articoli di psicologia del Dott. Carlo Casati

risposte dello specialista Carlo Casati

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piango per qualsiasi cosa

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katybobbi, il pianto frequente e immotivato PUO' essere sintomo di una qualche patologia, ma da solo NON basta. Urge colloquio con psicoterapeuta per approfondimenti...

vecchia amicizia

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Cara F., se non ti è possibile riallacciare i rapporti di amicizia con la persona in causa, può essere spiacevole, forse. Non è chiaro perchè questa sia divenuta una ossessione per te, tanto da rovinarti la vita… Rivolgiti a uno psicoterapeuta per qualche colloquio chiarificatore. Io esercito a Verona. Uso anche Skype per colloqui a distanza. Cari Saluti...

E' ansia?

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Caro Daniele, molto probabilmente si tratta di un problema di ansia (con attacchi di panico). E' un problema da affrontare con un aiuto psicoterapeutico. Di solito, si risolve bene e relativamente in fretta. Comunque non aspettare, perchè più aspetti che passi da solo (e non succede), più passa il tempo, più fatica farai a liberarti dal disturbo. Ti consiglio di contattare un terapeuta cognitivista. Saluti. Dott. Carlo Casati - Verona...

RAPPORTI CON L'AUTOSTIMA

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Caro Antonio, Capisco il tuo disagio. Tuttavia, i problemi che riporti nella tua mail (carente autostima, inappropriato senso di vergogna, fobia sociale) sono molto più diffusi di quanto pensi e, normalmente, si risolvono con un aiuto psicoterapeutico valido. Importante, però, è affrontare il problema presto e in modo efficace, poichè questo non si risolverà da solo. Aspettare può solo renderti la vita difficile inutilmente. Inoltre il lavoro psicoterapeutico è facilitato ed abbreviato nei soggetti giovani come te. Cari saluti, Dr. Carlo Casati - Verona...

Cerco aiuto. Depressione o periodo difficile?

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Cara Giusy, E' difficile diagnosticare una depressione senza qualche colloquio mirato. Ma, lasciando perdere la questione strettamente nominale, indubbiamente dalla tua mail emerge un malessere che va affrontato con un aiuto psicoterapeutico. Sarà sicuramente di aiuto, mentre aspettare può solo rendere più lungo e complicato il percorso terapeutico. Cari Saluti, Dott. Carlo Casati - Verona...

Amalgama distruttiva

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Carissima Silvia, Ci sono molti punti da chiarire in quello che scrivi. Ad esempio, parli di un precedente episodio di depressione maggiore: come ne sei uscita? Hai già fatto psicoterapia? Quale? Ne hai tratto beneficio? Chi e come ha diagnosticato un "ritardo cognitivo" e una "assenza di passioni? L'unico consiglio utile che posso darti é di chiedere l'aiuto di uno psicoterapeuta. Ci sono momenti in cui é molto difficile risolvere certi problemi da soli. Capisco che potrebbe essere uno sforzo anche solo prendere questa iniziativa, ma é un passo indispensabile. Considera che, in molti casi simili al tuo, più aspetti a rivolgerti ad un esperto, maggiore lo sforzo necessario per venirne fuori. Cari saluti, Dr. Carlo Casati - Verona...

Come ripartire da zero?

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Caro Andekil, Capisco come ti senti. Certamente con la tua ragazza hai vissuto momenti felici. Considera però: hai vissuto momenti felici anche prima di conoscerla e, se ci pensi, qualche momento in cui ti sei sentito sereno c'è stato anche dopo che ti ha lasciato (ad es. un incontro divertente e piacevole con i tuoi amici). Tutti noi perseguiamo lo scopo di essere felici. A volte ci riusciamo meglio con una persona cara, a volte ci possiamo riuscire altrimenti. In gran parte la tua attuale apatia e lo sconforto dipendono dal continuo rimuginare intorno al fatto di essere stato lasciato (perchè l'ha fatto, cosa ho sbagliato, cosa c'è che non andava bene in me). Non c'è niente di sbagliato in te! Certe cose succedono e basta. Tormentarsi sui perchè non risolve nulla, se non a deprimersi. In questo momento dovresti cercare di impegnarti a fare qualcosa che ti piace. E sicuramente c'è qualcosa che ti procurava gioia anche prima di incontrarla. Riprendi tutte le attività che ti danno felicità. Fai uno sforzo. E ricorda che il dolore che provi è in gran parte dovuto ai tuoi pensieri tormentati e autosvalutanti intorno all'abbandono. Pensieri che non ti portano da nessuna parte e che sono la causa prima del tuo umore nero. Cari saluti, Dr. Carlo Casati - Verona...

Mi sento solo, abbandonato e diverso.

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Caro Luigi, Capisco il tuo stato d'animo. Tuttavia, non si può capire appieno il problema da una mail, anche se ben scritta. Qualche colloquio con un bravo psicoterapeuta mi pare necessario: a volte bisogna avere la forza di chiedere aiuto ad un esperto. Comunque, considera che il tuo valore non dipende dal giudizio altrui (o quello che tu pensi sia il giudizio altrui). Dovresti riconsiderare quelli che sono i TUOI obiettivi di vita e provare a perseguirli con calma e determinazione. Non puoi far dipendere la TUA felicità solo dalla ricerca dell'approvazione degli altri. Essere benvoluto da tutti e sempre è impossibile. E' uno sforzo inutile. Porsi uno scopo irraggiungibile genera per forza frustrazione per assenza di risultati. Saluti, Dr. Carlo Casati - Verona...

La bruttezza e l'intelligenza

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Caro Vito, Purtroppo da una mail è impossibile fare una diagnosi. Ci sono molte domande che mi vengono in mente. Solo qualche colloquio terapeutico può chiarire le idee ed, eventualmente, indirizzare una psicoterapia. Ti consiglio di rivolgerti ad un collega della tua zona. In ogni caso, lascia perdere le chat, trovi tutto e il contrario di tutto: non aumentare la confusione. Ripeto: fatti aiutare da un esperto e ne trarrai beneficio. Saluti, Dr. Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Problema con mio padre che tradisce mia madre

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Cara Anna, Come ti senti in questa situazione? Come la vivi? Che emozioni provi? Dalla tua mail emergono ansia, paura, sensi di colpa (lo dovrei dire a mia madre), rancore (verso il padre violento e colpevole). Ma da quale pensiero nascono tutte queste emozioni spiacevoli ed insostenibili? Forse dalla tua convinzione che sarebbe utile e giusto fare qualcosa per riportare la pace tra i tuoi genitori. Ho forti dubbi che tu possa intervenire attivamente nelle dinamiche relazionali tra tuo padre e tua madre. Solo loro possono gestire la relazione in modo più sano. Tu puoi fare ben poco: quindi non tormentarti e non stare a rimuginare su quello che dovresti o potresti fare. Un consiglio: concentrati sui TUOI obiettivi di vita. Che cosa vuoi nel tuo futuro? Che cosa ti potrebbe rendere più serena? Persegui i TUOI obiettivi con calma e determinazione. La tua felicità non dipende dagli altri (neanche dal benessere relazionale tra i tuoi genitori). Inseguire scopi che non dipendono da te (la pace coniugale) potrà solo generare fallimenti e frustrazioni. Cari Saluti, Dr. Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Gastrite cronica e ansia a chi rivolgersi per ritrovare il benessere?

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Caro Santo, Capisco la tua preoccupazione, ma non essere assolutamente disperato! - Attacchi di panico e ipocondria sono disturbi molto diffusi e curabili in modo relativamente breve ed efficace con la psicoterapia. - La tua giovane età aiuta a prevedere un esito positivo. - Un eventuale aiuto temporaneo con antidepressivi può essere indicato in qualche caso. Non c'è nessun reale motivo per essere pregiudizialmente ostili a questi farmaci. Sul Web si trova tutto ed il contrario di tutto: affidati a un esperto! - Ti consiglio, però, di non aspettare, perchè certi disturbi non passano da soli, possono anzi cronicizzare, rendendo il recupero più lento e difficile. Consiglio un approccio psicoterapeutico cognitivo-comportamentale. Cari saluti, Dr. Carlo Casati - medico psicoterapeuta e farmacologo - Verona...

Dismorfismo corporeo

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Cara Sabrina, non ti fidare di "autodiagnosi" sulla base di quello che magari leggi sul web. Dismorfismo è una parola grossa. Comunque, il problema psicologico c'è e va indagato. Autostima troppo condizionata dal parere altrui? Perfezionismo? Altro? Purtroppo, non si può approfondire da una mail. Occorre rivolgersi a una struttura pubblica che fornisca il servizio a prezzi inferiori. La qualità di tali servizi è molto variabile. Informati e prova. Non hai niente da perdere. Cari saluti, Dr. Carlo Casati - Verona...

Pelle delle labbra

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Caro Marco, Con tutta la prudenza possibile, visto che quello che ti sto per dire si basa solo su una mail, Il tuo problema si chiama skin picking, ed è una delle molte forme in cui si manifesta il disturbo ossessivo-compulsivo. Come tale va curato con psicoterapia + farmaco antidepressivo (in qualche caso). Consiglio un approccio cognitivo-comportamentale. E' necessario esaminare il pensiero che sta alla base del tuo comportamento "strano": che cosa potrebbe capitare se ti astenessi dallo strappare la pelle? Perchè dopo ti senti "liberato"? Contatta un bravo psicoterapeuta della tua zona. Il tuo problema, per quanto "strano" possa sembrare, si può risolvere in modo relativamente breve. La tua giovane età aiuta. Cari saluti, Dr Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Mia madre mi soffoca e mi impedisce una vita privata

