Marcello domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Brindisi

La amo o no?

Sto con una ragazza da 5 mesi. Prima ragazza, prime esperienze "di quel tipo". Io 18 anni lei 19.
Ci conosciamo su Internet e nasce per entrambi una sorta di amore platonico. Lei stava uscendo da una relazione di 2 anni, è stata lasciata, lei era innamoratissima di questo ragazzo ma lui si stanca. Poi ci incontriamo, e non mi piace esteticamente. La immaginavo diversa. Glielo dico e ci separiamo ma comincia a mancarmi terribilmente e mi rendo conto di aver sbagliato. La convinco a uscire di nuovo e da lì tutto bene: ci mettiamo insieme, la amo alla follia. Dopo un mese, lei mi dice che si sente insicura e che non intende continuare. Basta un giorno senza sentirci e lei ritorna dicendomi che ha sbagliato e si è resa conto che non può stare senza di me. Da quel momento un'estate spettacolare, ci vediamo quasi ogni giorno, stiamo benissimo, c'è una passione travolgente da entrambe le parti. La sento mia, sento di essere il suo uomo e voglio finalmente darle la gioia e la tranquillità che per troppi problemi non ha mai avuto. Parliamo di progetti, del futuro insieme, entrambi vediamo l'altro come il nostro partner per la vita, ci immaginiamo come marito e moglie e come genitori in futuro ed è bellissimo. Qualche sporadica litigata che si risolve subito. Io la amo da morire e penso a lei ogni secondo. Finchè un giorno non litighiamo peggio del solito per una mia colpa (niente di troppo grave), quel giorno lei dimentica la pillola e io ho paura che possa essere incinta. Comincio a stare male e a dubitare del mio amore per lei, 3 giorni di fortissima ansia e dubbi che si manifestano sempre con la domanda "la amo o no?", un pensiero fisso che non mi dà pace. Poi quest'ansia sparisce al'improvviso così come era arrivata, le viene poi il ciclo e si risolve tutto. Un altro mese di passione e amore. Eseguo uno spermiogramma il 26 Agosto per un problema che ho dalla nascita ed emerge una situazione grave di quasi infertilità. Io sto male, lei di più. Non posso darle un figlio, non posso darle il futuro che avevamo pianificato. Piano piano accettiamo la cosa e pensiamo alle cose positive e a stare tranquilli insieme e il problema viene accantonato. Sembra andare tutto di nuovo bene ma una settimana fa, senza alcun motivo, all'improvviso, ho di nuovo la crisi. Uguale alla precedente: domande ossessive sul mio sentimento verso di lei, sto male, non penso ad altro e non sono sereno. Quando esco con lei la situazione migliora ma a volte ritorna il disagio e mi sento male. Comincio a sentirmi lontano da lei, come se una parte di me non la volesse più. I sentimenti devastanti di prima si affievoliscono tantissimo, non riesco a capire cosa mi succede e sto male. Giorni e giorni a pensare e pensare ma non trovo una via d'uscita, non riesco ad essere sereno, e glielo dico. Penso di essermi disinnamorato e che lasciarla sia la scelta migliore, Alterno momenti di benessere a momenti in cui mi manca e mi pento della scelta fatta, lei non riesce ad accettare del tutto la cosa e io nemmeno. Mi sento triste e vuoto e depresso. Non riesco a essere quello di prima ma ancora c'è qualcosa che mi tiene legato a lei e non riesco a lasciarla andare. Sono geloso da morire e ancora ho una grande attrazione fisica verso di lei ma sento ancora questa parte di me che la respinge, senza motivo.
Non riesco a capire se mi sono disinnamorato di lei e basta, o se le mie ansie sono un qualcosa che non dipende da lei in nessun modo e che devo superare da solo non lasciandola. Sono molto confuso.

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott. Antonio Amatulli Inserita il 30/09/2015 - 19:40

salve marcello,
usualmente, davanti ad una domanda come la Sua domando: "se non la amassi, sbaglio o non la penseresti? Chi è una persona che non ami? E quali sono i tuoi sentimenti riguardo ad essa?

detto questo, le lascio una mia riflessione: la sofferenza non è data dal disinnamoramento, ma dal "lutto" dei vostri progetti. Credo che lei Marcello sia ancora innamorato di lei, ma quella parte di lei che aveva sognato quel particolare futuro, non essendoci più quel futuro, non ha più ragione di voler stare con la sua ragazza.

A mio avviso, da un lato lei deve elaborare quel problema che avete accantonato, da un lato dovete ricostruirvi un progetto di vita che tenga in considerazione della realtà dei fatti. (es. la situazione di quasi infertilità)

Quindi, ricapitolando, sicuramente lei sente un vuoto e si sente depresso, ma non credo perché ha smesso di amare la sua ragazza, quanto perché è andato a sfumare il progetto di vita che vi eravate costruiti.

Cordiali saluti,

Antonio Amatulli