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Mio figlio ha problemi autostima e socializzazione
Buongiorno, mio figlio di 13 anni ha grossi problemi di autostima dichiarati salla npi dopo valutazione per DSA. Sta sempre chiuso in camera, i suoi unici interessi sono whatsapp e parlare con gente che nemmeno conosce di persona. Oppure giocare a play station o con il pc! Non ha nessun interesse scolastico, nessuna passione. Per lo studio se non gli sto dietro, non si applica e quando lo fa è il minimo indispensabile. Dice che NON CI RIESCE!
La npi mi ha consigliato un percorso psicologico per aiutarlo. Cerco uno psicologo empatico, che riesca veramente ad aiutarlo e spronarlo ad uscire da questo tunnel della solitudine.
Togliere la pelle delle labbra
È un mese che ogni tanto mi tolgo la pelle delle labbra, ultimamente lo faccio almeno 5 volte al giorno.
Mi tolgo la pelle fino a far uscire sangue per poi far cadere la goccia su un foglio. Esatto ho un foglio con il mio sangue. Non so il motivo del perché io faccia questa cosa ma mi da un senso di calma.
Volevo sapere se c’è un motivo preciso di solito e come posso superarlo.
Grazie.
Figlio violento, come gestire la situazione?
Mio figlio non ascolta a volte non torna a casa, non rispetta l'autorità di noi genitori ed è violento se non ottiene quello che vuole, una volta ho dovuto chiamare il 118,non vuol farsi aiutare. Cosa possiamo fare?
1 risposte - LeggiCome superare la difficoltà di socializzazione?
Salve,
Sono una ragazza di 30 anni. Pensavo da tanto di scrivere e fare un passo verso uno psicologo, e non ho mai trovato il coraggio. Oggi mi sono imbattuta qui e spero di poter iniziare qualcosa.. credo di avere molti motivi per scrivere ma quello principale è che Ho sempre fatto lavori a contatto con il pubblico e ultimamente sto lavorando presso una catena di supermercati molto importante. È una grande azienda e mi trovo a contatto con molte persone, a volte sento come se avessero paura di me, perché sono una persona chiusa e silenziosa,se qualcuno prova a chiaccherare con me è come se mi bloccassi,non mi vengono più argomenti e arrossisco. Inoltre tutti fanno presente la mia espressione, ovvero sembro sempre arrabbiata o triste,ma in realtà non lo sono. Questo mi porta a vivere dei disagi, perché mi sento a volte isolata e non è quello che vorrei. Mi piacerebbe intraprendere un percorso psicologico, anche fare degli incontri,non appena sarà possibile per via del virus, con uno psicologo . Grazie a tutti.
Necessità di una diagnosi per la sindrome di Asperger?
Ho 22 anni e sono praticamente certa di essere Asperger. So di esserlo perchè a 16 anni andai da uno psicologo, un amico di famiglia, che mi disse che ne aveva il forte sospetto ma mi ha sconsigliato di proseguire con la diagnosi, anche perchè mia madre è molto contro (non a caso mi mandò solo da lui). Ma arrivata ad oggi sto peggio di ieri, e sento di avere bisogno di una diagnosi anche solo per poterne parlare e poter far capire a chi mi circonda chi sono, perchè sono cosciente di fingere la maggior parte del tempo, o di spegnere tutto ed estraniarmi per non sbagliare sempre. Sono brava a socializzare, ma vivo tutto questo con il terrore di sbagliare, offendere, infastidire, mettere a disagio, invadere, prendere troppa attenzione, interrompere o annoiare, e immediatamente dopo ho bisogno di totale solitudine perchè ho dei crolli emotivi che non riesco a condividere con nessuno, mi sento in colpa sempre, anche solo per non riuscire a capire alcune cose che poi mi dispiacciono. Cerco già di lavorarci ma ultimamente, col periodo di chiusura, si stanno ampliando le paranoie e l'ansia sociale, le ossessioni che non riesco a sfogare con nessuno perchè così come io non capisco alcune cose come la gelosia, la mancanza o la vergogna, chi ho intorno non capisce me, e io non so spiegarmi senza partire dal presupposto che sono Asperger. Ne ho parlato con le amicizie più strette e lo accettano senza problemi, ma so che mia madre ignora il problema per non affrontarlo e questo mi fa sentire come se non mi volesse così come sono. Non capisco perchè si arrabbia dal punto di vista logico, non capisco perchè cerca di impormi altri comportamenti che evidentemente mi fanno stare male, ma capisco empaticamente che ha paura anche lei come me, che tutti i comportamenti che ho intorno sono umani, sono i miei a non esserli. Ho bisogno di una diagnosi perchè sono stanca di sentirmi così fuori da tutto, senza essere parte di niente, ma non ho disponibilità economica, non so come funziona adesso a distanza, e non so a chi dovrei rivolgermi. Qualcuno può spiegarmi quali sono i passaggi da affrontare?