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Carissima, Capisco la situazione. Ma ti senti serena così? Direi di no. Forse a 30 anni i tuoi bisogni non coincidono con quelli che tua madre immagina siano i migliori per te. Hai provato a parlare dei TUOI obiettivi di vita con tua madre? C'è possibilità che capisca che i TUOI obiettivi siano diversi dai SUOI, cioè da quelli che lei ritiene essere i migliori per te, in buona fede? Se hai veramente esaurito ogni possibilità di dialogo, non ti resta che prendere in mano la TUA vita, avendo chiaro dove vuoi andare. Ora che hai un lavoro, non dipendi neppure economicamente da tua madre. La vita è tua e ne sei responsabile solo tu. Se il modo di perseguire i tuoi obiettivi per arrivare ad una condizione di "serenità" non coincide con quello immaginato per te da tua madre, e se non c'è possibilità di parlarne in modo esplicito e pacato, cosa puoi fare? Prenderti la responsabilità di una rottura (magari non sarà definitiva), e perseguire i tuoi scopi. Altrimenti, saranno rimpianti e risentimenti verso tua madre che accuserai di averti impedito di seguire la tua strada. Magari pensi che agendo così la ferirai. Forse un po', forse invece alla fine capirà. Ma non agendo fai del male a te stessa e poni le basi per l'infelicità di entrambe. Cari saluti, Dr. Carlo Casati - Verona...

Ansia e Panico sull'autobus

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Cara Valentina, E' normalissimo che gli attacchi di panico compaiano all'improvviso, anche in persone che prima erano molto poco sensibili al rischio. Talvolta in seduta emerge un motivo (es. un evento responsabilizzante, come la decisione di un matrimonio), altre volte non è così. In ogni caso tieni presente: - Gli attacchi di panico possono essere molto disturbanti, ma sono ben trattabili con la psicoterapia. - A mio parere, l'approccio più concreto, efficace e breve é quello cognitivo-comportamentale. - Prima ti rivolgi ad un esperto meglio è. Infatti l'unico rischio è che il problema si cronicizzi rendendo più difficile uscirne. - Evita di assumere benzodiazepine (Tavor, Lexotan,,ecc.). Danno sollievo immediato ma temporaneo, danno dipendenza e assuefazione: un problema in più per la psicoterapia. Di solito non occorrono farmaci. In rari casi "resistenti", la psicocoterapia può essere associata ad un antidepressivo SSRI, per qualche mese. Saluti, Dr. Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Sogno

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Carissima, Ci sono diverse scuole/indirizzi di psicoterapia. Alcuni danno importanza ai sogni e ne danno interpretazioni, altre scuole assolutamente no. Personalmente, non mi preoccuperei troppo dei sogni, e delle loro interpretazioni, spesso arbitrarie e soggettive. Con tutto il rispetto, preferisco un approccio scientifico ai disturbi psicologici. DR. Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Difficoltà relazionarsi con ragazze?

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Carissimo Paolo, Capisco la tua frustrazione nel sentirti in imbarazzo con le ragazze. Questo imbarazzo, questa paura di "fare brutta figura" sono più comuni di quanto si pensi. A volte, si estendono ad altri campi (es. nel lavoro) e sono di ostacolo alle quotidiane relazioni sociali. Tuttavia, se affrontate all'esordio, quando certe idee "disturbanti" ("e se sbaglio? Che vergogna, sarà un disastro insopportabile") non sono ancora radicate nella mente, si può cambiare atteggiamento in modo relativamente rapido e semplice. E' però importante affrontare il problema, non aspettare perchè è raro che certe convinzioni su di sè e sugli altri passino da sole. Ti consiglio una terapia cognitivo-comportamentale. Con un piccolo aiuto, le cose miglioreranno presto. Cari saluti, Dr.Carlo Casati - Verona...

Ho paura del doc omosex

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Caro Antonio, Premesso che non si può far diagnosi basandosi solo su una mail, il tuo sembra proprio un caso di DOC. Il DOC è un disturbo più diffuso di quanto si pensi, ma è controllabile con opportuna psicoterapia. Sicuramente efficace è la terapia cognitivo-comportamentale. L'importante è non aspettare: il DOC può avere una sintomatologia altalenante, cioè talvolta pare migliorare da sè, o viceversa. In realtà, se non è affrontato con l'aiuto di uno psicoterapeuta, non scompare mai spontaneamente. Ed è tanto più efficace l'intervento, quanto più è precoce e quanto più il paziente è giovane. Perciò, ribadisco con decisione, NON aspettare! Aggiungo che all'inizio possono essere utili farmaci antidepressivi SSRI: qualche mese di terapia farmacologica spiana la strada alla psicoterapia. Saluti, Dr. Carlo Casati - Verona...

Ansia, attacchi di panico, ipocondria

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Importante è iniziare al più presto una terapia cognitivo-comportamentale. Le consiglio vivamente di sospendere diazepam o altre benzodiazepine. In qualche caso gli attacchi di panico richiedono l'uso temporaneo di antidepressivi SSRI, ma questo va valutato con un medico psicoterauta. Saluti. Dr. Carlo Casati - Verona...

rabbia repressa ed evitare il confronto

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Caro Andrea, Non c'è bisogno di mostrare rabbia per esprimere la propria opinione! Ed è doloroso provare rabbia, sentirsi debole per non riuscire ad esprimerla. C'è sempre un modo rispettoso per esprimere la ns opinione,senza per questo offendere nessuno. Ti suggerisco di approfondire con uno psicoterapeuta l'approccio comunicativo "assertivo". Saluti! Dr. Carlo Casati - Verona...

