazzo con il quale dopo anni avevo ritrovato la serenità, avevamo tanti progetti ora cosa mi resta??? il nulla..il vuoto
non si può morire a 27 anni, non è giusto...
Non so dove sbattere la testa, prego per sentirlo più vicino prego affinchè mi aiuti ma ogni giorno è sempre peggio, ero così contenta di non dover più fare quelle uscite patetiche con le amiche, come se andassi a "caccia"... no, non voglio, non sono fatta per queste cose, adoravo stavo con lui sul divano a guardare un film e coccolarci ... mi restano solo i ricordi che sono come lame...
Come si fa? un altro mese così non so se lo reggo...
sono una ragazza che purtroppo non ha passioni, sono pigra di natura, quando c'era lui mi davo da fare nella cucina perchè mi piaceva fare qualcosa per fargli capire che lo amavo tanto... ora mi sveglio con l'unico intento di arrivare a sera per buttarmi sul divano e non fare nulla, faccio continuamente brutti pensieri, invidio la felicità degli altri e dico ... miseria che cosa ho fatto di male per non potermi godere anch'io la mia cavolo di storia? e lui? un ragazzo buonissimo cosa aveva fatto di male per morire così presto?
la vita fa schifo!
Scusate lo sfogo, ma davvero questa tragedia mi messo ko, non vedo via d'uscita, ho paura che resterò per sempre da sola, con lui avevo trovato finalmente il mio equilibrio dopo tante relazioni deludenti...che tristezza infinita.
Sono depresso o sono un coglione?
Buongiorno a tutti,
vi scrivo qui perchè sinceramente vorrei parlare con qualcuno ma ogni volta che lo faccio sento che i miei problemi vengono minimizzati e mi sembra di passare per stupido allora tanto vale me li tengo per me.
Spesso, già da qualche anno ma particolarmente negli ultimi mesi, in particolar modo mentre lavoro (da casa e al computer e da solo), mi capita di ripensare a dei torti che ho subito in passato, recente ma anche lontano. Il ripensarci mi istiga delle fantasie di rivalsa ma soprattutto rabbia. Ci penso e ci ripenso anche per alcune ore e la rabbia aumenta, però la trattengo nella mia testa, non rompo niente, non urlo, non batto ciglio, però vorrei tanto avere quelle persone davanti a me e riaffrontare quelle questioni per poterne uscire "vincitore". Il fatto è che molto spesso questi "torti" si riconducono a puttanate, dei fatti molto spesso irrilevanti, come ad esempio le pulizie di casa con i coinquilini, piuttosto che chi ha lasciato le pentole nel lavello: cose di estremo poco conto... Eppure mi ci arrovello, spesso perchè io magari noto pure queste cose ma per lieto vivere non alzo la questione con loro. Invece a parti invertite suona sempre il cellulare con le foto dello sporco con tanto di lamentele.
Sono cose sciocche, eppure me la prendo tanto anche se di persona cerco sempre di fare il paciere e se ci sono dei contrasti vado per primo a scusarmi con il pensando pure di essere in torto e di aver alzato la voce inutilmente anche se poi a mente lucida mi sembra di avere ragione.
Oppure ripenso a quando delle persone mi delusero e pur sapendolo non ci fu l'interesse di chiedermi come stavo o semplicemente "scusa"...
