Quando mettere via la ragione e colmare le mancanze?
Vorrei parlarvi della mia relazione, purtroppo appena chiusa dal mio lui.
Dopo 5 anni di storia e 6 di conoscenza, la mia storia
pare, almeno in queste prime settimane, essere giusta al capolinea. Il motivo? Un anno di distanza di cui 6 mesi ininterrotti senza mai potersi vedere. Le motivazioni sono tante, in primis la pandemia che stiamo vivendo tutti che da mesi ostacola le regolari relazioni. La mi storia è sempre stata molto forte, piena di amore, sincerità, stima reciproca. Vivevamo nella stessa città, lui originario ed io per motivi di studio.
Poi io lockdown. Non ci siamo visti per molti mesi durante il primo lockdown, a lui è pesato molto e sfiduciato dalla situazione spesso litigavamo.
Poi siamo riusciti a trascorrere l’estate insieme fino ad ottobre quando lui si ammala di COVID e per settimane non ci siamo visti, nonostante io fossi a pochi comuni di distanza.
Ero totalmente sola e non avendo motivi di studio ne affetti, sono tornata a casa dalla mia famiglia.
Lui non l’ha mai vissuta bene questa lontananza, mal sopportata, fino ad imbruttirlo, rendendolo ostile nei miei confronti, nei confronti della nostra storia, scaricando la colpa su di me con la classica frase “
Tu non sei qui, non sei qui ormai da troppo” , magari guardando il fratello che usciva con la morosa distante 5 min da casa. Inizió così a notare le differenze, la solitudine, fino a diventare una cantilena quotidiana, scaricando su di me tutto il suo rammarico.
La sua infelicità = io che non ero presente.
In questi mesi, per motivi familiari, ho subito un forte dispiacere, ma lui dal mese di dicembre mi ha sempre remato contro..evidenziando sempre di più tutto quello che gli manca in questa relazione che da un anno non riesce più a definire come tale.
Avevo bisogno di lui, ma lui non c’è stato, se non per addossarmi cause di problemi su problemi, mentre io vivevo già un forse disagio.
Io lo capisco, anche io sento la sua mancanza, ma a differenza sua ho accettato il momento, capendo la situazione pandemia.
Da dicembre 2020 a febbraio 2021, in concomitanza con eventi negativi e dolorosi che vivevo in famiglia per un brutto male che ha colpito la mia mamma, lui ha continuato a demolire la nostra storia con parole sprezzati, definendola costantemente incompleta.
Spesso sono volate tante frasi brutte, parole che hanno accentuato già un dolore ed uno stato d’animo generale di sofferenza.
Lui non è mai riuscito a dirmi “ non ti amo più” “chiudiamo questa storia”, ho dovuto cavargli con forza le parole fuori dalla bocca... arrivando a dire che con me non vede futuro, che il sentimento è scemato.
Poi il nulla, sono uscita dalla sua vita.
Tra un mesetto farò ritorno in città, lui non lo sa, ma sicuramente verrà a saperlo.
Se la ragione mi dice di lasciarlo andare e al massimo di aspettare che sia lui a farsi vivo, l’impeto ( e forse anche il senso di colpa) mi fa pensare di andarlo a trovare, tipo sorpresa, anche solo per chiarirsi da vicino, cosa che non è potuta accadere se non dietro uno squallido schermo whatsapp.
Il mio senso di colpa è generato da tutta quella sua solitudine e mancanza d’amore che lui mi accolla, quasi come se io non fossi stata capace ( a detta sua) in questi mesi di lontananza a fargli percepire un reale interesse, aiutando a far affievolire il sentimento, accusandomi di essere spesso assente per ore senza farmi sentire nemmeno con un messaggio, cosa che è successa per un brevissimo periodo, ma non è mai stata la regola nella nostra storia, anzi.
Io tengo molto a questa persona, 6 anni non si dimenticano dal nulla, se c’è un modo per recuperare questa storia, vorrei un consiglio..
Ragione o impeto?
Cuore o mente?
Aspetto che mi cerchi o lo raggiungo per fargli capire quando si stia sbagliando..?
Grazie di cuore per l’attenzione.
Ale