Lo stress può causare disturbi fisici?

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Gentile Serena, Certo che sì. I disturbi che elenchi e molti altri possono avere una causa psicologica. Il percorso che hai seguito è corretto: cioè è importante che prima si escludano patologie di pertinenza medica. Poichè questo lo hai fatto già, dovresti rivolgerti ad uno psicologo. Un consiglio: in generale è bene non aspettare troppo tempo. Più presto affronterai il tuo problema, prima e più facilmente ne uscirai. Chiedere un aiuto psicologico in un momento difficile è segno di saggezza, non di "debolezza". Inoltre, chi ha detto che i "forti" non possano avere problemi di vita?. E poi forte/debole non è proprio una categoria psicologica! Saluti, Dr. Carlo Casati - Verona...

Depressione e attacchi di panico

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Gentile signora, Lo XANAX non serve per la depressione e non aiuta a controllare gli attacchi di panico, come ha constatato. Prima di tutto, sarebbe necessaria una diagnosi precisa, poi bisognerebbe affrontare il problema con uno psicoterapeuta ed, eventualmente, assumere un antidepressivo. Gli attacchi di panico NON devono essere trattati con benzodiazepine, che funzionano solo all'inizio e poi causano tolleranza e dipendenza. Le consiglio un approccio psicoterapeutico cognitivo-comportamentale. Con i migliori auguri, Dott.Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Angoscia paralizzante

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Caro Massimiliano, Le info che fornisci, purtroppo, sono troppo generiche anche solo per vago consiglio in questa sede. Ti consiglio di rivolgerti ad uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, col quale costruire quel rapporto di fiducia indispensabile per affrontare qualunque problema psicologico. Cordialmente, Dr. Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Paura di essere gay

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Effettivamente, potrebbe essere un disturbo ossessivo-compulsivo. In tal caso, la psicoterapia può essere associata con farmaci antidepressivi SSRI, spesso con buonissimi risultati. La giovane età e l'inizio precoce della psicoterapia sono fattori positivi per un recupero relativamente rapido. Se entro 6 mesi circa non noti miglioramento, consiglio di rivolgerti ad un collega di orientamento cognitivo-comportamentale. Saluti, Carlo Casati - medico psicoteraputa - Verona...

Condividere lo psicologo con il proprio figlio?

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In assoluto è sconsigliabile che un terapeuta singolo abbia in cura contemporaneamente 2 parenti stretti, per problemi distinti. Possono sorgere svariati problemi che non ho il tempo/spazio di elencare, ma alcuni sono intuibili. Le consiglio di rivolgersi ad un secondo collega. Dr.Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Ansia e depressione citalopram

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Buongiorno Francesca, Citalopram è un farmaco antidepressivo serotoninergico (SSRI), da molti anni in commercio e per questo ben conosciuto. E' uno dei più selettivi, cioè, praticamente, alle dosi consigliate non agisce su altri recettori . Per la mia esperienza, alla dose minima efficace (20 mg/die), non ho visto mai effetti collaterali. Comunque, in accordo ai colleghi che mi hanno preceduto, le consiglio di intraprendere una psicoterapia. Ad es., è dimostrato che psicoterapia cognitiva + antidepressivo hanno un effetto sinergico (superiore alla semplice somma degli effetti dei singoli trattamenti). Saluti. Dott. Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Fitta al petto e difficoltà respiratoria

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Stefano, Nessuno ha pensato ad un esame di polisonnografia? Serve per diagnosticare eventuali apnee notturne. Per me andrebbe fatto. Saluti Dr.Carlo Casati medico psicoterapeuta - Verona...

Sono caduto in depressione?

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Carissimo, Le info che fornisce sono troppo poche e assai vaghe.Non credo che, basandosi su queste poche parole, potrà ottenere un parere sensato. Le consiglio di rivolgersi al più presto ad un professionista di Sua fiducia. Cari saluti. Dr. Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Cambiare facoltà a 24 anni?

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Buongiorno Antonio, Capisco la tua delusione per quelli che consideri 5 anni persi, ma considera: - Inizialmente il tuo obiettivo lavorativo era fisioterapia (biologia é stato un ripiego). Ora, dopo anni di tentativi frustrati di accedere al corso, ai semplicemente cambiato obiettivo. Succede a molti. Succede in varie fasi della vita. Succede in campi diversi (es. guarda quante mail in questo stesso sito sono centrate su delusioni affettive, tentativi sofferti di cambiare partner, magari dopo anni di convivenza). - La nostra capacità di affrontare i problemi che la vita ci propone, é anche dovuta ad una certa flessibilità di scopi. Molte patologie ansiose derivano proprio da una rigidità mentale, che ostacola la presa in considerazione di altre soluzioni, quando i tentativi di perseguire uno scopo si rivelano inutili e frustranti (es. molti soggetti si autoimpongono degli scopi in modo rigido e difficilmente modificabile senza l'aiuto di un professionista - es. pensieri come "devo diventare avvocato, altrimenti sarò un fallito" sono lacci che uno si autoimpone, per svariate ragioni. Ma diventano macigni di sofferenza se lo scopo non viene raggiunto: "allora sono un fallito" ,infatti, é il pensiero finale. - Quindi secondo me, hai preso la decisione più saggia e più sana, accettando di cambiare uno scopo che dopo 5 anni di fallimenti, era ormai divenuto generatore di frustrazione, tristezza, possibile compromissione dell'autostima. - Questa tua capacità di cambiare obiettivi é una qualità da non sottovalutare, perché potrà tornarti utile anche in futuro e in altre circostanze. - Il fatto che al momento, tu ti senta deluso è assolutamente normale. Il più delle volte la cosa si risolve da sola, quando ti sarai concretamente impegnato a perseguire il nuovo scopo (più chiaramente detto , quando comincerai i corsi di infermieristica e comincerai ad apprendere il lavoro pratico in corsia), subentreranno altri pensieri ed emozioni, legati a questa tua nuova realtà. Cordiali saluti, Dr. Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Situazione pesante in famiglia