1 risposte - LeggiMia figlia parla da sola
Salve, mia figlia ha 8 anni, frequenta la terza elementare, è sempre stata una bambina introversa, fa fatica a rapportarsi ai suoi coetanei, ha molta fantasia quando gioca a casa, sia da sola che con la sorella più piccola, ma spesso la vedo parlare da sola, fa interi discorsi, di situazioni più o meno reali, in cui e come se parlasse sia lei che un altro personaggio, ma lei non ammette di avere un amico immaginario. A scuola non è a suo agio, le maestre lamentano un' eccessiva distrazione, come se con la mente fosse altrove. Il rendimento scolastico è discreto. Vorrei sapere se devo preoccuparmi e se è il caso di portarla da uno psicologo. Grazie per l' attenzione
1 risposte - LeggiLui e' attratto da altre donne
Ciao a tutti, ieri ho avuto una forte lite con il mio ragazzo,con cui sto da 4 anni. Ho scoperto che frequenta chat erotiche per incontri a scopo sessuale, purtroppo non ho potuto controllare la situazione ed e' finita malissimo.
Mi sono sentita tradita,lui mi ha detto che ci e' entrato solo per curiosita' e mi ha risposto che ha attrazioni per altre donne perche siamo ormai da tempo insieme e che devo accontentarmi perche' e' cosi e non posso farci niente. Ho reagito malissimo ,pianto tanto e dopo le sue parole sbattute sul mio pianto gli ho tirato le sue cose fuori da casa mia. Non ci vediamo da due giorni e lui non risponde ai miei messaggi, cosa succede? mi manca, non riesco ad odiarlo :( come devo comportarmi?vivere senza di lui sarebbe cadere in depressione e vivere con lui sapendo che ha attrazione per altre sarebbe come morire di gelosia lentamente per il resto dei giorni insieme.Viviamo in un paese che non e' il nostro, non ho la mia famiglia qui con me ne amici fidati per raccontare l accaduto.A volte mi viene in mente di suicidarmi soffro troppo la sua assenza, ma poi ho l immagine di mia sorella e i miei genitori nella mente e questo mi riporta a ragionare. Mi sento disperatamente sola e credo di impazzire.
Ho bisogno di un parere professionale, grazie in anticipo.
Cuckoldismo
vivo un periodo di forte disagio ho bisogno urgentemente di consigli.entrambi 48anni sposati da 30 nonostante la precoce menopausa ho cercato di essere anche se con qualche iniziale difficoltà a continuare ad avere un vita sessuale attiva.premetto che da sempre vivo un rapporto difficile con mio marito a motivo delle molteplici scappatelle,e negli ultimi anni con l'avvento d'internet della sua dipendenza pornografica alimentata da profili falsi sui vari siti.tra liti e rappacificazioni si tira avanti per una sorta di codardia,dovuta anche alla mia dipendenza economica(casalinga)negli ultimi anni sopratutto nell'intimità ha iniziato a farmi proposte di sesso in tre,non sono una puritana ma e una pratica che non condivido.pensando che fosse una fantasia in certte occasioni sono stata al gioco,ma la situazione e divenuta via,via piu incalzante e ho voluto capire sino a che punto facesse sul serio.Ho finto di essere d'accordo per un incontro,sicura che non avrebbe mai potuto cedermi a uno sconosciuto raccattato su internet parando con naturalezza di cosa questo doveva farmi e non farmi...leggendo quelle email sono stata assalita da una rabbia e gli ho vomitato addosso il mio disprezzo!!!sono sconvolta non so cosa pensare e normale un uomo che tratta la moglie come un oggetto da cedere a uno sconosciuto per appagare una sua fantasia?ho letto che questa pratica sarebbe l'inizio di un vorticoso rituale e cosi?chi potrebbe eventualmente aiutarlo?la dipendenza continua a siti pornografici puo peggiorare la visione di queste fantasie? da dove nascono? vi prego mi date una mano a capirci qualcosa?
