Cos’è l’effetto Mandela?
Il fenomeno noto come “Effetto Mandela”, detto anche “false memory”, è sinonimo di falso ricordo. Può essere manifestato da un individuo o può essere un falso ricordo collettivo manifestato da un gruppo di persone.
L’espressione “Effetto Mandela” fa riferimento a quando una o più persone affermano di ricordare perfettamente degli avvenimenti che, in realtà, non si sono mai verificati o si sono verificati in modo diverso. Sono del tutto persuasi che il ricordo sia vero e certamente accaduto e di solito sono anche in grado di spiegarne i dettagli!
Può capitare a tutti di sperimentare l’effetto Mandela, per esempio quando sentiamo di avere già vissuto una situazione o quando vediamo chiaramente smentito un ricordo che consideravamo certo. Il nostro cervello registra più o meno consciamente ciò che vediamo, sentiamo e sperimentiamo, ma a volte avviene una distorsione nella nostra memoria e si producono degli errori nei ricordi.
Questo fenomeno è stato studiato scientificamente a partire dal 1974 da Pierre Janet, Sigmund Freud e Elizabeth Loftus. Quest’ultima, in particolare, è nota come la prima ricercatrice sui falsi ricordi. I suoi primi studi si focalizzavano sugli effetti dei falsi ricordi sul linguaggio.
Perché si chiama così?
L’espressione “Effetto Mandela” origina da un fatto storico. È stata coniata nel 2010 dalla studiosa del paranormale Fiona Broome.
Durante un congresso, l’autrice parlò della morte in carcere dell’attivista sudafricano Nelson Mandela. Raccontò di come egli morì negli anni ’80 e aggiunse vividi dettagli sul funerale, sul discorso della moglie e sui giornalisti presenti. Ma quel giorno Nelson Mandela era ancora in vita. Il leader sudafricano morì nel 2013, a casa sua, a causa di un’infezione polmonare.
Successivamente, la studiosa investigò sui suoi falsi ricordi riguardo alla scomparsa di Mandela e scoprì che tante altre persone erano convinte di aver assistito alle stesse scene del funerale da lei descritte e avevano dei ricordi che combaciavano perfettamente con i suoi. Scrisse anche un articolo a riguardo. Quei ricordi erano condivisi, si trattava di un errore della memoria collettiva!
Perché si originano i falsi ricordi?
In psicologia, l’effetto Mandela è chiamato anche “confabulazione”, che può essere personale o collettiva. Ciò che avviene è che il cervello costruisce un ricordo o riscostruisce un fatto dimenticato, generando una sequenza di eventi che sia probabile a partire dagli elementi che ha a disposizione nella memoria.
Il falso ricordo deriva da una ricombinazione e aggregazione di confabulazioni, invenzioni, suggestioni e/o ricordi parziali e frammentati.
In pratica, di fronte a un deficit della memoria, il cervello cerca di compensare creativamente i vuoti. Per ricostruire le informazioni mancanti, va alla ricerca di spiegazioni plausibili generando il falso ricordo. Una volta che questo si sedimenta nella memoria, si sarà fermamente convinti della veridicità del proprio ricordo.
In uno studio del 2015, il 33% dei partecipanti dichiarava di aver visto dei video riguardanti notizie di cronaca, tra cui uno sull’interno di uno dei velivoli coinvolti nell’attentato dell’11 settembre 2001. Questi video in realtà non esistevano affatto, perché non vi sono riprese dell’attentato che siano state fatte dall’interno dei velivoli.
La spiegazione è che, visto che in tv si sono viste parecchie riproduzioni realistiche di temi simili, il cervello di queste persone ha fatto un “collage” di un ricordo vero, (quello di avere visto in tv il video dell’incidente dall’esterno) e un ricordo falso (quello di un film o un documentario su un’incidente areo, erroneamente attribuito all’attentato dell’11 settembre). Così, si è generato un terzo ricordo, falso.
Sindrome da falsa memoria
In psicologia si parla anche di “sindrome da falsa memoria”, una patologia mentale in cui un soggetto basa una parte prevalente della propria vita su falsi ricordi, riconoscendoli come veri.
Nonostante la sindrome non sia riconosciuta come disturbo psichiatrico a sé stante, si tratta di una condizione seria che può avere un impatto significativo sul benessere personale e sulla quotidianità di chi ne soffre.
A differenza di un semplice falso ricordo, in questo caso la persona basa la sua identità, le sue relazioni e le sue scelte di vita su memorie errate, spesso traumatiche.
Differenza con amnesia infantile
Freud descrisse l’amnesia infantile come la comune incapacità di un adulto di recuperare memorie relative ai primi 5 anni di vita. L’effetto Mandela, invece, è relativo alla costruzione dei falsi ricordi.
Tuttavia, può esserci un collegamento tra amnesia infantile ed effetto Mandela, per esempio quando un adulto si convince di ricordare perfettamente un avvenimento d’infanzia ma in realtà ha solo visto delle fotografie a riguardo o ascoltato delle storie raccontate dai familiari.
Cause psicologiche
Come spiegato prima, l’effetto Mandela è un errore di elaborazione dei ricordi. I meccanismi psicologici che si ipotizza siano alla base di questo errore sono:
Suggestionabilità: Veniamo influenzati da ciò che ci dicono le persone fidate.
Terapie volte al recupero di ricordi: Terapie come la Recovered Memory Therapy o l’ipnosi possono indurre alla creazione di falsi ricorsi.
Gaslighting: Subire una manipolazione psicologica può portare a non fidarsi della propria memoria.
Disinformazione: Informazioni vere, quando vengono contaminate con altre inattendibili, possono farci convincere di falsità. La gran velocità di diffusione delle fake news su internet spiega perché molte persone credono reale ciò che una volta era considerato pura immaginazione.