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Salve Maria, Lei ci dice che ha 26 anni. Niente altro. Questo rende più complessa la risposta. Lavora? Ha un reddito indipendente? Quali i suoi interessi, obiettivi di vita si è posti? Sono compatibili con la situazione familiare? Indipendentemente da ciò, mi pare che si prenda troppo a cuore la condotta di sua madre e la situazione generatasi é di reciproca sofferenza/insoddisfazione. Forse é il momento di cominciare a pensare ai SUOI PROPRI bisogni/scopi. Uscire dalla casa materna mi pare una soluzione a cui pensare. Saluti, Dr. Carlo Casati - medico psicoterauta - Verona...

Circolo vizioso

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Buongiorno Marco, Ti rendi perfettamente conto che così non puoi andare avanti. La tua vita ti sembra senza scopo ed hai difficoltà di relazione che ti paiono insormontabili. Chiudi dicendo che hai bisogno di aiuto. Direi che sei, paradossalmente, a buon punto. Infatti, rendersi conto di avere bisogno di aiuto é il primo presupposto perché questo aiuto sia utile. In generale, non basta andare ogni 7 giorni dallo psicoterapeuta per ottenere risultati, ma é fondamentale che si instauri un rapporto di concreta collaborazione empatica col terapeuta. Tornando ai tuoi problemi, ti manca solo di fare il passo successivo: contatta uno psicoterapeuta, suggerisco ad indirizzo cognitivo-comportamentale. Sono fiducioso che i problemi che hai elencato così chiaramente, saranno affrontati e approfonditi nella loro natura. Con un piccolo sforzo, otterrai veri miglioramenti. Ma non aspettare: prima si interviene, più facile è ottenere il cambiamento positivo che ti è indispensabile. Cordialmente, Dr.Carlo Casati - Verona...

Attacchi di ansia con vomito e stretta allo stomaco

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Cara Giulia, Capisco che tu viva molto male il tuo problema. Tuttavia, penso che un trattamento cognitivo-comportamentale di una decina di sedute possa risolverlo. Importante è non aspettare. Come hai già intuito, certi disturbi possono "cronicizzare" nel tempo. Più tempo passa senza far nulla, più difficile è eradicarli. Quindi il mio consiglio è contattare al più presto uno psicoterapeuta cognitivista della tua zona per affrontare il tuo disagio con un aiuto professionale. Vedrai che ne verrai fuori più facilmente di quanto pensi. Dr.Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Non riesco a trovare una compagna

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Caro Guido, Il tuo é un problema più diffuso di quanto credi. Se in questi anni hai convissuto male con questa difficoltà, non resta che affrontarla. Consiglio caldamente di rivolgerti ad un terapeuta della tua zona (suggerisco indirizzo cognitivo-comportamentale). Solitamente con un aiuto professionale se ne viene fuori in breve tempo. Ma non aspettare| Le convinzioni che ti bloccano vanno individuate ed affrontate; lasciate a se stesse si rinforzeranno in un circolo vizioso. Cordialmente, Dr.Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Il peso

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Cara Ilenia, Ti senti un peso ed un fallimento. Chiaro che se pensi questo di te, tristezza e rabbia siano le emozioni che ne conseguono e ne soffri. In altre parole, soffri per un tuo pensiero. Ma su cosa si basa questo pensiero? Capisco bene che la tua storia é lunga e complessa, ma é proprio lì che un terapeuta cognitivo può trarre gli elementi per eventualmente mettere in discussione la tua convinzione che ti fa così male. Un pensiero non è sempre conforme ad una realtà oggettiva. E' solo la tua opinione su te stessa. Come tutte le opinioni può essere discussa, e ancora di più se è, come nel tuo caso, un'opinione che ti crea "depressione" , tentativi inutili di censura emotiva, blocco di ogni reazione efficace. Resto a disposizione per eventuali approfondimenti. Cari saluti, Carlo Casati...

