R.  domande di Sesso, Coppia, Amore e Relazioni  |  Inserita il

Milano

Siamo giovani ma lui non vorrà figli

Buongiorno a tutti, mi chiamo R. e sono una ragazza di quasi 22 anni fidanzata da quasi due con un ragazzo, mio coetaneo, meraviglioso. Abbiamo una bellissima relazione, fatta di alti e bassi come tutte le coppie e con qualche problemino di comunicazione alle volte, ma comunque bellissimo.
L'altra sera, parlando con lui, è uscito fuori l'argomento matrimonio e figli. Inizialmente ci abbiamo scherzato su, poi ne abbiamo parlato in modo più serio e mi ha detto che un figlio, pur sapendo che sarebbe un buon padre, non rientra tra i suoi obiettivi di vita e che quasi sicuramente non cambierà idea, a differenza mia ovviamente che spero un giorno di farmi una famiglia; in più ha aggiunto che mi sposerebbe solo per farmi felice e non perché crede nel matrimonio, in quanto lo considera un mero contratto sociale. Sarà che queste parole sono arrivate proprio nel periodo sessione e durante il ciclo ma mi hanno messo più ansia e stress di prima, mi hanno scossa e non pensavo che ci sarei rimasta così male assurdo, soprattutto perché in tutte quelle volte che ne avevamo parlato scherzando non aveva mai proferito una parola contro e anzi, sempre scherzando ogni tanto mi ha chiesto "facciamo un figlio?"
Sottolineo che veniamo da background familiari un po' diversi, ma comunque simili sotto certi aspetti poiché entrambi abbiamo un rapporto un po' conflittuale con le nostre famiglie. Io sono cresciuta con due genitori che tutt'ora stanno insieme ma che litigano da sempre e pesantemente; sono da sempre molto severi con me e non ho un bel rapporto con loro, in particolare con mia madre che da sempre mi tratta come colei che deve riscattare la famiglia e salire di grado sociale (tanto che ad esempio non venne né al mio orale della maturità né alla cerimonia di consegna dei diplomi perché si vergognava di avere una figlia asino come me uscita con il voto più basso della sua classe - 72/100 da un classico!) ed è la ragione per cui ha acconsentito alla mia idea di frequentare gli studi universitari a Milano, quando io volevo solo scappare da quell'ambiente familiare opprimente, pesante e chiuso mentalmente. Se i miei nonostante le continue liti stanno tutt'ora insieme, i suoi invece si sono separati quando era molto piccolo ed è cresciuto solo con sua madre e i suoi zii; non ha avuto contatti con il padre per molto e hanno ripreso solo ora a vedersi perché i suoi sono tornati insieme: non avranno un rapporto come quello che io ho con mio padre, ma si trovano molto in sintonia.
Io ovviamente prima di mettere su famiglia voglio finire gli studi, finire la triennale e prendere una magistrale, trovarmi un lavoro stabile che mi porti guadagno e soddisfazione e poi crearmi una famiglia come ultimo obiettivo, a differenza sua che ha un lavoro ma che attualmente non è abbastanza proficuo e sogna di aprirsi un'azienda tutta sua. Io capisco davvero che ancora siamo giovani, non conviviamo (anche se lui passa più tempo a casa mia che a casa sua poiché abito da sola - i miei stanno giù in sicilia e io sto a milano) e che il tempo c'è, ma sapere che pur volendo continuare a stare insieme abbiamo due obiettivi diversi mi distrugge un po'. Forse che l'ho spaventato o perché ancora deve maturare completamente? Ho letto tanto dispiacere nei suoi occhi l'altra sera, soprattutto perché io sono scoppiata a piangere. Proprio perché io non vengo da un contesto familiare unito e felice, vorrei un giorno la possibilità di viverlo attraverso una famiglia tutta mia; lui mi ha detto comunque che se un figlio dovesse capitare non scapperebbe in Messico e si prenderebbe le sue responsabilità, ma cercato non se ne parla proprio.
Io non voglio forzarlo a cambiare idea e ad accontentarmi solo per non perdermi, ma pur sapendo che siamo ancora così giovani e non sappiamo cosa il futuro ci riserverà, questa sua presa di posizione ha messo molto in discussione nella mia testa. Gliel'ho detto che al momento non voglio lasciarlo perché davvero lo amo parecchio, però un giorno se dovesse continuare così si: io non voglio rinunciare ad una futura maternità, nata tra l'altro con la nostra relazione dato che prima era un no secco a causa del rapporto con mia madre, e allo stesso tempo non voglio ora né vorrò incastrarlo in qualcosa che per me è importante ma per lui no.
Cerco di non pensarci, di dedicarmi solo allo studio, ma in certi momenti o appena lo vedo mi tornano in mente le sue parole e le sue intenzioni e vorrei solo piangere...
Spero in un vostro aiuto,
cordiali saluti.

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott. Sacha Horvat Inserita il 27/05/2021 - 10:31

Milano
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Buongiorno R.,
dalle sue parole emergono desideri legittimi e la voglia di costruire una famiglia serena in futuro. È positivo parlare di tutto ciò col proprio partner e condividere pensieri e punti di vista, iniziare a fare progetti.
Ritengo anche importante mantenere a mente che viviamo oggi e che il futuro non deve interferire negativamente con le cose positive della nostra quotidianità.
Al momento, mi sembra di capire che abbia degli obiettivi che precedono la maternità. È importante considerare i nostri desideri, lo è anche cercare di vivere il momento presente e le relazioni che coltiviamo con serenità.
Se alcune tematiche la fanno particolarmente soffrire, valuti la possibilità di rivolgersi ad un professionista che la possa aiutare in questo momento.
Un caro saluto.
Dott. Sacha Horvat

Dott.ssa Rosaria Mammano Inserita il 25/05/2021 - 10:32

Buongiorno R., credo che lei sia caduta nella trappola di non vivere il momento presente in funzione di un futuro ancora lontano e non reale. Le sue rimuginazioni altro non sono che pensieri di cui prendere consapevolezza per quello che sono: solo parole che interferiscono con la sua vita attuale impedendole di essere impegnata in quello che per lei è attualmente importante. Un breve percorso cognitivo comportamentale potrebbe essere utile ad imparare a concentrarsi nel qui e ora. Resto a sua disposizione anche per eventuali colloqui online.