Lui non ha mai voglia di fare l'amore
Ho una grave problema e ho veramente bisogno un aiuto e opinione. Sono una ragazza di 27 anni, mio ragazzo ha 30. Stiamo insieme da 1 anno e mezzo, da 1 anno che viviamo anche insieme. Con lui mi sentivo fortunata, ero molto felice di aver trovato. Ci amiamo tanto. Ma da circa 9 mesi abbiamo dei problemi nel rapporto sessuale. Ora lo spiego. La problema essenziale ,che lui non ha mai voglia di fare l'amore. Mai viene a provare con me,non parla di sesso, sono sempre io che vado da lui e cerco di fare l'amore ecc. Ho provato parlare con lui con calma, per capire cose c'e che non va. Ma mi rifiuta sempre, dice che ha sonno e stressato..( Lavora come informatico a Vodafone.) Lui che un uomo, mai prende la iniziativa. Io in questi mesi mi sentivo indesiderata, frustrata di questa cosa. Perchè spesso capita, che facciamo sesso solo 1 volta al mese.( se io vado da lui e cerco di fare l'amore) penso che è molto triste, visto che siamo una giovane coppia, innamorati e da poco tempo insieme. Poi 1 mese fa quando lui era fuori con il cane io ho guardato il suo cellulare. Solo perchè mi sentivo da mesi davvero male e dovevo sapere la verità, quindi anche se non era la cosa giusta guardare il suo cellulare io ho guardato per capire. E sono rimasta sconvolta..Ho trovato nella cronologia diversi siti di porno e siti incontri per sesso. Non incontri normale,incontri erotico dove uno può chiamare le donne per fare sesso ...almeno 70 pagine ho trovato. sono rimasta shoccata. nel mio cuore sentivo un buco, che lo sento ancora..ho perso la serenità. Appena tornato lui con il cane ho subito fatto vedere i siti che ho trovato e lui ha detto che lui solo ha guardato per curiosità. Voleva solo capire se con i siti si eccita. Ma ha detto di no. Per questo non riesce fare l'amore con me. Ora ha paura che ci lasciamo. Ha detto che vuole cambiare e dispiace tanto. Ma mi ha detto anche che una cosa grave, che lui praticamente guarda questi siti di nascosto anche al lavoro. Mi sono rimasta male, male ,male. Non ho parola. Io con lui volevo fare un futuro, anche figli,eravamo sempre cosi felici. Invece lui ogni sera che ha tornato dal lavoro, mi ha mentito per mesi!!! Diceva che tutto ok, lui mi ama ma non pensa il sesso perchè stanco. Anche quando siamo andati a vacanza per 1 settimana lui non voleva fare sesso. non mi tocca, non mi bacia con la passione totalmente freddo e indifferente. ...mi sento malissimo. lo amo ancora e mi sento delusa. tutte miei amiche dicono di lasciare lui adesso.dicono che è malato e non va bene per me, la mia testa lo sa che hanno ragione, ma il mio cuore fa male ...forse devo fare cosi. anche se lo amo,ma che futuro possiamo avere con uno che mi ha solo mentito che ha questa malattia?? cosa posso fare ora...Grazie mille, spero che qualcuno mi può aiutare , ci tengo tanto. Mi serve un aiuto da una professionista. Grazie davvero
Cordiali saluti
Lucia
Come gestire un rapporto da amante?
Buonasera, sono l'amante da 2 anni del mio capo che è ovviamente sposato e ha un figlio di 7 anni. La moglie lo ha scoperto da un mese ormai e non gli sta facendo vedere il figlio e lui pensa che allontanandomi completamente dalla sua vita, raggiungerà questo obbiettivo. Cosa posso fare?
1 risposte - LeggiSarei una figlia orribile se non intervengo più e scelgo di andarmene ?
Buona sera , ho 22 anni e ho un fratello di 24 che sta per diventare padre.
I miei genitori sono sposati da 25 lunghissimi anni, mia madre mi racconta sempre di essersi sposata non per amore ma perché non riusciva più a vivere in casa con suo padre dittatore.
Fin da subito mio padre ha dimostrato la sua vera natura . Basti sapere che alla mia nascita e a quella di mio fratello mio padre era ubriaco .
Mio fratello è andato a vivere dalla fidanzata quando aveva appena 19 anni ( lei è molto più grande di lui) da quel momento sono rimasta SOLA. Dico sola perché sono rimasta solo io a fare da “arbitro” nelle loro discussioni (cosa che faccio da quando avevo 9/10 anni, nei loro litigi qualche volta anche violenti (intendo lanci di tutto ciò che trovano )
Sono arrivata ad un punto in cui non riesco più a fare finta di nulla .
Amo mia madre e mio padre ma con il tempo ho capito che non me la sono scelta io questa vita e non merito di dover continuare a subire e digerire i loro problemi .