Mi manca la voglia di vivere

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Cara Stefania, Concordo che ogni lutto necessita di tempo, e questo tempo é variabile in estensione, a seconda delle diverse situazioni. Se però dovesse protrarsi, questo stato di soffererenza e abulia, potrebbe configurare una depressione che ha trovato nel lutto che hai avuto il suo fattore scatenante. Ti consiglio di rivolgerti ad uno psicoterapeuta cognitivista della tua zona. Sono disponibille ad ulteriori chiarimenti. Cordialmente, Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona P.S. gli antidepressivi non sono veleno! Uniti ad una valida psicoterapia sono di sicuro aiuto. Cordialmente, CC...

Passeranno le mie paure?

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Caro Marco, Il problema che ti causa sofferenza lo hai già individuato: la vergogna, ossia il timore del giudizio altrui. Il pensiero che ti blocca é "se faccio X, tutti mi giudicheranno male e mi isoleranno: sarà orribile!". Così, eviti di dire che sei gay e che sei fuori corso (e che cosa altro ancora?) Ogni rifiuto é percepito come una catastrofe che compromette l'autostima. Ciò detto, purtroppo non è possibile fare terapia via mail. Ti suggerisco vivamente di affrontare il problema con uno psicoterapeuta. Fallo adesso perchè più aspetti, più certe convinzioni si radicano e sarà difficile metterle in discussione. Ti consiglio una psicoterapia cognitivo-comportamentale. Cari saluti, Carlo Casati - medico psicoterapeuta - VERONA...

Ansia e insonnia

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Caro Lorenzo, "Qualcosa tipo meditazione" può sicuramente aiutare a gestire l'ansia. Io, però, ti suggerisco prima di capire bene che cosa ti sta succedendo: perché l'insonnia e perché gli attacchi di panico. Soprattutto che cosa è l'ansia, che cosa è un attacco di panico. Come li puoi fronteggiare. Non è un percorso così lungo: con l'aiuto di terapeuta cognitivo-comportamentale ti possono bastare una dozzina di sedute. Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Incapacità a relazionarsi con gli uomini

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Carissima, Il tuo problema é molto più diffuso di quanto tu pensi. Se, infatti, pensi che sia raro, é solo perché coloro che ne soffrono non ne parlano. La fobia sociale é il nome che viene dato al tuo problema. L'ingrediente principale é la vergogna, ovvero, la paura di essere mal giudicati, di essere considerati immeritevoli di restare nel "gruppo". Questa paura blocca relazioni affettive, sociali e può anche compromettere situazioni lavorative. La buona notizia é che con l'aiuto di un terapeuta (suggerisco cognitivo-comportamentale) se ne esce relativamente in fretta. Per la mia esperienza in una dozzina di sedute (poi, ogni caso ha ovviamente degli aspetti particolari che vanno considerati). Ti raccomando però:non aspettare! Infatti prima si comincia a lavorare insieme sul problema, prima se ne esce e con più facilità. Il primo passo lo hai già fatto scrivendo la mail, ora contatta un terapeuta della tua zona. Non ho dubbi che otterrai risultati insperati. Saluti, Dr.Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Soffro di dermatillomania

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Cara Jessica, Forse si tratta veramente di una forma di skin picking, cioè l'impulso non controllabile di "torturarsi la pelle", mangiarsi le unghie fino alla radice, strapparsi peli e capelli. Però, per esserne sicuri dovresti fare qualche colloquio con uno psicoterapeuta (consiglio: ad indirizzo cognitivista). Anche se così fosse, non si tratterebbe di un problema difficile da risolvere, con l'aiuto di un professionista. Cari saluti, Dr. Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Ansia sociale?

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Sì Azzurra, é ansia sociale. E' un problema più diffuso di quanto si pensi. Il fulcro è un inappropriato senso di vergogna, ovvero, come dice lei stessa, la paura di essere mal giudicati, di essere di conseguenza emarginati "dal gruppo". Ci possono essere, in grado diverso secondo i casi, blocchi nella sfera sociale, affettiva e/o lavorativa. In ogni caso, questo tipo di problemi é risolvibile in modo relativamente semplice con un ciclo di psicoterapia (suggerisco cognitivo-comportamentale). Non aspettare, però. Più aspetti, più sarà lungo il percorso per uscirne. Cari saluti, Dr.Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Concentrazione assente

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Cara Signora, In generale, prima di pensare ad un percorso di psicoterapia, occorre escludere eventuali cause organiche. Le consiglio di parlarne al suo medico di base, che deciderà se è il caso di inviarla da un neurologo. Solo dopo che il neurologo non avrà riscontrato alterazioni organiche, potrà procedere contattando uno psicoterapeuta. Questo modo di procedere é più lungo, ma dà le garanzie necessarie a lei ed al terapeuta stesso. Cordialmente, Dr. Carlo Casati, medico psicoterapeuta - Verona...

Convivere con un disturbo ossessivo compulsivo...

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Carissimo Michele, Lei ha ragione. In effetti, è ben possibile che lei sia stato effettivamente punto dalla siringa mentre dormiva. Ha corso quel rischio, e realmente nessuno può escludere al 100% che le cose siano andate come lei si immagina. Perché questa é la aspirazione dei soggetti con DOC, questa è la rassicurazione che vorrebbero e che sono destinati a non avere: essere sicuri al 100%. Certo, concorderà con me che lo scenario immaginato sia quantomeno improbabile:- qualcuno avrebbe raccolto la siringa da terra per colpirla-- dovrebbe essere stato o un suo acerrimo nemico od un pazzo, se no perchè mai avrebbe agito così -quindi dobbiamo pensare che un suo nemico o un pazzo fossero casualmente presenti nel luogo in cui si è addormentato-dobbiamo assumere inoltre che tale individuo l'abbia vista mentre dormiva e abbia ideato il suo piano- poi tale persona la avrebbe punta in modo così abile da non causarle risveglio - inoltre stiamo dando per scontato che la siringa fosse infetta, altrimenti non ci potrebbero essere le conseguenze catastrofiche da lei temute. Ma queste cose già le sa. Il punto é che, pur essendo un evento molto improbabile, non si può escludere al 100% che le cose siano andate proprio come lei si immagina. Probabilmente sta pensando in modo compulsivo a questa evenienza. Non riesce a togliersi di testa l'evento che sarebbe potuto accadere (o magari é effettivamente accaduto). Forse, si rimprovera della sua disattenzione, si colpevolizza per la leggerezza che ha avuto: non ci si deve addormentare sulla pubblica via! Non pensi che io stia buttando la cosa sul ridere. Ho sufficiente esperienza clinica per sapere che la incapacità di vivere accettando il rischio che il vivere quotidiano comporta, causa una pesante sofferenza psichica e ostacola molte attività pratiche. La chiave per uscire dal DOC è proprio la progressiva accettazione del rischio che tutti inevitabilmente incontriamo nella vita quotidiana. Il mio consiglio è di affidarsi al più presto ad un terapeuta cognitivo-comportamentale che sappia aiutarla a compiere questo percorso. Da solo il DOC non passerà mai, per quanti sforzi lei faccia. Inoltre potrebbe essere utile anche l'assunzione di un farmaco per un certo periodo. Cordiali saluti, Dr. Carlo Casati - medico psicoterapeuta - Verona...

Madre oppressiva

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Gentile Gloria, Comprendo che anche Lei vorrebbe, come tutti, avere comprensione e supporto nelle decisioni da parte di sua madre. Chiaramente, dalle poche righe della mail, posso pensare che abbia un carattere invadente e non consideri che i figli hanno diritto ad "uscire dal nido", per il proprio benessere e ANCHE per il benessere psicologico dei genitori stessi. Ma forse non è proprio questo il punto su cui focalizzerei la terapia. Come già accennato un po' tutti vorremmo poterci appoggiare e avere approvazione dalle persone cui teniamo. Ora, talvolta non è possibile. Se a 27 anni sei convinta di una decisione importante che riguarda, alla fine, solo il TUO futuro, perchè rinunciare a prendersi questa responsabilità, solo per compiacere ad altri? Che cosa ti ostacola a prendere la tua vita in mano? Ecco, da qui partirei: dalle tue considerazioni in proposito. Con i migliori auguri. Dott. Carlo Casati - Milano...

Sono ritornati gli attacchi di panico e l'ansia

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Caro Mattia, prima di tutto non perdere la speranza. E' noto che talvolta gli attacchi di panico sono difficili da eradicare. Ma quasi mai sono impossibili da trattare con esito soddisfacente. E' possibile che il trattamento precedente non fosse quello ideale per te. - Per la parte farmacologica devi avere un po' di pazienza. Tutti gli anti depressivi, come quello che stai prendendo, hanno effetti positivi solo dopo 1 mese circa dall'inizio assunzione. -Per la la parte psicoterapeutica, forse uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale potrebbe fare meglio del precedente. Non sempre conoscere le cause significa automaticamente curare il disturbo in modo efficace. I migliori auguri, Carlo Casati - medico psicoterapeuta -Milano...

Perché non riesco a dire quello che penso?

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Cara Valeria, Dalle info che hai inviato, potrebbe trattarsi di fobia sociale. Ma, al di là delle etichette diagnostiche, che aiutano poco a capire il singolo caso, è importante sapere: - Un problema di "timidezza eccessiva" si cura generalmente bene con una terapia cognitivo-comportamentale. -Dovrai affrontare col terapeuta il problema della "vergogna" ( che cosa è, perchè tutti noi proviamo vergogna, perchè alcune persone provano vergogna in contesti incongrui, quali considerazioni fai TU sulla TUA vergogna, ecc. -Prima cominci , meglio è. Non lasciare che il problema cronicizzi I migliori auguri Carlo Casati P. S.: se ti può interessare posso mettertiin contatto con un bravissimo collega che lavora a Padova. Nel caso contattami privatamente....

Difficoltà a socializzare

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Cara Emanuela, purtroppo da una semplice mail non si possono trarre info sufficienti. Bisognerebbe chiarire con te che cosa significa "difficoltà a socializzare". Ti vorrei chiedere un esempio concreto e poi partire da lì. Così come per i mille pensieri che ti girano in testa. Sarebbe molto utile che ti rivolgessi ad un collega. Una psicoterapia funziona tanto meglio, quanto è iniziata presto. Inutile e potenzialmente pericoloso sperare che certi problemi si risolvano da soli. Cari saluti, Carlo Casati - medico psicoterapeuta cognitivista - Milano...

