fiorenza  domande di Sesso, Coppia, Amore e Relazioni  |  Inserita il

Alessandria

Sono confusa

Buongiorno a tutti.
Ho 30 anni e sto insieme al mio fidanzato da quando ne avevamo 18. Lui è anche mio amico e confidente, mi ha sempre capito e trattato da regina. E' intelligente, si fa in 4 per gli altri, è premuroso, bello, gentile... insomma è una persona d'oro.
Siamo sempre andati d'accordo su tutto, i litigi sono sempre pochi e riguardanti sciocchezze.
Devo dire però che da quando viviamo insieme noto piccoli "difetti" che a volte mi danno sui nervi (come tutte le coppie), ma soprattutto c'è meno dialogo. Ci raccontiamo della giornata, com'è andata, cosa dobbiamo fare, doveri, ecc. Poi ceniamo guardando la tv, e poi guardiamo la tv. Quando parlo di altri argomenti, mie idee, considerazioni ecc, la maggior parte delle volte dall'altra parte ricevo silenzio o risposte ermetiche, e quando glielo faccio notare lui dispiaciuto risponde che non sa cosa dire. Una volta ci confrontavamo molto di più, su qualsiasi cosa. Lui è sempre molto affettuoso con me però così facendo mi sembra che ci sia meno interesse. Io ho voglia anche di essere "stimolata mentalmente".
A volte mi sembra di essere una coppia di 50enni, e a 30 anni è brutto dire e sentirsi così. Faccio fatica a immaginare un futuro dove il rapporto possa migliorare se ora ci comportiamo così. Un amore può continuare a esistere e a migliorare dove c'è poco dialogo?
Per quanto riguarda la sfera sessuale, i nostri momenti sono molto dolci, ma lui ha un evidente problema di "rapidità", le cui conseguenze si possono facilmente immaginare. Io sono sicura che non ho intenzione di dirgli mai nulla a riguardo perchè conoscendolo so che lo ferirei a morte rischiando di creargli problemi ancora più grandi, questo è poco ma sicuro. Spero sempre che sia lui a dire qualcosa come "vado a fare una visita", ma non è mai successo e a questo punto non succederà mai, quindi immagino che non cambierà mai nulla, il che mi dà una certa amarezza.
Inoltre ci sono stati degli episodi, degli eventi anche importanti, in cui non mi sono sentita compresa (cosa che non era mai successa), e/o non si è comportato come mi sarei aspettata o come avrei avuto bisogno. Noto meno "connessione".
Come se non bastasse, a mettermi in confusione c'è il pensiero fisso di un mio collega di 20 anni più grande. Ci conosciamo superficialmente, ma non so come, in qualche modo sento una certa affinità, qualcosa che mi spinge ad essere curiosa verso la sua persona. Preciso che nessuno, tantomeno lui, è a conoscenza di questa "pseudo-infatuazione", e non ho intenzione di rivelarlo a nessuno. Fatto sta, che ci sono periodi in cui occupa gran parte dei miei pensieri e diventa una vera e propria ossessione. Fantastico su una eventuale (seppur impossibile) relazione, sicuramente tendo a idealizzarlo, cerco di restare coi piedi per terra ma la mia mente vaga. Se da un lato può essere vagamente e momentaneamente piacevole fantasticare, dall'altro lato quando torno alla realtà è una tortura.
Mi chiedo se è tutto solamente una costruzione della mia mente, o se questi pensieri hanno un briciolo di fondamento che non dovrei ignorare: se ci potessimo davvero trovare bene insieme?
Mi sento in colpa, scorretta e ingiusta. Vivo in questa sorta di limbo, confusa più che mai, in cui non so cosa devo fare.
Vi ringrazio molto per l'ascolto e per il vostro tempo

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott. Sacha Horvat Inserita il 15/07/2021 - 12:55

Milano
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Buongiorno Fiorenza,
può capitare che le coppie si incastrino nella routine, specialmente nei rapporti di lunga durata come il vostro. Le stimolazioni da parte di entrambi i partner calano, la sicurezza nella relazione diventa un fattore diverso dall'essere positivo e diminuisce il dialogo. Questo può portare i partner a rivolgersi maggiormente all'esterno della coppia, idealizzando e sognando situazioni che si accorderebbero poco con il proprio modo di essere nella realtà.
In questi casi è importante affrontare la difficoltà, riconquistare un dialogo onesto e aperto, comunicare i propri bisogni, trovare un accordo tra le parti e impegnarsi verso un obiettivo comune.
Potrebbe confrontarsi con il suo compagno e valutare l'aiuto di un professionista che favorisca tra voi il dialogo, anche sulle questioni spiacevoli.
Un caro saluto.
Dott. Sacha Horvat