Jessica domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Lecco

Soffro di dermatillomania

salve,
sono una ragazza di 22 e credo di soffrire di Dermatillomania. Non bevo, non fumo, non mi drogo, gli altri mi trovano piuttosto timida ma io non penso di esserlo.
Ormai sono passati molti anni, circa 7 o 8 e non ho mai scoperto la causa dei mie solite cicatrici sulle gambe, braccia, pancia e spalle. All'inizio credevo si trattasse di una semplice follicolite ma poi mi sono accorta che probabilmente il problema ero io..
I miei inizio estate sono veramente un incubo, per il semplice fatto che odio mostrar al pubblico le mie gambe.. e per questo motivo mi deprimo.
Nel corso di questi lunghi, infiniti anni, ho sempre effettuato delle visite dermatologiche, ma anche nutrizionistiche (pensando che forse riguardava anche l'alimentazione), ma solo negli ultimi due anni ricordo di avere effettuato alcune terapie più o meno simili; uso della pasta di zinco (vasilina), corbesol, cetaphil, bactroban, fucicort, antistaminici, etcc..
Questi farmaci a volte sono serviti per migliorare la mia situazione e principalmente per calmare lo stato delle mia pelle, soprattutto sulle mie gambe, ma purtroppo altre volte hanno peggiorato la situazione creando delle grosse bolle dolorose.
Solo di recente ho pensato che probabilmente il problema potevo essere io.. perché comunque pensando che si trattasse di follicolite, io credevo di risolvere la situazione aiutando a far fuoriuscire il pelo incarnato, tramite pinzette, aghi e unghie.
Inoltre la notte è un po' difficile tener sotto controllo le mie mani.. ho tagliato le unghie e sto cercando di smettere di torturarmi la pelle ma forse ho bisogno di altro..

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott. Carlo Casati Inserita il 12/12/2016 - 21:44

Milano - Centro storico
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Cara Jessica,
Forse si tratta veramente di una forma di skin picking, cioè l'impulso non controllabile di "torturarsi la pelle", mangiarsi le unghie fino alla radice, strapparsi peli e capelli. Però, per esserne sicuri dovresti fare qualche colloquio con uno psicoterapeuta (consiglio: ad indirizzo cognitivista).
Anche se così fosse, non si tratterebbe di un problema difficile da risolvere, con l'aiuto di un professionista.

Cari saluti,

Dr. Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona