Come affrontare la perdita della mia psicologa?
Salve, sono un ragazzo di 21 anni. Da 3 anni circa ero in cura presso una psicologa della mia città e purtroppo questo maledetto virus se l'è portata via. La notizia mi ha distrutto: avevamo un'ottima intesa, il suo aiuto è stato fondamentale in molte occasioni, mi ha sempre sostenuto e mi ha sempre confortato nel modo migliore possibile. Era un grande punto di riferimento per me nonché uno scoglio sicuro a cui aggrapparsi nei momenti più duri. Avevo ancora tante cose da dirle e da chiederle, mi mancano tanto i suoi consigli e mi dispiace da morire non poterne più avere di nuovi. Dentro di me ho provato il forte senso di colpa di non essere riuscito ad esprimerle la mia profonda gratitudine e la mia ammirazione. Mi manca davvero tanto.
Per quanto è dura sento di poterlo gestire questo lutto: faccio grande tesoro di tutto il cammino fatto insieme e di tutti i consigli che mi ha donato, sento che vivrà per sempre in me, sento che il suo ricordo sarà un sostegno in futuro nonostante la sua assenza fisica. Non ho ricordi da esporre per onorare la sua memoria e pertanto le ho scritto una canzone, da cantare per ricordarla.
Ciò che mi terrorizza è il futuro: è urgente che mi metta in contatto con un nuovo psicoterapeuta, dal momento che la terapia non si è conclusa? Al momento non me la sento di sostituirla o mi sentirei in colpa a farlo, ma ho paura che se rimando troppo non vorrò più consultarmi con uno psicologo sprofondando in problemi non affrontabili autonomamente. Inoltre, come potrò recuperare un rapporto così lungo con un nuovo psicoterapeuta? Ha senso porsi questi problemi adesso?
In più, ha senso affrontare questo lutto da solo come penso? Essendo stato un rapporto strettamente personale è molto difficile trovare conforto negli altri che, per quanto ci provino a consolarmi, non possono che rivolgermi frasi di circostanza, che spesso spiacevolmente mi creano imbarazzo anziché sostegno. Mi dispiace per loro che vorrebbero aiutarmi ma non ci riescono. Paradossalmente, l'unica persona che mi avrebbe dato un aiuto efficace sarebbe stata lei.
Ringraziando preventivamente chiunque mi scriva una risposta, anche solo consolatoria, auguro a chiunque stia leggendo una buon proseguimento.