Sono stanca ma non so che cosa fare dato che economicamente non sono ancora indipendente del tutto ,nessuno dei due vuole andare via di casa ... sono stufa che dopo due o tre giorni tutto torni come se nulla fosse , mia madre ritorna a cucinare de occuparsi di lui perché dice che gli fa pena ( ha provato a parlare con lui una marea di volte quando è sobrio , ma mio padre dice che lui non è un alcolista ).
In una settimana lui beve si è no 3/4 giorni su sette.
Ho passato situazioni fin da bambina in cui lui ubriaco dava spettacolo e mia madre urlava che era stanca e di andarsene e lasciarla vivere in pace che preferirei dimenticare , purtroppo nessuno dei due ha mai preso la deciosione di separarsi . E io sono stanca, di controllare e mettermi allerta quando a mezzanotte lo sento rientrare e cominciare ad urlare , insultare mia madre o mio fratello che non vive più con noi e da qualche anno anche me per un qualsiasi evento capitato che gli torna alla mente.
Ho paura di andarmene un giorno e lasciarli da soli , ( mia madre mi continua a ripetere che è solo per me e mio fratello che ha resistito fino ad ora ..... che non appena io me ne sarò andata lei lo lascerà e verrà via con me) , anche solo il pensiero mi fa sentire un mostro di figlia.
Vorrei essere felice veramente e non vergognarmi più di mio padre è della sua dipendenza .
Non sò più che cosa fare , se continuano a negare l’evidenza e a fare finta che vada tutto bene dove mio padre dorme sul divano e mia madre
Mi sento intrappolata in un circolo vizioso
Buonasera, scrivo perchè sento di avere bisogno si un aiuto esterno.
Ho 27 anni e mi trovo in una condizione particolare. Mi sembra di non avere radici, avendo viaggiato e vissuto in diversi paesi, spostandomi continuamente a partire dai miei 18 anni. Ho fatto esperienze bellissime e imparato molte cose. Però ho anche continuamente lasciato alle spalle luoghi, situazioni e amici.
Da due anni vivo in una nuova città e ho per l' ennesima volta ricominciato da zero.
Qui però mi è successo di fare esperienze deludenti a livello lavorativo, di amicizia e di relazioni. Ora mi trovo ad essere piuttosto sola: le persone del mio passato sono ormail lontane da me perchè io sono cambiata così tanto e per quanto riguarda le persone che incontro nel mio presente, fatico a laciare che si avvicinino a me. Tento di nascondere la mia insicurezza e quindi non mi apro alle persone. Questo mi impedisce di fare nuove amicizie, quando invece ne avrei così tanto bisogno. Più passa il tempo e più la situazione peggiora e vorrei uscire da questo circolo vizioso di insicurezza ma mi sembra impossibile! E tutta la forza e il coraggio che ho avuto fino ad ora, di ricominciare di ripartire dall' inizio sembrano essersi dissolte. Quando incontro persone nuove, mi sembra che loro vedano soltanto la mia insicurezza e la mia solitudine e mi blocco. Come posso gestire la cosa? Da dove posso iniziare?
La mia ragazza si masturba
Salve..non sapevo con chi parlarne e sono finito su questo sito, ultimamente ho un “problema” con la mia ragazza. Più che un vero problema con lei è con me stesso, io le ho detto che se per lei è giusto così non deve farsi problemi ed è una cosa che devo essere io ad accettare, la questione è che non riesco proprio. Siamo fidanzati a distanza, quindi le occasioni per incontrarci non sono molte, ogni 2-3 mesi. Mi ha svelato che ha iniziato a masturbarsi 5-6 mesi fa, e ci sono rimasto molto male, dato che credevo che io fossi “abbastanza” per la sua vita sessuale ma mi sbagliavo, oltretutto il fatto di averlo più scoperto che svelato direttamente da lei ha peggiorato le cose. Cerco di non pensarci e andare avanti, quando poi scopro nuovamente un’altra cosa, cioè che guarda video porno...categoria lesbian. Ho sempre creduto che quando si masturbasse, almeno, pensasse a me, esattamente come capita a me con lei, cosa che mi ha fatto rimanere abbastanza tranquillo, poi lei mi ha detto che si eccitava guardandoli e quindi...non lo so, questa cosa mi turba tantissimo, le ho detto anche tutto questo, come mi sentivo e tutti i miei pensieri al riguardo, compreso il fatto che se per lei è giusto non deve smettere per me. Vorrei parlarne di nuovo con lei, giusto per sfogare questo turbamento che ho, ma non mi sembra il caso di riaffrontare il discorso così a caso. Cosa devo pensare? Come potrei affrontare la cosa? Ci ho pensato e rimugginato sopra tantissimo tempo, ma non riesco comunque ad accettarla la cosa...grazie
2 risposte - LeggiCome superare un disturbo del comportamento alimentare?
Salve, da 2 anni soffro di disturbi del comportamento alimentare. Parlo al plurale perché mi riferisco al binge eating, all’anoressia e alla bulimia.
Penso che durante tutta la mia infanzia non riuscivo a controllare quanto mangiassi e mi abbuffavo, infatti non sono mai stata normopeso. Questi kili di troppo cominciarono a essere un serio problema nell’adolescenza, quando inizia una dieta restrittiva da 1300 calorie al giorno. Comiciai a perdere peso velocemente ed era l’unica cosa che mi importasse. Andavo a dormire pensando a come evitare di mangiare e mi svegliavo con gli stessi pensieri, alla fine arrivai ad assumere 300 calorie al giorno e non mi vennero più le mestruazioni. Quando mangiavo più del dovuto mi capitava mi vomitare tutto, o se non ci riuscivo mi tagliavo per punirmi. Ad un certo punto il mio corpo cedette e cominciò a chiedere cibo, tantissimo cibo. Da lì il binge eating tornò a tormentarmi e ripresi tutti i chili persi, se non di più. Ero/ sono distrutta. Un giorno fui quasi sul punto di farla finita, ma resistetti. In questo momento non so cosa fare, sono grassa oggettivamente, peso almeno 20 kili in più del normale, voglio iniziare una dieta ma quando lo faccio ritorna la fissazzione per le calorie, dimagrisco velocemente e riprendo tutti i kili. Sono stanca di tutto e di tutti. È più facile non esistere che vivere questa vita.
Intanto che lui decide, che faccio?
Buongiorno, ho 45 anni, sposata da venti a cui si possono aggiungere alti 5 anni di fidanzamento col padre dei miei 3 figli. Due mesi fa, dopo altrettanti mesi in cui lo credevo sprofondato in una depressione (insonnia, tristezza, silenzi, ecc.) mio marito confessa che il problema è che "gli piace un'altra" e non sa cosa fare. Se andare o restare. Dice di amarci entrambe ma di essere stato travolto da queste nuove emozioni. Premetto che la nostra vita di coppia non ha mai avuto problemi, c'è sempre stato sesso, dialogo, risate, affetto. Per me l'ovvio tsunami: il crollo delle certezze, la fine della beata fiducia, la paura dell'abbandono, la ricerca di possibili cause. Riesco solo a comprendere che in un periodo di crisi di mezza età, in cui non trovava più stimoli nel lavoro, negli hobby, abbia cercato fuori dalla routine, in cui suppongo abbia incluso anche la nostra relazione, qualcosa di nuovo. Ho fatto da sostegno, gli ho lasciato le porte aperte, quella di casa e quella del mio cuore, ho maturato che da parte mia c'è spazio per il perdono e la voglia di ricominciare. Da parte sua, a parole, anche. Gli ho chiesto quindi per correttezza nei miei confronti, di interrompere la relazione con l'altra almeno finché non prende una decisione e sta in casa con me. Ma.. ma a ogni tentativo di rottura con l'altra ha corrisposto una ripresa, di cui puntualmente mi sono accorta. Ora, stanca delle parole e mancando i fatti, mi sono chiusa nei suoi confronti, per difendermi. Gli ho chiesto di andare in terapia ed ha iniziato. Ma la mia richiesta è: cosa faccio io intanto, cosa deve fare una moglie in stand-by?
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