Nathalie domande di Genitori e Figli  |  Inserita il

Problemi con mio padre

Io ho 36 anni, posata. Mio padre fin da quando ero piccola ha sempre avuto degli attacchi di rabbia che partono per futili motivi (tipo una macchia d'olio nel garage dell'appartamento dove vivo che se non pulisco è mancanza di rispetto nei suoi confronti) o per parole interpretate male. Il problema è che durante questi attacchi di cattiveria, mi ritrovo:- a dover sentirmi accusata su tutto quello che ho sbagliato nella mia vita (o comunque che lui reputa tale) - che lui mi ha dato tutto (scuole private, aiuti economici che non ha voluto che restituissi, la sua seconda casa mi ha lasciato usufruire)- ad essere definita bugiarda (non si ricorda delle cose e col fatto che non se le ricorda per lui non sono successe, di conseguenza io sono bugiarda)- che non sono la figlia che voleva- che cambio quello che dico-, che non ho rispetto nei confronti suoi e mia madre. Non so più come comportarmi o cosa fare.Con l'ultima lite, sia lui che mia mamma non mi parlano più.

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Cristina Giacomelli Inserita il 28/11/2016 - 10:16

Gentile Nathalie
dal suo raccomto emerge quanto questo rapporto così difficile con suo padre le ha procurato non poca sofferenza, ma della sua vita dice poco o niente.
Per esempio quali sono i suoi rapporti con sua madre, se l'atteggiamento di suo padre è questo nei confronti di chiunque o solo con lei, se ha fratelli o sorelle, se lavora...
Io penso che, se suo padre ha un comportamento così duro è perchè ha in sè un carico di rabbia che prescinde da lei, anche se poi la prende come capro espiatorio; probabilmente riserva questi toni anche agli altri familiari. Detto ciò, l'unica cosa che può fare è quella di cambiare la modalità comunicativa con lui, non cedendo alle provocazioni e umiliazioni che riceve: deve chiarire la sua posizione e la sua verità; esprimere ciò che prova , altrimenti il rischio è quello di accumulare lei stessa molta rabbia e di emulare lo stesso comportamento di suo padre.
Purtroppo non si possono cambiare le persone a meno che non siano loro a volerlo; bisogna imparare a prendere da loro il buono (per noi) e lasciar andare il resto. Lei ha 36 anni, è sposata e ormai ha una vita autonoma: deve pensare innanzitutto a questo. Pensi a lei e al suo bene.
L'unico modo per indagare i motivi profondi alla base di queste dinamiche negative, è un percorso psicoanalitico; le consiglio, pertanto, di contattare uno psicoterapeuta che potrà aiutarla in modo più specifico e concreto a superare queste difficoltà e la conseguente sofferenza .
Rimango a disposizione
Cordialmente

Dr.ssa Cristina Giacomelli
Lanciano (CH) - Pescara