Alti e bassi emotivi, apatia e improduttività
Salve, sono una studentessa di 26 anni e ho continue oscillazioni di stati d'animo tra apatia e voglia di evadere/"fare". Le cose negative che nella vita mi sono capitate, hanno avuto un impatto così forte da farmi fermare, bloccare e chiudere, il tutto è più volte sfociato in forti attacchi d'ansia, che ora riesco a gestire un po' meglio, ma sono incappata anche in stati depressivi. L'ultimo è stato più forte, sono stata per mesi totalmente spenta, inerme , inutile.
Ora, che credo di esserne uscita, dopo un periodo di produttività con risultati, sono di nuovo in stasi. Non riesco a raggiungere gli obiettivi, non per difficoltà di studio, ma perchè mi perdo, talvolta ho paura anche di ottenere un risultato e tendo ad autosabotarmi, lo comprendo io stessa: ho ripreso gli studi da poco, dopo anni di lascia e prendi, ma anche qui , in un campo che adoro non riesco ad essere produttiva, ad appassionarmi o a focalizzarmi sul mio obiettivo, mi distraggo e di notte il senso di colpa di non aver fatto il mio dovere mi divora, immergendomi nel circolo dell'insonnia o del dormire tantissimo ed entrambe le cose mi stordiscono.
Sono una persona che pensa tanto, mi preoccupo di tutto, ma sono molto stanca di questa situazione che ciclicamente si ripropone, questa apatia improduttiva che si impadronisce delle mie giornate, non mi sento compresa, mi allontano da tutti e tutto e nemmeno mi dispiace perchè vedo tutto grigio, ma so bene che non è normale ..non mi piace la mia vita e mi scivola tra le mani, non mi "sento viva" , sono in stasi e non voglio cadere di nuovo, so di essere recuperabile ma non so in che direzione muovermi e ho paura di peggiorare, sono paralizzata. Cosa posso fare?
ps. sedute da una psicoterapetuta, dopo una relazione disfunzionale (con un narcisista che ho avuto la forza di allontanare) hanno evinto uno schema comportamentale simile, ma dopo averlo individuato nulla è cambiato, se non in modo temporaneo