5 risposte - LeggiOnicofagia e altri "vizi" (mordicchiare vestiti) in bambino di 9 anni
Gent.mi Dottori, sono la mamma di un bambino di quasi nove anni che, all’età di 3, in concomitanza con la nascita del fratellino, ha iniziato a mangiarsi le unghie. Ha continuato a mangiarsele per tutti questi anni, da parte nostra abbiamo cercato di essere comprensivi al massimo, cercando di limitare i rimproveri e semmai di distrarlo (io stessa sono una ex mangiatrice di unghie e so quanto questo impulso sia irresistibile!). Tuttavia, da un anno a questa parte, il bambino ha iniziato anche a mordicchiare praticamente qualsiasi cosa, vestiti in primis (bordi delle magliette, cordini di felpe e tute ecc.). Lo fa soprattutto quando si annoia o è in tensione per qualcosa (una partita in tv) ma anche quando si rilassa. Da anni sono inoltre presenti, alternativamente, dei blandi tic di tipo semplice (quello di questo periodo è: spalancare la bocca per poi richiuderla, ma non lo fa continuamente, direi più o meno 10 volte al giorno). Per il resto, il bambino non desta particolari preoccupazioni: è ben inserito nel gruppo classe, ha altri amichetti che frequenta anche fuori dalla scuola, pratica con gioia gli sport che lui stesso ha scelto (sci e calcio) e a scuola non ha nessun problema (ma senza essere il primo della classe!). Caratterialmente è piuttosto tranquillo, mai aggressivo né con noi né con i suoi compagni, ma sa comunque far valere la sua opinione! La situazione in casa è serena, di certo io e mio marito non siamo campioni di calma ma facciamo del nostro meglio per assicurare ai nostri bambini una genitorialità calda e attenta. Il bambino più piccolo, che sta per compiere 6 anni, per contro è un peperino, gelosissimo nei confronti del fratello maggiore, sul quale cerca di imporsi e al quale rompe ahimè costantemente le scatole. Non si è mai mangiato le unghie né ha altri vizi o tic.
Da qui la mia domanda: è necessario aiutare il nostro primogenito e, se sì, come procedere? Oppure è meglio lasciar perdere contando su una regressione spontanea durante la crescita? Nel ringraziarvi infinitamente invio i migliori saluti,
Rita
Paura dei botti
Ho un problema che porto con me da sempre:la paura dei botti/rumori forti.
Ho paura dei palloncini,dello spumante che viene stappato ma la mia fobia più grande sono i botti,i fuochi d'artificio,i botti che sparano prima dei fuochi e i botti di capodanno. Da piccola venivo derisa per questa mia fobia e tutt'ora chi ricorda il mio passato,durante le feste di paese,continua a prendermi in giro. Negli anni ho imparato a nascondere questa paura,evitando con qualunque scusa di andare alle feste di paese o mettendo del cotone nelle orecchie(anche se serve a poco),adesso che sono fidanzata e lui sa di questa fobia,cerca di starmi accanto,ma a lui piacciono le feste di paese e vorrebbe andarci sempre,io non lo posso obbligare a stare a casa,quindi lui quando iniziano i fuochi d'artificio mi abbraccia perché altro non può fare,senza parlare che i suoi parenti hanno "scoperto" di questa fobia e li vedo ridere sotto i baffi. Non so cosa fare,so che non passerà mai. Va meglio rispetto a quando ero bambina perché ho cercato di reagire ma in realtà ho ancora questa fobia.
Dopo aver fatto l'amore ho pianto...
Ciao a tutti! Ieri sera dopo averlo fatto con il mio Ragazzo ( conviviamo da un anno +) ho pianto e mi sentivo triste... Durante il rapporto mi dava persino fastidio Che mi tocasse anche la pelle... Mi e' scoppiato un forte Mal di testa..Il bello e' che ho insistito io ...volevo farlo ! (Lui spesso stanco nn insiste mai più di tanto) quando finalmente lui ha raggiunto l'orgasmo io mi sono sentita sola e piangevo... Non era Mai successo ...eppure lo amo tantissimo.. Non capisco perché sono così triste...ho provato a spiegarglielo ma lui si e irrigidito e offendendosi si e' addormentato...
2 risposte - LeggiLei non sa scegliere tra me e il fidanzato, ma non voglio essere l'amante cosa fare?
Ho 27 anni.Tramite un corso di tedesco (viviamo all'estero), ho incontrato lei, 29 anni, bella e dolce, ma fidanzata da un anno con un ragazzo di 23 anni, che vive in Italia. La situazione con il suo lui é sempre stata burrascosa: litigi vari, un suo tradimento nel primo mese di relazione, etá differente...
Nel tempo mi sono innamorato, forse per la prima volta in vita mia, ma ho preferito nascondere per mesi i sentimenti ed esserle amico.Nonostante ciò, a Natale, scambiandoci i regali ( un album degli 883 ), le ho scritto una lettera dolce e romantica con i titoli delle loro canzoni e mi sono dichiarato a lei, con l'idea di essere rifiutato. Da lí il suo modo di fare é cambiato: prima rideva e scherzava come un'amica, ora ha iniziato ad abbracciarmi, coccolarmi, dicendo che mai nessuno l'aveva fatta sentire così.
