Francesca  domande di Psicologia e dintorni  |  Inserita il

Bergamo

senso di colpa

Buonasera,
sono una ragazza di 20 anni e mi piacerebbe spiegare una situazione che mi ha sempre messa a disagio, ma che negli ultimi mesi sta peggiorando ogni giorno di piú. Sono di famiglia abbastanza ricca (solo da parte di madre e i miei sono divorziati da circa 4 anni) e ultimamente non riesco piú a sopportare il peso di questi "soldi che girano". Non sono mai stata una ragazza viziata, anzi tutti mi descrivono come una persona estremamente umile; eppure ultimamente faccio fatica a prendere sonno, non riesco a concentrarmi nello studio e troppo spesso mi vergogno di essere al mondo. Per cercare di rimediare alla situazione, ho giá in mente di cercarmi un lavoro part-time e di dare in beneficienza la gran parte dei soldi che mi sono stati regalati. Eppure, non credo che queste cose riusciranno a cambiare la situazione. Il tutto si é accentuato da quando la mia migliore amica si é sfogata dicendomi che a volte le viene da prendersela con me quando ha dei problemi in famiglia perché in sostanza io, a differenza sua, troveró sempre la pappa pronta e i soldi fanno la felicitá. Da quel giorno mi sento come se non potró mai avere occasione di crescere davvero e di imparare qualcosa, mi sento inutile e veramente insoddisfatta di quello che faccio, di quello che studio e di come mi relaziono con gli altri. Anche la mia famiglia ha avuto e ha tuttora i suoi problemi, ma io non me la sento di parlarne con nessuno perché so che la risposta non detta ma pensata da tutti sarebbe "non é un problema per te, tanto tu hai i soldi". Inoltre mi sento di deludere anche mio padre, che ora vedo molto raramente da quattro anni a questa parte ma al quale in realtá ero molto simile e legata. Lui ha problemi economici, e io non ho le risorse per aiutarlo. A mia mamma voglio bene, é anche lei una persona molto umile ma in casa mia non c'é dialogo, nonostante anche i miei fratelli sentano questo peso dei soldi sappiamo tutti e tre che non c'é una vera soluzione. Ho provato a parlarne con mia mamma ma non credo mi capisca fino in fondo e finisco sempre per litigarci e tra me e me a darle la colpa di tutti i miei fallimenti.
So che puó essere sembrata una cosa futile quella di cui ho scritto, ma per me sta diventando davvero insostenibile. Spero di ricevere risposta.
Grazie in anticipo

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 16/06/2019 - 00:46

Buonasera Francesca,
Mi sembra che il suo messaggio lasci trasparire alcuni aspetti importanti della sua condizione emotiva attuale:
1) una sensazione di solitudine ("in casa mia non c'è dialogo") e anche rabbia nei confronti di sua madre a cui attribuisce la "colpa" dei suoi "fallimenti".
2) sensazione di distanziamento da suo padre che vede raramente ma a cui si sente molto "simile e legata" e che vorrebbe aiutare economicamente, desiderio frustrato in questo momento della sua vita.
3) i soldi sono intesi come "un peso" che crea distanza affettiva con gli altri, una sorta di condanna a cui sembra non riuscire a sottrarsi.
Pertanto, credo che il disagio da lei descritto, sia invece degno di approfondimento e non "futile" proprio perché rappresenta oggi la manifestazione di un suo malessere più profondo che, come ha già intuito lei, non può risolversi con "lavori o beneficienza".
Ma va accuratamente analizzato e compreso anche perché sembra associarsi ad una tendenza all'autosvalutazione ("mi sento inutile e insoddisfatta") più ampia e profonda.
Una consulenza psicologica individuale può aiutarla in questo.
Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Marcella Pisani ("Roma").