Giada domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Verbano-Cusio-Ossola

Sensazione di mortificazione

Salve,
Sono una ragazza di 19 anni e anche se le cose ora vanno molto meglio, avrei bisogno di qualche consiglio se è possibile. Cercherò di spiegare in modo piuttosto breve anche se il fatto è piuttosto lungo.
Prima d'oggi non credevo che avrei avuto bisogno ma il fatto inizia a farmi star male e parecchio anche. Scrivo nella categoria di ansia e depressione perché anche se è una cosa che riguarda la coppia, il problema sono principalmente io (o forse solo io).
Sono fidanzata da 4 anni con un ragazzo di 4 anni più grande di me e il nostro è un amore realmente forte. Ci amiamo l'uno con l'altra, ci rispettiamo, ci concediamo gli spazi giusti, siamo legati in un modo profondo, diverso da molte altre coppie che ci circondano. Ce lo dicono in tanti, e questo ci rincuora molto. Ci confidiamo sempre tutto a vicenda (anche cose che a volte in una coppia "sarebbe meglio di no") ma fidandoci ciecamente l'uno dell'altra, non abbiamo questi problemi.
I primi problemi sono iniziati circa quando lui ha cominciato a lavorare in un posto dove lo trattavano malissimo. Lo facevano sentire stupido, incapace, gli urlavano addosso offendendolo. Quasi tutte le sere o ci vedevamo o parlavamo per telefono e cercavo di stargli il più vicino possibile. Più avanti è successo che ho vinto una borsa di studio e sono partita per un viaggio estero della durata di 3 mesi. Ci sentivamo sempre, anche se senza di lui ero persa, abbiamo affrontato anche quella, fino a quando un giorno stavo guardando un film con la mia coinquilina e mi manda un messaggio dicendomi che per colpa del lavoro, per la lunga distanza etc a lui mancavano determinate cose, che a lui mancavo io ed è scivolato in un tunnel buio. Mi ha detto che è andato su siti di incontri, ha chattato con altre ragazze (senza scrivere nulla di osceno etc, giusto “ciao come va?” nel quale chiedeva appuntamenti a cui non è mai andato). Mi ha giurato che non ha mai chiesto foto o mandato, perché ha fatto tutto ciò in preda ad un periodo buio e di dolore tra la mia mancanza e il suo lavoro. Ho mandato giù la pastiglia e l’ho compreso. I periodi bui capito a chiunque.
Nel messaggio successivo mi ha raccontato che molto tempo fa, si fermava a chiedere i prezzi di determinate cose alle prostitute ma se ne andava e non ha mai fatto nulla. Lo faceva perché era stravolto. Anche questa ho cercato di mandarla giù. Ripeto, alla fine non ha fatto nulla di imperdonabile. La cosa che mi ha distrutto l’autostima, è successa quando mi ha detto subito dopo che un giorno, è andato in un centro per massaggi (anche se era andato per un problema al collo) e c’erano anche delle ragazze che facevano altro. Lui, ha toccato il seno a una di queste ed è scappato piangendo rendendosi conto dello sbaglio. Si è recato da 5 diversi psicologi per cercare di perdonarsi quello sbaglio e tutt’oggi, nonostante io gli abbia detto che non è un tradimento nel momento in cui ti penti amaramente e stai come è stato lui e soprattutto lo racconti alla tua ragazza, ne soffre. La mia prima reazione è stata una sensazione di vomito, seguito ad un pianto credo infinito. Poi ho capito e ho cercato di non farlo star peggio di quello che stava.
Ormai sono passati mesi da quella volta ma non mi riesco a spiegare una cosa: lui ha cercato un po di sviare la storia per paura di perdermi (inizialmente mi aveva detto che non aveva fatto nulla, poi sentendosi sporco dentro mi ha tirato fuori, pezzi a pezzi, la verità) e solo recentemente ho scoperto la cosa che mi ha distrutto l’autostima: so che è stupido etc ma è proprio per questo che chiedo aiuto. Quella ragazza aveva una sesta di seno. Io ho a malapena una seconda. Mi spiego meglio: io ho perdonato completamente ciò che lui ha fatto, non gliene ho mai dato una colpa, non gliel’ho mai fatta pesare perché passava serate a piangere e soffrire e so che a volte sta molto più male la persona che ferisce che quella che viene ferita. Ci sono passata (in amicizia però). Ma quando usciamo, appena vedo una ragazza con una maglia scollata, con un seno prosperoso etc, inizio a provare una sensazione di inferiorità e mortificazione. Appena lui guarda la scollatura anche solo per 1 secondo, io mi sento morire. Mi vengono le lacrime, inizio a pensare di essere brutta, che se lui avesse una ragazza con un seno molto prosperoso sarebbe molto più bello durante i rapporti e altre cose del genere. Una volta è successo che mi sono tirata indietro nel momento in cui li stava toccando e ha reagito malissimo, sentendosi uno schifo. Non ne posso parlare con nessuno dei mie amici/familiari perché ho paura che lo considerino un traditore etc, cosa che assolutamente non è. Dopo quella volta lì, seguito dal fatto che in all’estero avevo una compagna di stanza con un seno molto prosperoso e spesso ironizzava dicendo che il mio è piccolo, ho perso la mia autostima completamente. Prima stupidamente mi è apparsa l’immagine di una ragazza prosperosa su internet e mi è venuta di nuovo quella sensazione. Gliene ho parlato anche a lui e mi ha detto che per lui è stato come toccare il pavimento, non gliene importa nulla se una ragazza ce le ha più grosse, più piccole, perché non prova quello che prova quando tocca le mie. L’altro giorno ha detto che ama solo il mio seno per quanti sbagli ha fatto e durante i rapporti mi sussurra frasi bellissime. Sa che ne soffro molto e sta cercando di fare il possibile per aiutarmi, l’unico problema è che ogni volta si sente in un modo indiretto la causa, anche se gli ho detto mille volte che non è così. Sono stufa di sentirmi in questa maniera ogni volta, è una sensazione orribile che non auguro a nessuno. Sono stufa che ogni volta che lui guarda anche solo un secondo (giustamente) una ragazza di fronte a noi di stendere il muso stando male e facendo star male pure lui. Magari succede che a volte lui è stanco e si addormenta senza far nulla e io piango pensando “ecco, gli faccio schifo”. Non so davvero cosa fare. So che il vero amore di certo non si basa sulle dimensioni del seno, del sedere e robe così, ma non posso fare a meno di sentirmi inferiore a lei, per quanto lui ami solo me e mi rincuori ogni volta. Magari quando mi dice determinate cose lì per lì sto benissimo, ma magari dopo un'oretta sono di nuovo punto e a capo. Non voglio farlo sentire male ogni volta, perché quel discorso lo uccide proprio e soprattutto, non voglio più sentirmi in questa maniera.
Mi scuso per la lunghezza del racconto e ringrazio molto.

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