Ci dividiamo per le vacanze, lei va a trovare il fidanzato: continui e giornalieri litigi, eppure lei non lo molla... eppure appena puó mi scrive che sono sempre il suo primo pensiero.
Ai ritorno in Germania, la situazione cambia del tutto: dopo pochi giorni, dopo una serata tra amici, rimasti soli a casa mia, lei mi bacia e passa la notte a casa mia ( complice una bufera di neve) e dorme con me... e passiamo tutta la notte a scambiarci baci e carezze, come due dolci fidanzati. Ma il giorno dopo inizia a provare rimorsi per il fidanzato, che ció che sta facendo é sbagliato e che non vuole illudermi su una possibile relazione... ma al tempo stesso dice tuttavia di pensarmi sempre e che le piaccio tanto.
Nonostante ció, due giorni dopo, si presenta l'occasione di recuperare dei libri a casa sua... mi chiede di rimanere a mangiare.... poi a dormire... ci baciamo e dop 4 ore di carezze e coccole, facciamo l'amore per tutta la notte. Da quel giorno é passata una settimana, ma continuiamo a vederci, sentirci, a fare l'amore ( ad esempio stasera viene di sua volontá a dormire a casa )... ma non prende la strada di mollare il fidanzato per me. Mi ha detto che ci sta pensando e sta prendendo tempo, perché dice che tiene ad entrambi.
La situazione é questa: dice di pensarmi sempre, di stare bene con me, che la rassicuro e la tranquillizzo, che sono quello con il quale vede un futuro vero, rispetto al fidanzato e ai suoi ex, mi dice che vuol fare l'amore con me ogni volta che può, e che mi vuole conoscere meglio per capire se puó passare del tempo con me, perché le piaccio e anche tanto ( e non sono cieco... lo vedo da come mi bacia e/o fa l'amore che i suoi sono sentimenti veri e non per divertirsi.).
Ma, d'altro canto, non vuol mollare il fidanzato, del quale afferma di non esserne innamorata, ma per il quale prova un semplice affetto, essendo lui stato un importante crocevia nella storia con il suo ex, per il quale lei é stata molto male... e mi dice che " forse, se non lo molla, é perché prova dei sentimenti per lui".
Lei non sa che fare, non sa chi scegliere, seppur dice che lei non è mai stata con due piedi in una scarpa e che odia tale siutazione... non vuole perdermi, nel bene o nel male, e non vuole ferirmi qualora scegliesse il suo fidanzato, e dice che non vuole illudermi.
Io capisco la confusione e tutto, perché dice sempre che come la tratto io, non la tratta nessuno, ma onestamente non voglio essere un amante... non mi voglio accontentare delle briciole altrui e per quello che provo sento di non meritarmi ció. Le ho dato tempo per schiarirsi le idee ( 3-4 settimane... ha un esame per un master e non voglio disturbarla in alcun modo e/o pressarla), ma al tempo stesso ieri sera ha detto " se io poi, quando ritorno qui da te non ho trovato una rispsota, io non ci posso fare niente: anzi chi mi vuole davvero mi aspetta".
Cosa fare? Io la desidero piú di ogni altra cosa al mondo, ma non voglio dividerla con nessun altro.Non me lo merito io, non lo merita lei, non lo merita il suo fidanzato.
Mio figlio ha problemi autostima e socializzazione
Buongiorno, mio figlio di 13 anni ha grossi problemi di autostima dichiarati salla npi dopo valutazione per DSA. Sta sempre chiuso in camera, i suoi unici interessi sono whatsapp e parlare con gente che nemmeno conosce di persona. Oppure giocare a play station o con il pc! Non ha nessun interesse scolastico, nessuna passione. Per lo studio se non gli sto dietro, non si applica e quando lo fa è il minimo indispensabile. Dice che NON CI RIESCE!
La npi mi ha consigliato un percorso psicologico per aiutarlo. Cerco uno psicologo empatico, che riesca veramente ad aiutarlo e spronarlo ad uscire da questo tunnel della solitudine.
Togliere la pelle delle labbra
È un mese che ogni tanto mi tolgo la pelle delle labbra, ultimamente lo faccio almeno 5 volte al giorno.
Mi tolgo la pelle fino a far uscire sangue per poi far cadere la goccia su un foglio. Esatto ho un foglio con il mio sangue. Non so il motivo del perché io faccia questa cosa ma mi da un senso di calma.
