Disturbo sessuale di mia figlia
Buona sera
mia figlia, 25 anni, ha sempre avuto difficoltà nei rapporti sessuali: prova dolore e non raggiunge l'orgasmo
Ne abbiamo parlato spesso e avevamo concluso che forse dipendeva dal fatto che non aveva ancora incontrato il compagno giusto per lei, che la mettesse a suo agio e con il quale creare un rapporto solido e sereno così da avere la giusta complicità e confidenza.
Dopo 7 anni passati con un ragazzo con cui a avuto una storia dolorosa e molto travagliata dalla quale è uscita con grande difficoltà ora è fidanzata da 2 anni con un ragazzo che la rende felice e la fa sentire protetta e tranquilla.
Premetto che mio marito se ne è andato quando lei aveva due anni e mezzo e non ha mai più voluto avete contatti di alcun genere ne con me ne, purtroppo, con lei
Di questo mia figlia ha sofferto enormemente e anche se da quando ha questo ragazzo le cose sono migliorate ( lui ha 26 anni) comunque la ferita che ha dentro per questo rifiuto di suo padre di avete rapporti con lei non si è mai rimarginata del tutto (rifiuto che lui non le ha espresso personalmente bensì tramite una zia che ha fatto da tramite visto che lui non vuole nemmeno parlarle ne incontrarla...lui vive a Benevento con una nuova compagna e nel frattempo ha avuto altri 3 figli mentre noi viviamo in provincia di Brescia)
Tornando al problema relativo ai rapporti sessuali con il suo fidanzato, qualche giorno fa mi ha confidato che nonostante siano due anni che sono insieme e nonostante il rapporto sia sereno il sesso non funziona.
Me ne ha parlato manifestando dispiacere e perplessità perché sperava di riuscire a risolvere la cosa ma non riesce.
Ha cercato informazioni in rete e dice di avere letto che potrebbe avere avuto traumi anche fisici, rimossi a livello cosciente, che le impedirebbero di provare piacere con il partner dato che invece non ha nessun problema a raggiungere l'orgasmo se si masturba
Al suo fidanzato però non ha detto nulla ... è così finge che tutto vada bene...
Ora frequenta il quinto anno di università a Trento e si rende conto che quando avrà finito e tornerà a vivere a Brescia il rapporto con il suo fidanzato sarà più quotidiano di adesso...quindi anche il problema del sesso andrà affrontato
Le ho consigliato un approccio psicologico ma lei dice che ha paura di scoprire cose che forse è meglio non sapere e che nessuno deve sapere niente, tanto meno il suo fidanzato.
Abbiamo parlato lungo e ora sembra convinta dell'importanza di affrontare la cosa con uno specialista ma dato che sarà a Trento almeno fino di dicembre io credo via meglio iniziate adesso con qualcuno che sia della zona a lei vicina... poi quando tornerà a Brescia vedremo il da farsi
Lei cosa ne pensa? cosa consiglia?
Spero di essere riuscita a riassumere sufficientemente bene la situazione e attendo un suo cortese riscontro
La ringrazio
Anna Maria