Lato femminile accentuato in un figlio maschio

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Caro Simone, Scusa ma non capisco: il fatto che molte persone dicano che hai atteggiamenti femminili ti fa soffrire? Parrebbe di no, visto che sei sicuro della tua sessualità. In questo caso, perchè rimuginare sulle cause di un fatto poco rilevante?Spesso la "causa" non è determinabile con certezza. Spesso non la si può modificare. Se invece sei veramente disturbato da questo pensiero e non fai altro che pensarci, allora consulta uno psicoterapeuta. Cari saluti Carlo Casati - Milano...

Mi lascio troppo condizionare

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Caro Alessandro, Perché non ne parli direttamente con Lei, la tua fidanzata. Le stesse cose e sentimenti che hai espresso in questa mail. Meglio chiarire con garbo, che rimuginare dubbi e potenziali rancori. Poche parole chiare e pacate non dovrebbero offendere nessuno....

Ansia sociale oppure no?

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Cara Alessia, Io non starei troppo a pensare alle etichette diagnostiche. Dalla tua mail cmq si capisce che hai consapevolezza che c'è un problema. Il mio consiglio è di affrontarlo e di non trascinarlo per anni. Per esperienza so che casi simili al tuo prima si affrontano con l'aiuto di uno psicoterapeuta, prima e meglio si risolvono. Si può fare molto. Però bisogna fare il primo passo. Auguri! Cordialmente Carlo Casati - Milano...

Dinamiche famigliari

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Gentile Signora Benedetta, Capisco il problema ,ma da poche righe é difficile affrontare nello specifico una situazione familiare complessa. Poichè la ragazza non mi pare si ponga alcun problema e nessuno può essere obbligato alla terapia, la sola strada che vedo è che Lei stessa e/o il suo Compagno affrontiate la cosa in psicoterapia. Con i migliori auguri Carlo Casati - Milano...

Disturbo ossessivo: come uscirne?

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Cara Antonella, Consiglio una psicoterapia cognitivo-comportamentale, con trattamento farmacologico con un antidepressivo serotoninergico (es. sertralina). Questa è chiaramente la terapia standard, l'unica validata da parecchi studi clinici. Con i migliori auguri, Cordiali saluti Carlo Casati - Milano...

Depressione o solamente un "brutto periodo"?

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Carissima, forse la situazione può essere vissuta meglio di come la stai vivendo. Un colloquio con un professionista può chiarirti le idee in questo momento difficile. Cari saluti. Carlo Casati - Milano...

Perché allontano tutti?

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Cara Viola, "Non riesco a capire che cosa abbia che non va". Lei parte dal presupposto che IN LEI ci sia qualcosa di sbagliato. Non sarei così sicuro. Spesso le considerazioni su se stessi si dimostrano troppo severe. Talvolta , molti rapporti di relazione si sfaldano per molti motivi. Noi e gli altri cambiamo nel corso della vita. Le esperienze che abbiamo sono diverse. Forse non c'è necessità di individuare un colpevole. Le cose del mondo succedono. Cari saluti, Carlo Casati...

37 anni e ancora senza una ragazza

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Buonasera Marco, Capisco l'imbarazzo che hai nell'affrontare il problema che senti , probabilmente, come causa di vergogna. E' anche vero, però, che i problemi risolvibili o migliorabili comunque, in termini di sofferenza personale, come potrebbe benissimo essere il tuo caso, vanno affrontati perché lasciandoli "sedimentare" non migliorano da soli. Il mio consiglio é quindi di rivolgerti ad un professionista con fiducia e coraggio. Non posso scendere nel merito specifico, perché mancano le informazioni che solo in seduta si potrebbero chiarire. Cari saluti, Dr.Carlo Casati - Milano...

Paura della contaminazione, come uscirne?

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Buongiorno Liliana, i sintomi che lei descrive fanno pensare ad un disturbo ossessivo-compulsivo. Da sola sarà molto difficile uscirne. Le consiglio: - un percorso terapeutico mirato alla individuazione dei pensieri che hanno generato i comportamenti che non riesce più a controllare. Questi pensieri, considerazioni, credenze saranno discusse col terapeuta, perché molte volte esse stesse hanno generato il problema. - Successivamente va discussa la strategia da adottare per uscire da questa trappola. - Non serve a nulla una profonda analisi di cause remote sepolte nel passato.: non basta conoscere la "causa remota" per guarire. Auguri sinceri, Carlo Casati - Milano...

Depressione?

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Buongiorno Luca, Ti consiglio di intraprendere un percorso psicologico. Solo tramite alcuni colloqui si può fare una diagnosi. Inoltre, non mi focalizzerei troppo sulla "etichetta diagnostica". Più importante individuare il "tuo specifico" problema, attraverso la discussione del tuo stato d'animo, delle tue considerazioni in proposito, dei tuoi desideri, delle tue emozioni. Può aprirsi un intero mondo: scopo della terapia é soprattutto aumentare la consapevolezza di sè stessi....