Bias cognitivo: Noi esseri umani spesso preferiamo seguire la massa nell’interpretazione della realtà quando si diffonde un’informazione che ci sembra preferibile a ciò che credevamo reale. Si tratta di un meccanismo di difesa per evitare la dissonanza cognitiva.
Cause Biologiche
Possono esserci delle ragioni biologiche alla base della formazione di falsi ricordi. Tra queste vi sono patologie come:
Demenza
Encefalite
Traumi e lesioni cerebrali
Criptomnesia (un disturbo della memoria in cui i ricordi appaiono come creazioni originali)
Altre sindromi che causano amnesia e disturbi della memoria
Abuso di sostanze.
Anche una scarsa quantità e qualità del sonno può causare l’effetto Mandela. Infatti, durante il sonno la mente elabora i ricordi e seleziona quelli da immagazzinare. Con un processo denominato “consolidazione sinaptica” vengono stoccati in specifici circuiti i nuovi ricordi, che in seguito verranno integrati con i vecchi.
In chi soffre di disturbi del sonno, possono verificarsi dei “buchi” in questo processo di registrazione. Così, il cervello rimpiazzerà gli elementi mancanti a partire da elementi preesistenti, causando l’effetto Mandela.
Teorie
Il fenomeno dell’effetto Mandela è molto dibattuto, tanto che oltre alle spiegazioni scientifiche sono emerse anche diverse teorie fantasiose che citiamo solo per curiosità:
Teoria degli universi paralleli: I falsi ricordi sarebbero in realtà reali, ma accaduti in realtà alternative. La nostra coscienza si muove in universi paralleli e questo porta alla sovrapposizione di diverse linee temporali, e così all’effetto Mandela. Questa teoria si baserebbe sugli studi sull’entanglement quantistico del fisico quantistico Hugh Everett, secondo cui per ogni stato quantistico si creano diverse versioni della realtà, che sono parallele ma possono influenzarsi a vicenda.
Teoria di Max Loughan: Lo scienziato americano, sostiene che il nostro universo è stato distrutto dal CERN (istituto svizzero, noto per essere il più grande laboratorio al mondo per la ricerca nucleare) nel corso degli esperimenti. Adesso ci troveremmo in un mondo parallelo. Alla base dei falsi ricordi ci sarebbero motivazioni quantistiche in linea con la teoria degli universi paralleli: la coscienza si disloca tra gli universi e si creano discrepanze tra le memorie e le varie realtà.
Teorie di cospirazione: Diverse persone ritengono che i governi e gli strumenti di potere esercitino una manipolazione mentale per strumentalizzare le masse per i propri fini sperimentali.
Queste invece le teorie psicologiche che fanno riferimento ai concetti menzionati precedentemente:
Teoria della confabulazione, per cui si verificherebbero degli errori di rielaborazione dei ricordi.
Teoria dell’induzione esterna, secondo cui possiamo essere indotti a generare o modificare i nostri ricordi.
Teoria della criptomnesia, secondo cui il cervello rende reale dei ricordi dalle origini confuse.
Teoria fuzzy trace (cioè “traccia sfocata:”): La nostra memoria lavora su diversi livelli. A un livello superficiale immagazzina il ricordo del senso di ciò che abbiamo vissuto. A un livello più profondo immagazzina i dettagli dell’evento. Il falso ricordo si viene a creare quando associamo il senso generale di un evento non vissuto a dei dettagli puntuali di un evento realmente vissuto.
Esempi di falsi ricordi
La frase “Specchio, specchio delle mie brame”, detta dalla regina cattiva nel film Disney Biancaneve, è nella memoria collettiva. Ma si tratta dell’effetto Mandela! In realtà, la regina dice allo specchio: “Specchio, servo delle mie brame.”
Topolino, o Mickey Mouse, non indossa le bretelle, ma in molti “ricordiamo” il suo abbigliamento proprio con questa caratteristica!
Un altro esempio riguarda l’omino del Monopoly. In tanti siamo certi che indossi un monocolo, ma non è così.
Un esempio storico dell’effetto Mandela è quello degli scontri di piazza Tienanmen, avvenuti in Cina nel 1989. Molti affermarono che i carri armati hanno finito per schiacciare un uomo coraggioso che cercava di contrarrestarne l’avanzata, uccidendolo. Questo è l’evento rimasto nella memoria collettiva. Le realtà, le cose sono andate diversamente, come riportato dai video che documentano cos’è accaduto quel giorno.
Come scoprire se si tratta di un falso ricordo?
In uno studio del 2021 condotto su 52 volontari, sono state identificate queste due strategie per distinguere un falso ricordo da un ricordo di un fatto reale:
Individuazione e accertamento della fonte dei ricordi (per esempio racconti e fotografie)
- Aumento di consapevolezza che è possibile essere indotti alla creazione di falsi ricordi (per esempio quando si ricevono molte domande riguardo a un fatto apparentemente accaduto).
Con l’uso di queste due strategie, buona parte dei partecipanti ha smascherato dei falsi ricordi relativi all’infanzia. Molti di questi ricordi derivavano da confabulazioni generate a partire dai racconti dei propri genitori.
IN SINTESI
Cos'è l'effetto Mandela?
L'effetto Mandela è un fenomeno in cui un gruppo di persone condivide un falso ricordo di un evento.Quali sono le cause dell'effetto Mandela?
Può essere causato da distorsioni cognitive, false memorie collettive o l'influenza delle informazioni esterne.Come si creano i falsi ricordi?
La memoria può essere influenzata da suggestioni, esperienze personali e l'interazione con altre fonti di informazione.
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Oggi ad esempio abbiamo parlato dell'effetto Mandela.
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Bibliografia
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