Volevo sapere se c’è un motivo preciso di solito e come posso superarlo.
Grazie.
Figlio violento, come gestire la situazione?
Mio figlio non ascolta a volte non torna a casa, non rispetta l'autorità di noi genitori ed è violento se non ottiene quello che vuole, una volta ho dovuto chiamare il 118,non vuol farsi aiutare. Cosa possiamo fare?
1 risposte - LeggiMia figlia parla da sola
Salve, mia figlia ha 8 anni, frequenta la terza elementare, è sempre stata una bambina introversa, fa fatica a rapportarsi ai suoi coetanei, ha molta fantasia quando gioca a casa, sia da sola che con la sorella più piccola, ma spesso la vedo parlare da sola, fa interi discorsi, di situazioni più o meno reali, in cui e come se parlasse sia lei che un altro personaggio, ma lei non ammette di avere un amico immaginario. A scuola non è a suo agio, le maestre lamentano un' eccessiva distrazione, come se con la mente fosse altrove. Il rendimento scolastico è discreto. Vorrei sapere se devo preoccuparmi e se è il caso di portarla da uno psicologo. Grazie per l' attenzione
1 risposte - LeggiNecessità di una diagnosi per la sindrome di Asperger?
Ho 22 anni e sono praticamente certa di essere Asperger. So di esserlo perchè a 16 anni andai da uno psicologo, un amico di famiglia, che mi disse che ne aveva il forte sospetto ma mi ha sconsigliato di proseguire con la diagnosi, anche perchè mia madre è molto contro (non a caso mi mandò solo da lui). Ma arrivata ad oggi sto peggio di ieri, e sento di avere bisogno di una diagnosi anche solo per poterne parlare e poter far capire a chi mi circonda chi sono, perchè sono cosciente di fingere la maggior parte del tempo, o di spegnere tutto ed estraniarmi per non sbagliare sempre. Sono brava a socializzare, ma vivo tutto questo con il terrore di sbagliare, offendere, infastidire, mettere a disagio, invadere, prendere troppa attenzione, interrompere o annoiare, e immediatamente dopo ho bisogno di totale solitudine perchè ho dei crolli emotivi che non riesco a condividere con nessuno, mi sento in colpa sempre, anche solo per non riuscire a capire alcune cose che poi mi dispiacciono. Cerco già di lavorarci ma ultimamente, col periodo di chiusura, si stanno ampliando le paranoie e l'ansia sociale, le ossessioni che non riesco a sfogare con nessuno perchè così come io non capisco alcune cose come la gelosia, la mancanza o la vergogna, chi ho intorno non capisce me, e io non so spiegarmi senza partire dal presupposto che sono Asperger. Ne ho parlato con le amicizie più strette e lo accettano senza problemi, ma so che mia madre ignora il problema per non affrontarlo e questo mi fa sentire come se non mi volesse così come sono. Non capisco perchè si arrabbia dal punto di vista logico, non capisco perchè cerca di impormi altri comportamenti che evidentemente mi fanno stare male, ma capisco empaticamente che ha paura anche lei come me, che tutti i comportamenti che ho intorno sono umani, sono i miei a non esserli. Ho bisogno di una diagnosi perchè sono stanca di sentirmi così fuori da tutto, senza essere parte di niente, ma non ho disponibilità economica, non so come funziona adesso a distanza, e non so a chi dovrei rivolgermi. Qualcuno può spiegarmi quali sono i passaggi da affrontare?
1 risposte - LeggiCome superare la difficoltà di socializzazione?
Salve,
Sono una ragazza di 30 anni. Pensavo da tanto di scrivere e fare un passo verso uno psicologo, e non ho mai trovato il coraggio. Oggi mi sono imbattuta qui e spero di poter iniziare qualcosa.. credo di avere molti motivi per scrivere ma quello principale è che Ho sempre fatto lavori a contatto con il pubblico e ultimamente sto lavorando presso una catena di supermercati molto importante. È una grande azienda e mi trovo a contatto con molte persone, a volte sento come se avessero paura di me, perché sono una persona chiusa e silenziosa,se qualcuno prova a chiaccherare con me è come se mi bloccassi,non mi vengono più argomenti e arrossisco. Inoltre tutti fanno presente la mia espressione, ovvero sembro sempre arrabbiata o triste,ma in realtà non lo sono. Questo mi porta a vivere dei disagi, perché mi sento a volte isolata e non è quello che vorrei. Mi piacerebbe intraprendere un percorso psicologico, anche fare degli incontri,non appena sarà possibile per via del virus, con uno psicologo . Grazie a tutti.